Capitolo 10

24 5 0
                                    

Ormai sono due giorni che uso il Ritalin, e giuro nemmeno il caffè riesce a colmare quel vuoto.

Ieri quando a scuola stavo per andare in bagno, prima di avviarmi alla mensa per pranzare mi sono fermata al mio armadietto per prendere i soldi.

Poi sono andata al piano di sopra, con l'ascensore aspettando le due di pomeriggio, per fortuna mancavano 3 minuti.

Alla fine sono entrata al bagno delle ragazze e mi sono diretta all'ultima toilet infondo, quello più nascosto.

"Ciao, Giulia!" dico cominciando ad aprire la borsa.
"Quanto hai?"
"80 €." dico mostrandoglieli.
"Due pillole."
"Solo due? Mi spieghi che ci faccio con due pillole?!" chiedo nervosa.

"Domani, forse, c'è la possibilità che io faccia un bonus." dice dandomi le due pillole.
"Sentiamo..." le metto nella borsa e incrocio le braccia.
"Divido la quota, mi spiego meglio, invece di pagare 40 € a pillola, paghi solo 20 € e credimi è un regalo... Però questo 'bonus' è esclusivo solo per domani."
"Contaci."
"Marta, non mi deludere..." esco dal bagno e vado a mangiare con le mie amiche.

Adesso sono qui ad aspettare Gaia, dato che Vale e Giuditta sono arrivate da più di 10 minuti.

"Perchè Ale e Kevin, sono qui?" chiede Vale, preoccupata. Non posso biasimarla anch'io mi sono sentita così appena ho ricevuto la notizia.
"Un'incidende." si limita a dire Marco.

Io continuo a guardare il bicchiere di cartone vuoto, è il quinto bicchiere che bevo ed è il più grande delle misure, perchè ho chiesto ad Alex di portarmelo.

"Ragazze avete il correttore?"
"No, perchè?" chiede Giuditta curiosa.
"Non le vedi le occhiaie che ho?" dico indicandomele.
"Dovresti riposarti invece di continuare a bere caffè." interviene Martin, l'ho conosciuto ieri sera ed è simpatico.
"Ah, dimenticavo!" dico avvicinando Vale e Giuditta a Martin.
"Martin, loro sono Giuditta e Valentina." dico sorridendo.

"Alex, mi vai a prendere il caffè?" chiedo, ho bisogno del Ritalin.
"Hai bevuto già 5 bicchieri enormi di quella roba, riposati." mi dice come un padre.

All'improvviso arriva Gaia, con il fiatone e i capelli arruffati.
"Hai incontrato un'uragano?" chiede Marco.
"Ora, voi, mi spiegate cosa è successo a Kevin e Alessandra!" dice tutto senza riprendere il respiro.
"Ad Ale, da quello che ho capito, le hanno fatto un'operazione, non so che genere sia ma i medici mi hanno assicurato che è andato tutto bene..."
"Perchè un'operazione?" chiede impaziente.

"Quando è arrivata l'ambulanza l'hanno trovata sotto ad una macchina..."
"Cazzo!" dice mettendosi una mano tra i capelli.
"E Kevin? Lui come sta?" chiede Giuditta.
"Kevin... Lui è in coma." dice Marco.

Nessuno parla, c'è troppo silenzio. Approfitto per pensare come procurarmi altro Ritalin, ne ho davvero bisogno.

"Io vado a chiedere ai medici se possiamo fare visite..." dice Giuditta, prendendo la sua borsa e incamminandosi all'ufficio.
"Vengo anch'io." dice Martin abbottonandosi la camicia.

Bene, ora mi devo liberare principalmente di Alex e poi degli altri, ma credo che il primo sarà più difficile.

GIUDITTA'S POV

Stammattina era una giornata tranquilla, niente scuola e probabilmente questa sera saremmo andate alla festa... Ma si è ribaltato tutto e ora siamo qui in ospedale.

È calato il silenzio e nessuno spiccica una parola. Vale sta con il cellulare, Marta fissa il vuoto mentra Alex e Marco parlano di qualcosa in disparte. Invece Martin, credo che si chiama così, mi sorride ogni volta che incrocio il mio sguardo con il suo.

Il Parco Fluviale.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora