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mi svegliai a causa del sole che si scontrava contro la mia faccia, mi trovai sul petto di Luke con le mani intrecciate alle sue, mi alzai e guardai l'ora erano le 6 del mattino.

«Luke, svegliati» lo toccai e vidi i suoi occhi aprirsi «Che ore sono?» chiese con la voce impastata dal sonno «Le 6, Benjamin mi uccide» dissi nel panico, mi alzai di corsa e raccolsi le mie cose in fretta «Aspetta dove vai?» Luke chiese alzandosi «Vado a casa, ci vediamo» corsi via e lasciai Luke li in piedi come una statua.

Entrai in casa più silenziosa possibile ma la fortuna non era dalla mia parte, trovai Harry sul divano mentre beveva il suo caffè «Sei tornata» -però, che occhio- pensai «Benjamin è infuriato, non ha chiuso occhio» poi decisi anche io di parlare «Non mi importa» Harry alzò le sopracciglia e borbottò qualcosa ma non sentii.

Ci furono dei tonfi e capii che Benjamin fosse sveglio e i fatti lo trovai correre in cucina dove mi trovavo «Ti sembra un'orario adeguato per tornare a casa?» chiese in modo freddo «Dove sei stata? Oh non c'è bisogno che te lo chieda, sei stata a scopare con Luke da qualche parte vero?» chiese con rabbia, dopo quelle parole mi alzai dalla sedia facendola quasi cadere per terra e urlai «Ma che ti importa, lasciami stare Ben, ho 20 anni ormai e non puoi più decidere per me» Ben sospirò esausto «Beh allora forse è meglio che ti trovi una casa e un lavoro, che tu vada a faticare, solo dopo capirai com'è svegliarsi la mattina senza qualcuno che prepara la colazione, senza qualcuno che ti cucini il pranzo e la cena, senza qualcuno che ti lava i vestiti, che te li stende, che te li stiri, dovresti essere riconoscente verso quello che facciamo per te, ma a quanto pare non sei stata educata come mamma e papà volevano, è colpa mia».

Non avevo mai visto Ben così, rosso in faccia le orecchie che a momenti esplodevano, la vena che pulsava sul suo collo, capii quanto disturbo davo in quella casa, quanto non fossi voluta da mio fratello e da Mija -povera ragazza- pensai, con le lacrime agli occhi abbassai la testa e salii le scale molto lentamente, con la paura che le mie gambe avessero potuto cedere da un momento all'altro, arrivata in camera tirai fuori le mie sigarette e ne accesi una, andai sul balcone e aspirai la sostanza cancerogena.

Sentii qualcuno bussare alla porta ma non risposi, trovai affianco a me il capellone tatuato.

«Me ne offri una?» chiese, tirai fuori il mio pacchetto e lo porsi verso di lui, prese una sigaretta e tirò fuori un accendino nero. «Mi dispiace per quello che ha detto Ben, avete entrambi ragione» sorrisi e decisi di percularlo un po' «Ora mi fai da psicologo? Quanto vuoi?» chiesi prendendolo in giro, sorrise e mi rispose «Se mi paghi in natura siamo apposto così» risi e gli lasciai una manata sulla schiena.

«Cos'è successo tra te e Luke?» chiese seriamente, sospirai, non volevo rispondergli, non è giusto che lui sappia così tante cose su di me e io praticamente nulla su di lui.

Io e Luke eravamo sdraiati in camera mia, Ben sarebbe arrivato tardi e Mija era ai suoi corsi di Pilates, immagino sarebbero tornati insieme.

«Ti preparo qualcosa, hai fame?» chiesi guardandolo negli occhi «No, voglio stare con te il più tempo possibile» sorrisi e salii su di lui, eravamo nudi avvolti tra le lenzuola del mio letto, lo baciai, lo mi baciò il collo e poi con una spinta entrò dentro di me, gemetti dalla sorpresa, avrei voluto che durasse per sempre, finii sotto di lui, continuava a spingere dentro di me «Ti amo così tanto Penny, voglio sposarti, avere dei figli con te» gli accarezzai la schiena e gli bacia la spalla.

Entrava e usciva con velocità, non sarei resistita a lungo e infatti sentii il mio orgasmo arrivare «Luke, sto venendo» balbettai a malapena, Luke si mosse più forte «Lo so, sto venendo anche io» rispose brevemente, continuò a martellarmi fin quando non venimmo entrambi.

Subito dopo sentimmo un duro colpo alla porta e trovai Ben guardarci.

Mi coprii di fretta e Luke fece altrettanto, Ben strinse i pugni «Fuori Luke» parlò a denti stretti «Mi dispiace che tu ci abbia visto amico» Luke rispose con il suo solito modo scherzoso, ma Ben non sorrise affatto, prese Luke dal suo cespuglio biondo e lo tirò per le scale, mi vestii e andai a vedere, Ben aveva le mani intorno la gola di Luke, urlai e provai a staccargli, Ben mi tirò uno schiaffo in pieno visto e bastò per farmi allontanare.

«Ti ho detto di stare lontano da lei brutto figlio di puttana, io mi fidavo di te, sei il mio migliore amico come puoi fare una cosa de genere» parlò Ben continuando a strozzarlo «Al cuore non si comanda Ben» a quelle parole Ben si fermò dal strangolarlo e rimase a cavalcioni su di lui per qualche secondo, poi mi vide per terra «È vero? da quanto va avanti questa storia Penny?» mi chiese con delusione «Da un'anno» risposi con vergogna.

Ben di alzò e puntò un dito verso Luke «Non farti mai più vedere o giuro su dio che la prossima volta pongo fine alla tua esistenza» mi spaventai a sentire quelle parole, non era da Ben, sono sempre stati ottimi amici e quella piccola cosa distrusse il legame per sempre.

«E tu, rimarrai chiusa qui in casa per un bel po' e se provi anche solo a disobbedire giuro che ti mando in un orfanotrofio» parlò con rabbia, annuii e accompagnai Luke alla porta, provando a rubargli un bacio ma Ben ci seguì, Luke mi prese la faccia con due mani e mi diede un bacio impossibile da dimenticare, chiuse la porta e mi lasciò li senza proferire parola, mi girai e guardai Ben che scuoteva la testa in disaccordo con le nostre scelte.

Provai ad avvicinarmi ma scattò all'indietro chiudendosi in camera, lasciandomi li con le ginocchia tremolanti.

«Niente che tu potresti capire Styles» risposi brevemente «Immagino, mi credi uno senza cuore non è così?» rispose Harry «Non ho detto niente sulla tua vita sentimentale e nemmeno mi interessa» risposi velocemente «Hai ragione comunque, io le donne me le scopo, non le amo» rispose harry con un sorriso agghiacciante, rimasi pietrificata e lo lasciai andare via.

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