Durante il cambio dell'ora, camminiamo nel nostro solito e affollatissimo corridoio ma nessuno fa domande e ci scambiamo sguardi d'intesa. Il ragazzo moro dal ciuffo buffo si avvicina per poi portarsi via la nostra Ale. Consumai le converse a forza di strusciarle contro al marciapiede, rendendole più scomode.
"Posso parlare con Alessandra?" chiede il ragazzo dagli occhi color caramello.
"Si." rispondiamo in coro. Notiamo lo sguardo perso chissà dove di Vale che ha un'espressione preoccupata.
"Vale, tutto ok?" domanda Gaia."Si, credo," si blocca per qualche secondo per alzare lo sguardo evitando i nostri. "che ne dite di andare al Black dopo la scuola e poi andiamo al Parco, così ci facciamo dare i numeri da quei due?" cerca di cambiare discorso.
"Ma tu conosci Alex. Dovresti avere il suo numero." dice Giuditta.
"Si ma, l'ho perso..."
"Ok, non c'è problema."
"Ragazze io dopo scuola devo vedermi con Daniele." dice Ale."Già esci con lui?" chiedo sorpresa ma non mi risponde.
"Mi ha detto che mi deve dire delle cose urgenti, poi scappo a casa per studiare storia, dopo passate da me i miei non ci sono."
"Ok." rispondo senza pensarci due volte.
"Io non esco per andare al Parco, sto scegliendo un club. Però dopo che ho finito vado a casa di Ale." ripete Gaia."Allora andiamo Vale, Marta ed io al Parco?" chiede dubbiosa, aspettando le risposte.
"Si Giudy." dico.
"Si si, non c'è problema!" dice Vale.GIUDITTA'S POV
Non vedo l'ora di rincontrare Marco. Non ho detto nulla alle altre però sono ansiosa di parlare con lui e capire chi è dentro. Di sicuro è dolce, gentile e farei praticamente qualunque cosa pur di vederlo!
Suona l'ultima campanella e finalmente usciamo dalla scuola. Stavo decisamemte facendo film mentali assurdi, ma è una mia specialità!
Marta e Vale parlano di qualcosa sui compiti ma non ci metto peso, passiamo davanti al Black, quando vedo parcheggiata la macchina lussuosa.
"Ma di chi è questa macchina?" chiedo a Vale e Marta, ma ovviamente non sapevano nulla.
"Vi va di prendere un caffè?" chiedo sedendomi su un tavolino fuori dal locale in modo tale da stare all'aria aperta."Ciao Alex!" saluto il cameriere.
"Ciao ragazze, cosa desiderate?"
"1 cappuccino." dice Vale.
"1 caffè macchiato." dice Marta.
"1 caffè espresso." dico.
"Ok aspettate 10 min e arrivano i vostri ordini." dice Alex, era carino vederlo con il grembiule da cameriere.Poco dopo, esce dal locale Marco e un uomo più ansiano, credo sia suo padre, per andare alla macchina lussuosa.
"Ciao ragazze!" dice alzando la mano all'aria.Non avrei mai pensato che quella macchina fosse la sua.
"Wow." dice Marta spalancando gli occhi. "Quindi la macchina e sua!"
"Eh già!" dice Vale guardando la macchina e poi Giuditta.
"E secondo voi perchè stava nel parcheggio della nostra scuola?" chiedo curiosa.
"Non ne ho idea." dice Vale.Alex ci porta le tre tazze e immediatamente Giuditta chiede il conto.
"Ragazze, offro io."Una volta pagato, ci sediamo alle panchine che si trovano fuori il Parco.
"Ciao!" dice Marco salutandoci con un bacio sulla guancia.UN BACIO SULLA GUANCIA?!
Potevo morire felice.
"C-ciao..." dico balbettando.
"Mica stai sbavando?!" mi dice Marco ed io arrossisco, nascondo le guance color pesca con i miei lunghi capelli.
"N-no."
"Vi va di fare un giro?" ci chiede gentilmente.
"Si..." dico, e mi creo film mentali impossibili.
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Il Parco Fluviale.
Non-FictionQuel posto era incantevole. Ci stavano ragazzi con lo stereo che ballavano, altri invece facevano cartelloni enormi oppure c'era chi giocava con il pallone a pallavolo. Un parco lungo il fiume, usato come punto d'incontro per molti asolescenti. Un g...