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Donghyuck camminò velocemente verso la classe di biologia di Jieun. Doveva fare in fretta prima che suonasse la campanella.
Quando raggiunse l'aula si precipitò al banco della ragazza e tirò fuori velocemente la caramella colorata e frizzante che lei avrebbe trovato come ogni mercoledì. Era da un po' che gliela proponeva, ma dopotutto sapeva che le piaceva tanto. Un giorno aveva sentito Jieun lodare la caramella in mezzo al corridoio; così Donghyuck si fece la scorta in camera sua. Chissà cosa pensò sua madre a vedere quello scatolone pieno di caramelle.
Con un pezzo di scotch la attaccò, così anche il bigliettino con una dedica scritta interamente da Donghyuck. Si era messo d'impegno per esprimere i suoi sentimenti verso Jieun e ne uscì soddisfatto.
Non vedeva l'ora che la leggesse; ma era consapevole che non avrebbe mai visto la sua reazione dato che non avevano mai interagito molto fra loro. Sapeva che era in classe con Mark ma sfortunatamente i due non si conoscevano se non di vista. E poi non voleva che il fascino innocente di Mark gli rubasse la ragazza. Quindi, dopotutto, era una fortuna?
Jieun doveva essere solo sua.
Al suono della campanella, Donghyuck corse fuori dalla classe sperando di non essere visto da nessuno e proprio mentre stava per girare l'angolo, notò Jeno e Mark dirigersi verso di lui.
Donghyuck tornò indietro, consapevole che se fosse stato visto dai suoi due amici avrebbe dovuto creare una bugia su due piedi.
Una che avrebbe sicuramente dimenticato un attimo dopo.
Doveva pensarci seriamente.
Decise di dirigersi in bagno così da schiarirsi le idee. Sarebbe arrivato in ritardo? Sicuramente, ma non gli importava più di tanto.
Si guardò allo specchio. Aveva due occhiaie da far paura. Per scrivere quel bigliettino era stato sveglio fino a tardi: non era mai stato bravo ad esprimere i propri sentimenti attraverso la scrittura, quindi ci ha messo più del dovuto.
Fece un respiro profondo e guardò l'orologio al polso.
"In ritardo di due minuti. Dai, Donghyuck, ce la puoi fare. Inventati una scusa. Non è normale scappare dai tuoi amici di punto in bianco" sussurrò a se stesso.
Optò per una bugia semplice, innocente e sotto sotto veritiera.
"Dove sei scappato?" gli sussurrò Jeno appena Donghyuck toccò il banco accanto a lui.
Il professore fortunatamente non era ancora arrivato in classe e tutti stavano aspettando con ansia il suo arrivo. Donghyuck l'aveva scampata. "Se no mi sarei trovato in presidenza insieme a Jaemin" pensò il ragazzo.
"Dovevo andare urgentemente in bagno, devo dirti tutto quello che faccio?"

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