Capitolo 27

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Sanem

Da quando i miei genitori sono tornati sono passate alcune settimane e in tutto questo tempo abbiamo cercato di passare ogni attimo insieme, senza sprecare neanche un minuto. Tempo fa Can mi disse che lui non potrà recuperare il tempo perso, quel tempo che siamo stati separati, perdendo tante cose, sia io che lui, anche se lui ha perso la cosa più importante, ossia la nascita di nostro figlio e quei anni in cui non l'ha potuto vedere ma per quanto quel tempo non si può più recuperare so che ne avremo tanto altro in cui potremo realizzare tutto quello che non abbiamo vissuto e la stessa cosa vale anche per i miei genitori. Con la loro finta perdita sia io e Leyla ma anche loro hanno perso tanti momenti che magari non si posso più recuperare ma come ha detto la mamma l'unica cosa che ci resta nonostante tutto è l'amore e quello può solo diventare più forte e più intenso con il tempo. Ed è lì che per una volta il tempo gioca a nostro favore dato che l'amore regna anche su di esso, dimostrando quanto in realtà è forte questo sentimento.

<Cosa ci fai qui fuori?> domanda Can mentre mi circonda con le sue braccia da dietro.

<Volevo solo ascoltare il silenzio> rispondo sincera mentre appoggio la testa sul suo petto.

<In che senso?>

<Nell'ultimo periodo la mia vita è stata talmente incasinata che è stata molto rumorosa e forse questa è la prima volta quando c'è così silenzio. La mia mente non penso più a brutte cose, la notte non faccio più quei orrendi sogni, così come il cuore non trema più per la paura. Da quando siamo liberi di amarci alla luce del giorno sono tornata a vivere in serenità> confesso finalmente felice. Da quando Rifat è stato arrestato tutti noi siamo tornati ad avere una vita serena anche se inizialmente avevo paura di quello che avrebbe potuto fare Polen ma poi con il tempo ho capito che lei era una vittima in più e veniva usata dal padre. Da quando sono tornata lei non si è mai avvicinata a me, eppure l'avrebbe potuto fare proprio come ha fatto Rifat quando mi ha minacciato ma Polen è sempre rimasta neutra, fingendo però davanti a me ogni volta che c'era anche il padre. Per questo qualche giorno fa decisi di incontrarla e nonostante non nutro simpatia nei suoi confronti scoprire che la mia ipotesi fosse vera mi fa fatto provare un po' di pena nei suoi confronti.

<È bello questo silenzio> confessa piano, interrompendo i miei pensieri mentre mi stringe ancora più forte fra le sue grande e calorose braccia.

<Dovresti sfruttare più a lungo possibile di questo silenzio perché fra qualche mese sentirai solo il suono del pianto> dico con il sorriso sulle labbra, confessando quello che ho scoperto solo questa mattina.

<Quale pianto?> domanda balbettando mentre mi gira verso di lui per guardarmi negli occhi e quando appoggio la mano sulla mia pancia lui inizia a sorridere mentre i suoi occhi diventano all'istante lucidi.

<Dici sul serio?>

<L'ho scoperto stamattina> confesso mentre prendo dalla tasca del giubbotto il test che ho fatto. Erano giorni che mi sentivo strana e dopo aver pensato a lungo finalmente stamattina mi sono presa di coraggio e ho comprato il test di gravidanza.

<Oddio, sei davvero incinta!> urla felice dopo aver guardato quel test, prendendomi l'attimo dopo fra le sue braccia e riempirmi di tanti, tantissimi baci.

<Sono così felice> confessa piano mentre prende il mio viso tra le sue mani e rilasciare sulle mie labbra un'altro dolce e tenero bacio.

<Dobbiamo dirlo a tutti> dice felice e solo dopo aver sentito le sue parole mi acciglio, ricordandomi le parole di Leyla.

<Cosa c'è che non va?>

<Leyla, lei, quando aspettavo Demir mi ha detto che se un giorno le avessi detto che sono nuovamente in attesa ti avrebbe rasato> confesso piano la promessa di mia sorella. Visto i problemi che ho avuto durante la prima gravidanza tutti erano molto preoccupati e dato che Leyla praticamente era diventato la mia ombra ha vissuto in primo piano tutta la mia sofferenza, ecco perché c'è l'aveva tanto con Can e se adesso scoprirà che sono nuovamente incinta sicuramente darà di matto, per la paura però. Lei così come Emre mi hanno vista spegnermi poco alla volta per tutti i mesi della gravidanza e ogni giorno che superavo per loro era come una piccola boccata d'aria dato che hanno vissuto con il terrore di perdermi.

<Se la rende contenta potrà farlo> risponde sincero mentre accarezza dolcemente la mia guancia.

<Eh no! I capelli no> mi affretto a dire, facendolo ridacchiare. Io amo tutto di lui e questo comprende anche queste bellissime ciocche che stanno crescendo sempre di più, rendendolo davanti ai miei occhi ancora più bello. Can è sempre stato un bel uomo ma da quando è tornato il Can di una volta è ancora più affascinante. Ricordo benissimo il girono in cui ho fatto la mia apparizione in agenzia e quando lo vidi vestito come un pinguino ricordo di essermi trattenuta dal ridere. Per carità, su di lui tutti i vestiti stanno bene ma questo stile gli si addice decisamente molto di più.

<Ti piacciono i miei capelli?> domanda piano mentre cerca di nascondere il sorriso beffardo che si sta formando sulle sue labbra.

<Già, soprattutto quando li lasci liberi, permettendomi di passarci le mani quando facciamo...>

<Hai reso il concetto> mormora piano mentre mi interrompe, facendomi ridacchiare. Lui cerca ogni volta di incastrarmi, cercando di farmi vergognare perché sa che a volte certi discorsi ancora mi fanno arrossire ma lui dimentica quanto io so essere competitiva, soprattutto se si tratta di farlo andare fuori di testa.

<Oh Can, non hai mai saputo resistermi> dico in modo sfacciato mentre circondo il suo corpo con le mie braccia. Mi piace questo nostro rapporto che a distanza di anni non è cambiato. Il tempo va avanti ma noi all'interno dei nostri cuori resteremo eternamente due ragazzi pronti a stuzzicarci reciprocamente.

<Lo sai che siamo soli?> sussurra piano mentre mi prende di peso ed io non tardo a circondare i suoi fianchi con le mie gambe.

<Siamo soli solo perché nostro figlio voleva restare con sua zia> dico ridacchiando.

<Errato. Demir voleva passare il sabato sera con i nonni ma si è ricordato di dover fare uno scherzo a Deren. Per questo ha scelto di dormire da lei>

<Se tua sorella domani mattina si sveglia con i capelli tinti sappi che io non c'entro niente> mi affretto a dire, cercando di restare seria.

<Cosa hai combinato?> domanda quasi spaventato mentre si dirige con me dentro casa.

<Io niente> rispondo ridacchiando. Non voglio neanche pensare ala reazione di Deren.

<Non mi dire che ti sei ricordato di quella vostra stupida promessa> dice incredulo mentre mi appoggia dolcemente sul letto.

<Lei ha fatto la stronza quindi prima o poi dovevo vendicarmi> rispondo ridendo. Anni fa sia a me che a Deren piaceva fare stupidi scherzetti e un giorno ci siamo promesse che qualora una delle due avrebbe sbagliato nei confronti dell'altra avremo trovato un modo epico per vendicarci e sono sicura che lei darà di matto quando si renderà conto che lo shampoo che userà domani per lavarsi i capelli in realtà sarà una tina rosa per i capelli.

<Sei tremenda> dice Can per poi sporgersi sopra di me e unire le nostre labbra, lasciandoci trasportare lentamente dalla passione.

L'amore resta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora