"piacere, dusan"

Capitolo 43

La mattina mi sveglio prima di dusan e gli lascio dei baci tra i capelli finché non si sveglia:
"mhh, buongiorno amore"
mi dice :
"buongiorno amoree, come stai?"
"potrei stare meglio, immagino tu voglia sapere..."
"solo se te la senti"
"ok, aspetta..."
si mette dritto e fa un respiro profondo : "allora, quello che hai visto è un mio ex compagno serbo del liceo, ho iniziato a capire di essere bisessuale per lui, mi piaceva, e io piacevo a lui, quindi ci siamo messi insieme, è durata per qualche mese, però poi ho capito che guardava altri ragazzi e l'ho lasciato, sono venuto qui in Italia per giocare a calcio e non so come ieri mentre tu eri via stavo scendendo le scale e lui era entrato, ho provato a farlo uscire ma lui si è chiuso la porta alle spalle ed è venuto verso di me dicendo che non era mai finita tra noi, si è avvicinato sempre di più, io andavo indietro ma dopo un po' mi sono trovato il muro dietro e lui mi voleva..."
si blocca e piange :
"nono amore vieni qui, ascolta, ci sono io"
"ho paura che risucceda arek"
"non succederà più, te lo prometto, non ti lascerò più da solo amore tranquillo"
"e se fa qualcosa a te?"
"non mi farà niente"
"come fai a dirlo?"
"perché già si è avvicinato a te, quindi se si avvicinasse di nuovo a uno di noi si ritroverebbe senza testa"
"grazie amore, menomale che sei arrivato in tempo, pensavo mi facesse qualcosa di veramente brutto"
"lo so amore, però non piangere che non riesco a vederti così"
"come faccio, mi sento morire"
"nonono dai su, asciughiamo queste lacrime"
gli alzo il volto e gli asciugo con la manica della felpa le lacrime :
"mi fai un sorriso? Uno di quelli che mi piacciono tanto tanto..."
non sorride :
"amore ti prego"
accenna un sorriso, io faccio lo stesso e finiamo per sorridere entrambi :
"non ti voglio vedere piangere che poi divento triste anch'io"
"quindi non sei arrabbiato con me?"
"ma sei coglione? Per cosa scusa?"
ride :
"non lo so..."
mi guarda negli occhi e poi dice :
"ho una cosa da chiederti piccolo..."
"dimmi"
"possiamo fare l'amore?"
non mi aspettavo una domanda così :
"oh, certo amore, quando?"
"ora"
"sei sicuro?"
"si, ho bisogno di sentirmi tuo"
non rispondo, mi avvicino un po' e lo bacio dolcemente, si sdraia sopra di me e poi si gira sul letto e io mi ritrovo sopra di lui, mi basta uno sguardo per capire che lui vuole stare sotto, gli levo tutto e lui mi aiuta a levare quello che ho addosso io, prima di entrare dentro di lui glielo chiedo di nuovo :
"amore, sei davvero sicuro?"
"amore si, ti prego, io amo solo te"
non rispondo ed entro dentro di lui piano piano per non provocargli dolore :
"tutto bene amore?"
"si picc-olo, più veloce"
accelero nei movimenti :
"ahh, cazzo amore sei mio"
dico :
"solo tuo, ah-"
vado sempre più veloce, dusan grida il mio nome ripetendo sempre che è mio, ed è vero, lui è e sarà sempre mio, finiamo e ci abbracciamo :
"doccia prima di andare in hotel?"
mi chiede, io annuisco e andiamo a farla insieme, lo amo troppo...

Arriviamo in hotel e troviamo weston e Juan che guardano una serie che ci domandano :
"ragazzi tutto bene?"
"sisi tutto bene, andiamo dudu?"
si limita ad annuire e andiamo in camera :
"arek"
si siede sul letto :
"che succede?"
ripeto il suo gesto e gli faccio una carezza dietro il collo :
"mi fai le coccole?"
lo guardo, mi sdraio e sorrido aprendo le braccia :
"vieni qui"
si butta su di me e gli faccio le mie solite coccole : baci, abbracci, gioco con i suoi capelli, tutto per lui :
"patato che sei"
mi dice mentre gioca con la mia maglia :
"perché tu che giochi con la mia maglietta?"
"dai alla fine mi ami"
mi dice, alza la testa :
"si, alla fine si"
mi da un bacio :
"tanto tanto"
dico :
"comunque ti devo dire una cosa"
"dimmi"
"mi sono innamorato"
cosa... :
"di un ragazzo polacco, di 28 anni che tra meno di un mese ne fa 29 ed è un calciatore, il numero 14 della Juve"
"amore mi stavo cagando addosso HAHHA"
"ma secondo te HAHHAHA"
"ti amo bimbo"
gli do un bacio :
"sei mio"
gli dico :
"patatooo, ora però ti faccio io un po' di coccole"
si gira e finisco io sopra di lui mentre ripete i miei stessi gesti...