Non starò qui a raccontare com'è andata l'uscita con Alex,ma è andata bene,però.
Abbiamo parlato e mi sono scusato,gli ho detto tutto ciò che mi turbava e perché sono scappato. Non era arrabbiato,mi ha detto che sapeva già cosa mi frullava per la testa. Lo ammetto,quando ha detto questa cosa,mi sono sentito nudo. Con Alex mi sentivo nudo perché mi capiva senza nemmeno parlare; capiva quando ero felice,nervoso,incazzato etc..
Mi ci voleva questa uscita,anche se a casa è sempre tutto uguale e io ci sto abbastanza male. Ma ho deciso di cambiare,quindi,me ne fregherò di tutto. Sarà egoista questa decisione,ma non posso farcela più se continuo così.
È da qualche giorno che non mi taglio,e ne sono felicissimo,anche se la paura che possa rifarlo mi tormenta.
Oggi vedrò Alex,di nuovo. Sono felicissimo. È l'unico momento in cui i pensieri negativi non esistono,scompaiono del tutto.
Sono le 18 e mi sto preparando per uscire con lui. Provo sempre le stesse emozioni. Ho lo stomaco chiuso e un po' di ansia,come sempre. Ma basta pensarci,metto le scarpe,prendo il giubbotto e mi dirigo a casa sua,dovevamo giocare insieme alla play,come facevamo prima. In questo periodo sto uscendo molto di più rispetto a prima.
Sto per arrivare a casa sua,ecco le prime sensazioni forti: mi sudano le mani e tremo. Non so perché...non mi era mai capitato.
Con le mani che tremano,suono il campanello. Ad aprirmi è stato un Alex mezzo intontito. Stava dormendo? Decisi di chiederglielo;
"Alex,stavi dormendo?"
"Stavo solo riposando gli occhi,non stavo dormendo..."
Scoppiammo a ridere come due scemi,non perché la risposta faceva ridere,ma aveva la voce impastata dal sonno e gli occhi ridotti a due fessure,ed era buffo insieme alla sua affermazione. Adoravo quel ragazzo.Dopo essere entrato e tolto il giubbotto,ci sistemammo in camera sua a giocare alla play,come avevamo deciso di fare. Abbiamo giocato a tantissimo giochi; minecraft,animal crossing,among us e una serie infinita di altri giochi. Finché la pancia di Alex brontolò molto rumorosamente,e ridemmo pure per quello. Con Alex ridevo sempre,assurdo. Ordinammo una pizza,data la scarsa dote in cucina da parte di entrambi,eravamo consapevoli che potevamo fare danni ai fornelli.
Dopo aver chiacchierato un po',arrivò la pizza. Mangiammo guardando un film,il mio preferito: "colpa delle stelle". Pianse più Alex che io,non me lo aspettavo. Staccai il film e lo abbracciai. Lì si presentava l'infame batticuore che non sapevo gestire,mi staccai subito quando senti le mani sudate e tremai. Feci come se non fosse accaduto nulla,Alex,forse,nemmeno se ne era accorto,spero. Dopo giocammo a scopa e a uno.
Erano le 23 passate,dovevo tornare a casa,era tardi. Lo dissi ad Alex,presi il giubbotto e lui mi accompagnò alla porta. Lui era poggiato con una spalla allo stipite della porta; io e Alex ci conoscevamo da quando eravamo proprio piccoli,e i nostri genitori ci insegnarono a salutarci con un bacio sulla guancia,anche se i nostri padri erano contrariati da questa cosa. Quindi ci avvicinammo,e per sbaglio ci baciammo in bocca,è successo per sbaglio,non volevo,e lui nemmeno. Ero terrorizzato. Sgranai gli occhi,avvampai,le mani sudavano e tremavo. E sentivo qualcosa nella pancia,ma tutto ciò che seppi fare è stato dirgli "ciao,Alex" e scappai via,come sempre...
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The music ends where we start
RomanceLa vita di Giorgio non è semplice,e non è composta da problematiche comuni tra adolescenti. Tuttavia,Giorgio non ne fa un dramma,ci convive come ha sempre fatto da quando era piccolo. Giorgio dopo una grossa delusione riuscirà a trovare una persona...