Lui non l'amava, glielo si leggeva negli occhi.
Era mezzogiorno quando tornai in camera mia. Mi ero fatta accompagnare da Joe subito dopo aver parlato con il direttore dello studio che mi aveva tanto affascinata, il quale mi aveva fatto lasciare il numero di telefono per farmi sapere. In un altro momento sarei stata eltrizzata all'idea. Ma dopo quella breve conversazione con Harry, il mio umore era cambiato radicalmente.
Odiavo quel ragazzo. Lo conoscevo da così poco tempo, e gli avevo dato il permesso di destabilizzarmi in un modo così brutale. Nessuno ci aveva mai provato, nessuno ci era mai riuscito, a nessuno lo avevo mai concesso.
Ero sdraiata sul letto a fissare il soffito, assorta nei miei pensieri, quando una stramba idea mi balenò nella mente.
Mi alzai di scatto e corsi fuori dalla stanza, verso la segreteria scolastica. Fortunatamente non incontrai nessuno che conoscessi, se non qualche ragazzo ai quali sorrisi a mo' di saluto.
Aspettai impaziente che una ragazza davanti a me se ne andasse. Non appena se ne andò io mi piazzai davanti alla donna dell segreteria, che mi guardò stranita.
"Posso chiederle un'informazione riguardante i dormitori maschili?"
"Dimmi tutto, cara." Disse, sorridendo. Era una signora sulla cinquantina, bassa e grassottella. I suoi capelli erano rosso chiaro, quasi arancioni, resi vivaci dai piccoli e corti ricci.
"Ehm... Volevo sapere quale fosse la stanza di... di Harry Styles..." Chiesi, mentre le mie guance diventavano uguali a quelle della signora, coperte da uno strato evidente di fard rosa.
"Certo." Disse, senza smettere di sorridere. Spostò lo sguardo sul computer, dove iniziò a digitare qualcosa. Dopo un paio di secondi, tornò a guardarmi. "La sua camera è la numero 13, è al primo piano. Solitamente però, dopo scuola, torna a casa sua. Sono rari i giorni in cui resta qui."
"Oh... Va bene. Grazie mille." Risposi mostrandole un sorriso riconoscente. "Scusi il disturbo."
Senza nemmeno tornare nella mia stanza, mi diressi verso il dormitorio maschile. Dovevo stare attenta a non incontrare nessun'insegnante. Era vietato andare nei dormitori del sesso opposto, a meno che non vi fosse un adulto ad accompagnare uno studente.
Salii le scale velocemente e, quando la rampa finii, svoltai verso il corridoio a destra. Lo percorsi interamente, ma non trovai nessuna camera numero 13 così tornai sui miei passi a passo svelto.
La trovai infondo al corridoio a sinistra. Bussai, sperando di non ricevere nessuna risposta. E così fu. Fortunatamente e stranamente, la porta era aperta. Entrai silenziosamente, e chiusi la porta alle mie spalle.
"Ok..." Sussurrai, guardandomi intorno.
La stanza era quasi vuota, era chiaro che, come aveva detto la segretaria non passasse molto tempo nei dormitori. Sul lato sinistro della stanza era stato appoggiato il letto, mentre sulla destra c'era un grande armadio con le ante aperte. Dentro vi era solo un cappotto scuro e una sciarpa di lana scura.
Di fronte alla porta vi era una finestrella, sotto alla quale c'era la scrivania, anch'essa vuota. Mi sedetti sulla sedia di fronte ad essa e guardai fuori dalla finestra. Il cielo era coperto da una coltre di nubi grigie che promettevano solo pioggia. Mi lasciai sfuggire un verso di lamento.
Ero venuta nella sua camera perché speravo di scoprire qualcosa su di lui, ma mi rendevo conto che non avrei mai potuto scoprire niente, in un posto che non era effettivamente suo.
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YOU DESTROYED ME {Haylor Italian FF}
Fanfiction"Quando ero una bambina leggevo le favole. Nelle favole incontri il principe azzurro e lui è tutto quello che hai sempre voluto. Nelle favole il cattivo è veramente facile da individuare. Il cattivo indossa sempre un mantello nero, così tu riesci se...