ⓔⓘⓖⓗⓣ

16 2 0
                                    


✶ ✶ ✶

"Ho lezione di coreano alla prossima ora" esordì Mark dopo un lungo silenzio.
Jieun era ancora immersa nei suoi pensieri quando a quella frase le si illuminarono gli occhi.
"Ah si? Anche io!"
Un sorriso enorme dipinto sul volto.
Mark sorrise di rimando alla sua reazione: non si aspettava che la ragazza fosse così felice di avere gli stessi suoi programmi.
"Lo so... È dall'inizio dell'anno che frequentiamo le stesse classi"
Jieun in quel momento voleva sotterrarsi. Come poteva non aver mai notato un ragazzo così bello quanto Mark? Doveva aver dormito ad occhi aperti per tutto quel tempo.
La ragazza si coprì il viso con le mani e immediatamente si scusò molteplici volte.
Mark rise un poco alla sua reazione e le tolse dolcemente le mani per scoprire il viso imbarazzato.
Era bella persino in quel momento.
"Tranquilla, non devi vergognarti. Andiamo insieme? Tra poco suona la campanella"
Si guardarono negli occhi per qualche secondo e Jieun poteva dire con certezza che voleva sprofondare in quegli occhi giganti che sembravano due biglie nere.
Annuì. Non aveva il coraggio di dire niente. Le mancava il fiato.
Si ricompose mettendosi due ciocche di capelli dietro le orecchie per sistemarsi, e insieme a Mark si diresse verso l'aula di coreano.
"Stavo pensando... ti andrebbe di vederci dopo scuola?"
Alla richiesta di Mark, Jieun sentì il cuore in gola.
Stava per rispondere quando il suo telefono cominciò a squillare.
All'inizio era un messaggio, poi due, poi tre.
Il telefono continuava ad emettere suoni.
Jieun fece segno a Mark di aspettare un secondo e controllò l'affare elettronico che tanto disturbava quel momento.
Il ragazzo notò un'espressione confusa sul volto di Jieun. Riuscì a sbriciare con la coda dell'occhio e vide che sullo schermo c'era scritto il nome di Jaemin.
La ragazza leggendo rimase sorpresa: lei e Jaemin si scrivevano solamente la sera. Perché aveva ricevuto messaggi durante la giornata?
"Ehm- devo correre un attimo in bagno. Riservami un posto, arrivo subito"

Quando Jieun raggiunse il bagno delle ragazze, si chiuse dentro ad una delle porte e si sedette sulla tavoletta chiusa del water, tirò fuori il telefono e lesse per bene i messaggi:

[ Jaemin ]
<< Ehi Jieun! >>
<< So che non ci scriviamo mai durante la
giornata >>
<< E non vorrei disturbarti >>
<< Ma stavo pensando se potessimo vederci >>
<< Desidero tanto parlarti e sentire il suono della tua voce >>

La ragazza voleva chiedere una tregua da tutte queste sorprese. Mancava quasi un infarto alla lista.
Mise la mano nella tasca della giacca e tirò fuori il bigliettino che trovò insieme alla caramella quella mattina. Non l'aveva ancora letto dopo tutto quel tempo. Era stata spostata da una parte all'altra senza neanche accorgersene tra lezioni, Eun che cambiava argomento ogni minuto e l'incontro con Mark.
Aprì il biglietto. La calligrafia era disordinata ma leggibile.

"Non sono bravo con le parole, e cominciare così forse non è il migliore dei modi, ma vorrei cercare di esprimere quello che provo per te: ti lascio una caramella nello stesso punto e lo stesso giorno quindi mi sembra giusto dirti qualcosa.
Sei la ragazza più bella che io abbia mai visto; ogni volta che sorridi mi si illumina il cuore, il mondo sembra in pace con se stesso ed io posso dire di essere rinato ogni volta che ti guardo.
Desidero tanto sentirti e parlarti ma non credo potrà mai essere possibile a meno che non mi faccia avanti io. Non so se avrei il coraggio"

Quando Jieun finì di leggere il biglietto rimase sbalordita: desidero sentirti? Possibile potesse essere Jaemin il misterioso ragazzo delle caramelle frizzanti?
Tutto coincideva tra il biglietto e i messaggi appena ricevuti.
Riprese il telefono lasciando il foglio nella tasca della giacca. Decise di rispondere al ragazzo e un sorriso spontaneo apparve sul suo volto.

CHEWING GUM ⇝ NCT DREAM Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora