ɢᴇʟᴏsɪᴀ

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Stasera io e pedri saremmo andati in discoteca con suo fratello e la fidanzata di quest'ultimo.

Mi stavo truccando quando vidi pedri entrare in bagno "tu vuoi farmi morire per caso?"

"ma è soltanto un vestitino argento brillantinato"

"soltanto?" disse avvicinandosi a me e prendendomi per i fianchi poi continuò "stai benissimo così"

"anche tu, la camicia nera ti dona"

"grazie so che sono bellissimo"

"cretino che sei" dissi ridendo

Arrivammo presto in questa discoteca dove entrammo nel privè, avevamo dei divanetti riservati per noi.

mentre pedri parlava con suo fratello venimmo interrotti da una voce alquanto fastidiosa
"oh mio dio pedri sei tuu! da quanto tempoo!"

cosa cavolo vuole questa gallina? si è pure messa vicino a lui. Però dai non devo dimostrare di essere gelosa infondo potrebbe essere solo un amica.

Io ero seduta vicino Lola la fidanzata di Fer che mi disse in un orecchio "io questa proprio non la sopporto"

io risi a ciò che aveva appena detto. Il mio sorriso si spense appena sentii ciò che disse la ragazza "Pedri tesoro ti ricordi quanto ci divertivamo io e te a quelle feste insieme! insomma per fortuna non ci sentiva nessuno in quelle camere!" accarezzò pure il collo del MIO fidanzato

io li non ci vidi più presi la ma borsa e mi allontanai il più possibile. Mi misi seduta agli sgabelli del bancone. Forse era meglio bere qualcosa magari avrei dimenticato. Decisi di ordinare un gintonic. Appena mi arrivò ne sorseggiai un po' e sentii il ragazzo di fianco a me dire "cosa ci fai tutta sola qui?"

"non lo so sinceramente"

"se vuoi puoi venire a casa mia! ho una casa molto grande sai"

" no grazie"

"dai suu ci divertiamo un pochettino" disse toccandomi una spalla e io cercai di scansarlo 

"ti ha detto di no" era pedri cosa vuole perché non si sta con quella sua amichetta.

"Pedri amico! come va? da quanto tempo, te la stai spassando a Barcellona eh! dai amico lascia che me la spassi con questa bella ragazza"

"peccato che questa bella ragazza con cui te la vuoi spassare è la mia ragazza, e ora togliti dal cazzo finche sei in tempo" il ragazzo se ne andò e pedri si mise accanto a me e mi toccò una coscia. Io gli tolsi la mano e dissi "non toccarmi, torna dalla tua amichetta"

"no io voglio stare con te" disse avvicinandosi per baciarmi

"beh io no"

"smettila di fare la bambina gelosa"

"ah io bambina gelosa?! ma se tu ci stavi pure mentre lei ti accarezzava, ma fammi il piacere"

"lei non è nulla per me"

"si certo"

"ines basta io non ho mai amato nessuna quanto amo te!" mi prese per mano e mi porto fuori dalla discoteca fino alla macchina che ci avevano prestato i suoi genitori.

"dimmi anche tu che mi ami..."

La me orgogliosa dice di non dirlo, ma il mio amore per lui prende il sopravvento e mi fiondai su di lui per baciarlo e appena mi staccai dissi "anche io ti amo".

poi però decisi di ammettere la mia insicurezza "e che io mi sento non abbastanza, tu infondo puoi avere le ragazze che vuoi, quello che vuoi. Io ho paura di non essere abbastanza per te" dissi iniziando a piangere.

Lui mi prese le guance e disse "hai ragione io posso avere chi e cosa voglio e io voglio te. Ora però smettila di piangere che domani partiamo per Roma rivedrai la tua famiglia."

io annuii e lui aggiunse "andiamo a casa ora"

appena arrivammo a casa appena aprì la porta mi guardo mettendo il dito vicino le labbra come per dire di far silenzio perché i suoi stavano dormendo e io annuii.

non riuscivo a rimanere seria la situazione faceva troppo ridere. Ci dirigemmo in cucina per per bere un bicchiere d'acqua, ma mentre stavo bevendo la bottiglia di plastica fece un rumore fortissimo tanto che pedri saltò in aria dalla paura e io sputai tutta l'acqua che avevo in bocca. Cominciai a ridere lui subito corse per tapparmi la bocca stavo facendo troppo casino.

Dopo di che ci dirigemmo in camera, Pedri fece presto ad andare sotto le coperte io invece lo raggiunsi dopo essermi struccata.

Mentre mi accoccolavo sul suo petto mi fece una domanda "secondo te posso piacere ai tuoi?"

"si tranquillo piacerai a tutti" dissi io

poi aggiunse "mi dispiace per quello che è successo oggi"

"tranquillo, ma quella era troppo appiccicosa"

"che gelosona che sei"

"ah io ma se tu sei quello che *togliti dal cazzo finché sei in tempo" dissi imitando la sua voce

"gia tanto che non l'ho preso a pugni"

"poi sono io la gelosa, certo"

"buonanotte gelosona"

"notte scemo"

tutto all'improvviso- Pedri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora