Mi alzo e mi preparo cercando di non pensare a can ma non riesco a smettere di pensare a come mi fa sentire quando è vicino a me, non ho capito esattamente che cosa provo per lui e non so se sia un bene o un male, mi avvio spedita verso il centro per prendere un taxi non avevo voglia di camminare mi sentivo strana non sapevo spiegare il motivo ma mi piaceva stare accanto a lui ,insomma non era perfetto certo chi lo è? aveva molti difetti ma amavo anche quelli.
NEL CERVELLO DI SANEM
aspetta aspetta aspetta hai appena detto che lo ami ?
Lo amavo? Non ne ero sicura ma provavo qualcosa per lui ma non sapevo se fosse positivo o negativo l'unica cosa di cui ero sinceramente certa è che lo volevo rivedere volevo rivedere quegli occhi ipnotici e bellissimi in cui mi sarei tuffata affogandondoci dentro non mi resi conto di essere arrivata fin quando l'autista non mi chiamo riportandoli alla realtà Sospirai e uscì dal auto in cerca d'aria mi sentivo soffocare non avevo mai provato prima d'ora queste emozioni tutte insieme mi feci forza ed entrai sperando di non incontrare il signor can neanche per sbaglio se prima volevo vederlo adesso volevo evitarlo a tutti i costi mi sentivo strana così cammino spedita verso il mio ufficio; sarei rimasta chiusa lì per tutto il giorno. quando stavo per chiudendomi la porta alle spalle sento qualcuno afferrare il mio polso di scatto mi giro e tiro un sospiro di sollievo quando scopro che si trattava solo di Sabrina così la faccio entrare e mi chiudo la porta alle spalle Sabrina si siede davanti a me accavallano le gambe guardandomi con un sorriso poi parla.
Sabrina: senti sanem è da un pò che ti osservo e non ho potuto fare a meno di notare che in questo periodo sei strana, ti senti bene?
Mi chiese Sabrina guardandomi negli occhi così le sorrido e annuisco
Sanem: si Sabrina sto bene non ti preoccupare è solo che sono stanca e can non fa altro che caricarsi di lavoro non ho tempo neanche per il caffè è frustrante
Dico massaggi andò mi le tempie doloranti
Sanem: per di più mi sta salendo anche il mal di testa
Sabrina: senti sanem lo so che lavorare con lui può essere difficile, ma sei una donna forte ed intraprendente perché non gli fai capire che ti carica troppo vai li è parlaci non né difficile è un essere umano no? Al massimo si arrabbiera e farà una delle sue sfuriate ma tu rimani in puntata ok non vacillare guardalo negli occhi e digli quello che pensi.
Detto questo Sabrina mi sorrise dolce ed uscì.
Mi buttati nel lavoro fino alle cinque così mi alzo ed esco dal mio ufficio diretta verso lo studio di can busso alla porta finché non sento la sua voce che mi dice di entrare apro la porta richiudendola poi alle mie spalle;mi siedo davanti a can e gli sorrido gentile lui mi guarda per un attimo poi China lo sguardo su un fascicolo così si schiarisce la voce e dice
Can: puoi parlare sanem ti ascolto
Sanem: lo so che mi ascolti ma preferisco guardare negli occhi una persona mentre le parlo
Così frustrato alza lo sguardo su di me
Sanem: allora can sono venuta a parlarti del lavoro che ci dai
Can: e?
Sanem: eh è troppo ci stai caricando di troppo lavoro can
Dissi con voce ferma ma chiara
Can: troppo lavoro? E come potrei darvi troppo lavoro
Mi disse fissandomi dritta negli occhi
Sanem: senti can non sono venuta qui per litigare ok sono solo preoccupata per gli altri insomma non hanno nemmeno il tempo per il caffè sii più flessibile non ti sto chiedendo il mondo te lo chiedo per favore almeno una pausa di cinque minuti
Can mi fisso, curvo le labbra per qualche minuto poi rispose
Can: e va bene potete avere altri cinque minuti di pausa infondo ve lo meritate lavorate sodo ogni giorno
Gli sorrisi poi dissi
Sanem: ah grazie grazie grazie can sei un amore
Detto questo lo saluti ed uscì dal suo ufficio richiudendola la porta e andando nel mio ufficio era ormai ora di tornare a casa così misi a posto gli ultimi documenti poi uscì dal ufficio diretta verso l'uscita chiamai un taxi che arrivo venti minuti salì nel auto e parti verso casa appena arrivata sali al mio appartamento appoggio le chiavi e la borsa e mi faccio un bagno caldo per snodare i nervi ormai tesi mi facevano male ma ormai era quasi passato massaggio le spalle mi insapono e mi sciaquo sentivo l'acqua calda cadere sul mio corpo freddo eravamo ormai in inverno ed uscire senza cappotto non era una buona idea se non volevi prenderti l'influenza. Avvolto il corpo in un asciugamano abbastanza lungo cammino a piedi nudi sul pavimento freddo finché non arrivo nella mia stanza dove apro l'armadio e tiro fuori un pijama nuovo mi asciugo e mi vesto per poi scendere il phon asciugandomi i capelli bagnati. Mi pettino e mi metto a dormire cadendo stanca nelle calde braccia di Morfeo anche se vorrei essere in quelle di can.
Anche questo capitolo è finito spero che ti sia piaciuto e spero di essermi impegnata abbastanza non sono proprio brava ma mi piace scrivere quindi per ora accontentati grazie nel prossimo capitolo aggiungerò le foto così sai bene dove si svolge la storia detto questo me ne vado a presto.
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daydreamer le ali dell'amore
FanficSanem una ragazza semplice innamorata del idea dell'amore una ragazza che ama sognare e fantasticare ogni tanto, ma non sapeva che di li a poco sarebbe entrata a far parte di una vera e propria storia d'amore quella che si legge solo nei libri. Che...