~4~

486 8 1
                                    

Senza pensarci altre due volte giro la chiave e...
Sento la voce di Thomas.

T:<KATEEE! CHE CAZZO STAI FACENDO!?> e da vera intelligente anziché pensare ad una risposta sensata da dargli cerco di capire come fa ad avere tutta questa voce in corpo.

K: <ho paura! Non voglio più essere punita così! Mi fai troppo male!> le lacrime mi iniziano a rigare le guance e il silenzio che segue mi fa spaventare ancora di più.

T:<kate. Esci. Immediatamente da questo bagno. Lo sai che facendo così non risolvi le cose.> imperterrito continua a sgridarmi ma quasi non lo sento più, la sua voce arriva ovattata alle mie orecchie.

Il cervello si è disconnesso e mi gira la testa. Non ho la forza di rispondergli e mi limito a piangere. Non so se sente i miei singhiozzi ma qualora li sentisse sarebbe un vero bastardo a non smetterla.

T: <Katherine Malik! Esci immediatamente.> lui continua, non si ferma mentre io piano piano mi accascio al pavimento sottostante ormai priva di forze. L'unico rumore che si sente sono i miei singhiozzi.

Dopo altri pugni alla porta si rende conto che qualcosa non va.
T:<kate tutto bene?? Perché non mi rispondi?>
K:<T-Tommy b-ba-basta> mi scoppiava la testa e le lacrime non smettevano di scendere
T:<Ei scimmietta, va bene, basta. Calmati dai> usa un tono più calmo, forse per non farmi agitare ancora di più. <dai piccola, apri questa porta>

Piano piano mi alzo e giro la chiave e subito la porta si apre. Spunta Thomas con i tratti del viso contratti per la rabbia e per la paura. Io senza sapere neanche il perché del mio gesto, con un balzo mi allontano. Sempre di più, fino alla parete opposta.

Le lacrime e i singhiozzi continuano, anzi, forse peggiorano anche. Ho paura, e basta. Thomas mi guarda ferito dal mio gesto. Non riesco a smettere di piangere, so che lo sto ferendo ma non posso farci nulla. Voglio allontanarmi il più possibile da lui in questo momento, vorrei urlargli contro ma non ci riesco, mi limito a sussurrare l'ennesimo basta, non sapendo neanche più se mi riferisco a lui o al martello incessante sulle mie tempie.
T:<scimmietta va bene, basta piangere, ti prometto che non ti faccio nulla... ti sentirai male se continui così> vedo le sue labbra muoversi, sento il suo alito sbattere contro la mia fronte ma la sua voce non arriva alle mie orecchie, il mio cervello non capisce quello che dice. È in un mondo tutto suo, è uscito dal mio corpo e mi ha lasciato inerme, attaccata al muro del mio bagno con i miei occhi fissi su quelli di mio fratello senza riuscire a vedere o a capire. Percepisco il suo dolore però, quello si. Continua a fissarmi, io continuo a respirare, velocemente, il cuore batte, troppo forte per essere ad un ritmo regolare e ho la sensazione che anche le gambe mi stiamo per abbandonare. Le pupille ruotano, cercano di riprendere aria, ma senza successo. Vedo le labbra di Thomas muoversi, mi sta ancora parlando ma boh, non capisco. Porto le mani davanti agli occhi, stanca di piangere, la testa pulsa, il martello non smette di eseguire i suoi colpi, mi accascio a terra, le ginocchia al petto e la fronte poggiata sulle ginocchia.

Improvvisamente c'è silenzio, nessun rumore, una strana quiete ma che per il momento mi va bene. Non provo ad alzare la testa, non mi interessa, e comunque non ne avrei le forze. Magari non sento più nulla perché sono morta, mi sento così tranquilla perché non sono più nel mondo dei vivi, sempre così caotico ma sono arrivata piuttosto in paradiso...

🍃🍃🍃🍃🍃🍃🍃🍃🍃🍃🍃🍃🍃🍃

T:< Kate, come ti senti?> sento qualcuno sussurrare ma non riesco ad individuare la voce. Sono sdraiata, nel mio letto, ho la guancia poggiata sulla federa del cuscino e il piumone che mi poggia sulle natiche a ricordarmi tutto ciò che è successo al mio ritorno da scuola.

Non ho voglia di girarmi, sarà sicuramente Tommy ma non mi va di parlargli, di chiedergli cos'è successo... come se c'è ne fosse bisogno poi...è ovvio che so cos'è successo ma non ho voglia di esternare i miei sentimenti.

Mi sento in uno stato confusionale come se mi fossi ubriacata con i miei amici fino a far schifo per tutta la notte ma l'unica cosa veramente triste è che in realtà ciò non è successo è sicuramente non succederà più per tanto tempo. Mi sono stancata di vivere così.

Chiudo di nuovo gli occhi sperando che Tommy se ne vada e che non mi risvegli prima di domani mattina.

~spazio autrice~
Ciaooo, è da un po' che non scrivevo come vi sarete sicuramente accorti. Come spero abbiate capito in questo capitolo Kate affronta un attacco di panico, non ne ho mai avuto uno perciò non so se l'ho descritto nel modo più adeguato possibile, spero di sì. Ho letto qualcosa su internet e qualcosa l'ho chiesto ad una mia amica che ne soffre. Spero di essere riuscita a trasmettermi la sofferenza e lo stato d'animo di kate.

Non so quando aggiornerò di nuovo, spero presto ma purtroppo essendo arrivata all'ultima settimana di scuola, e avendo "alcune" materie da recuperare è molto difficile trovare del tempo per scrivere 😅.
Il capitolo non è molto lungo ma spero vi piaccia comunque. Buona lettura e secondo voi, come si comporterà da adesso Kate nei confronti di Tommy?

My brothers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora