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Le parole di Benjamin mi fecero molto male, mi sentivo inutile, debole e spaventata da quello che Benjamin pensasse di me.
Andai verso il bagno e tirai fuori la mia lametta, mi strappai con forza i bracciali e piansi, tracciai una riga orizzontale sul mio polso, in modo da non farla finita completamente.

Mi sedetti sul coperchio del gabinetto e feci un taglio tra le mie cosce, strinsi i denti per non urlare dal dolore. Provai a calmare le mie lacrime ma i singhiozzi aumentavano, improvvisamente sentì qualcuno bussare.

«È occupato» provai a dire con la voce spezzata «Penny?» era Harry, non potevo reggerlo, non adesso. «Che stai facendo, stai bene?» chiese preoccupato «Harry va via» dissi cercando di non mostrare la mia voce debole «Fammi entrare» Harry insistette «Harry vattene!» urlai.

Improvvisamente sentì la serratura della porta girarsi, trovai Harry con gli occhi fuori dalle orbite, chiuse la porta a chiave e si avvicinò a me «Penny...» non risposi «Penny ti prego guardami» lo guardai con occhi stanchi e colmi di lacrime «Cristo dio» imprecò «Mi dispiace Harry, me lo merito» dissi tra le lacrime, Harry mi prese la testa e me l'appoggiò sul suo petto «Non te lo meriti, dammi questa merda» mi tolse la lametta dalle mani ed esaminò il taglio sul mio polso, abbassò lo sguardo e vide quello sulla coscia.

«Asciugati le lacrime, ti ripulisco questi tagli subito» annuii piano, prese il cotone e del disinfettante sul mobile, rovesciò il contenuto sul cotone e me lo passò sul polso «Perché lo fai?» mi chiese, non risposi, tolse il sangue dal mio taglio sulla coscia e mi guardò «Perché pensi di meritartelo?» Lo guardai e mi decisi a parlare «Sono debole, mi rende più forte tagliarmi» Harry mi guardò con rabbia «E pensi che tagliarti ti renda più forte? Ti rende più debole e spaventata» non mi interessava di quello che diceva lui, lo derisi «E tu che ne sai? Non sai un cazzo di quello che provo, perciò non ti interessare» non tardò ad arrivare la sua risposta «E invece ti sbagli, so esattamente quello che provi, mi tagliavo anche io all'età di 17 anni» lo guardai ma non risposi.

Mi prese il polso non sanguinante e provò a farmi alzare ma con scarsi risultati «Non devi dirlo a Ben, devi prometterlo» pregai «Non gli dirò nulla, promesso» mi alzai e raccolsi le palline del mio braccialetto ormai distrutto e uscii dal bagno, scendemmo al piano di sotto «Ben, ho chiesto a tua sorella di farmi un tour guidato di Malaga, se non ti dispiace noi usciamo» Ben ci guardò e sorrise «Bhe certo ma sappi che non è un'ottima guida» rise «Mi accontenterò» rispose Harry.

Io e Harry uscimmo di casa e andammo a fare un giro nel centro di Malaga, una via enorme con tanti negozi sia a destra che a sinistra, entrammo in qualche negozio e harry comprò qualche souvenir.

«Allora, vuoi parlarne?» Harry mi chiese -no che non voglio idiota- «Non vedo perché io debba parlarne con te» risposi fredda, Harry sbuffò «Penny lo sai che sei proprio un dito nel culo? Sto cercando di aiutarti non di metterti a disagio» la mia mascella quasi arrivò a toccare il pavimento «che volgare, non ho detto che mi sento a disagio ma solo che non voglio parlarne con te».

Harry sembrò darsi pace e non continuare con le domande, ci sedemmo sul bordo della grande fontana in piazza, quando sentì qualcuno tirarmi per le spalle facendomi quasi cadere nella fontana dietro di me, urlai e mi aggrappai alla camicia di harry.

Mi girai di fretta e vederti quel coglione dai capelli ricci e biondi, lo spinsi sul petto e rise «Sei proprio uno stronzo Luke» Luke continuò a ridere ma non era una risata amichevole, mi stava proprio prendendo per il culo con il suo solito modo di fare maleducato.

«Mia dolce Penny perchè ti arrabbi tanto? era solo uno scherzo» disse continuando a ridere «Per niente divertente aggiungerei, levati ho da fare» luke guardò Harry dietro di me e rise «È lui Tarzan inglese non è così? Penny ti facevo con gusti diversi in campo fidanzati» -avrei potuto prenderlo a schiaffi li da un momento all'altro- «Penny chi è questo schizzato?» Harry si mise in mezzo, pregai che Luke non avesse sentito, essendo un tipo che arrivava alle mani velocemente ma la fortuna non era dalla mia parte «Che cazzo hai detto merda?» Luke si avvicinò con fare minaccioso contro Harry.

Pregai che si contenessero e che nessuno quel giorno si sarebbe fatto male, sicuramente una volta tornata a casa sarebbe successo il finimondo «Ho detto che sembri uno schizzato, ti turba come cosa?» Luke si scagliò contro Harry e per poco non lo strangolò urlai per la paura è presi Luke dai fianchi «Luke ti prego basta, gli farai del male» piansi, nessuno dei due aveva intenzione di fermarsi e allora piansi ancora.

Harry tirò un pugno nelle costole di Luke, la sua risposta non tardò ad arrivare e diede una testata a Harry in pieno viso, sentii il dolore per lui. Misi le mani sul petto di Luke da dietro, sentivo il suo cuore che stava per esplodere, Luke si fermò e posò le mani sopra le mie, mi mancava quel contatto, le strinse forte e improvvisamente la mia mente si annebbiò con dei flashback.

«Ti amo Penny, lo farò sempre te lo giuro» sorrisi e lo baciai pressai le mie mani sul suo petto sentendo il cuore battere sotto miei palmi e sorrise nel bacio «Prometti di non lasciarmi mai Luke» annuì e mi abbracciò «solo se mi ami mia dolce Penny» lo baciai sul naso, poi sulla fronte, sulle guance, sulle labbra, lo baciai ovunque.

«Non voglio che Ben ci scopri, devi andare Luke» Luke abbassò la testa. Benjamin non sapeva di quello che c'era tra di noi, avevo solo 17 anni e lui 25, Benjamin mi ha sempre proibito di stare con i suoi amici soprattutto se tanto più grandi di me.

Luke iniziò a baciarmi con più passione e mi spinse sul letto, mi baciò il collo e mi accarezzo le braccia, si sbottonò i jeans e mi tolse la maglia, infilò la mano nel mio reggiseno, improvvisamente sentì la porta di casa aprirsi, dovevano essere Mija e Ben, Luke scese da sopra di me e si ricompose, mi passò la mia maglietta e la rimisi.
«Ci vediamo domani al molo va bene?» mi disse e mi baciò frettolosamente, scese le scale e salutò Ben con velocità.

Ben salì in camera mia e mi guardò con faccia stranita «Cosa ci faceva Luke qui?» chiese «È venuto a cercarti ma gli ho detto che non eri in casa» risposi imbarazzata
«Va bene tesoro» mi lascò un bacio sulla fronte.

Luke si girò verso di me e mi guardò, avevo le lacrime agli occhi e risposi subito alle domande che giravano nella sua testa «Non stiamo insieme, volevo mostrargli la città» Luke mi guardò con rabbia e asciugò le mie lacrime, poi si avvicinò al mio orecchio e sussurrò «Spero tu non dia ciò che hai dato a me, a questo coglione»
lo guardai e risposi «Non preoccuparti per me, assicurati di lasciarmi in pace»

Presi la mano di Harry e andammo via, salimmo in macchina e partì «Chi cazzo è quello?» sospirai «Nessuno di cui tu debba preoccuparti» risposi frettolosamente «Ah si? mi ha praticamente spaccato il setto nasale con una testata e non devo preoccuparmi?» disse a denti stretti «Non è cattivo era solo su di giri» risposi «non oso immaginare quando diventa veramente cattivo» sospirò.

«Assicurati di stare lontano da lui» parlai «Dovrei dire altrettanto?» chiese Harry, alzai gli occhi al cielo «Non devi dire proprio nulla Harry, smettila e non prenderti gioco di lui per favore, ha bisogno di aiuto» Harry rise «Vedo»

Arrivammo finalmente a casa e scendemmo dalla macchina, sperano che nessuno dei due avesse proferito parola a tavola.

UntouchableDove le storie prendono vita. Scoprilo ora