CAPITOLO 5

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<<Se sta sera esci con me, ti prometto che non ti ronzerò più intorno.>>

Un sogno che si avvera, mi dissi nella mente.

Ma il solo pensiero di uscire con Harry, mi fece rivoltare lo stomaco.

Com’ero arrivata ad odiarlo fino a tal punto, nel giro di qualche minuto? Saranno state le parole di Selena a mettermi in guardia o la mia diffidenza nel genere maschile, in ogni caso il sentimento di avversione verso di lui, si faceva sentire sempre di più.

Avrei dovuto sopportarlo solamente per una sera, così poi non mi avrebbe più parlato e magari le SVMD mi avrebbero lasciata stare per qualche giorno, giusto il tempo di far tornare il mio corpo normale, senza lividi, tagli e dolori.

Improvvisamente mi fermai in mezzo al corridoio.

Il biglietto che avevo scritto a Kristen era ancora sotto il suo cuscino.

Sarebbe tornata in stanza e l’avesse visto l’avrei fatta morire di paura e non volevo certo che mi controllasse ventiquattro ore su ventiquattro.

Senza rispondere a Harry, corsi verso la mia stanza, mentre lanciai un veloce sguardo verso l’orologio posizionato sopra la porticina che conduceva al cortile della scuola.

Segnava le 12.05, il che significava che le lezioni erano finite da appena cinque minuti.

Sentii Harry chiamarmi, sorpreso per le mie azioni improvvise, ma non gli risposi, sperando che mi lasciasse correre verso la mia stanza, senza fermarmi.

Contrariamente a quanto mi aspettassi, non mi fermò.

Avvicinandomi alla mia porta, notai la mia migliore amica girare la maniglia della porta, per entrare in stanza.

<<No!>> Gridai, infischiandomi degli sguardi straniti delle altre ragazze.

<<Tay, che succede?>> Mi chiese Kristen, non capendo.

Senza spiegarle, la spinsi lontano dalla porta, entrai in stanza e mi chiusi la porta dietro le spalle.

Mi fiondai sul suo letto. Presi il cuscino e, nel preciso momento in cui Kristen entrò dalla porta, ritrassi il bigliettino, e mi allontanai, portando le mani dietro la schiena.

<<Che stai facendo?>>  Mi interrogò, spostando lo sguardo in basso, come se attraverso il mio corpo potesse vedere quello che nascondevo dietro di me, nelle mani.

<<Ehm… Niente.>>

Si avvicinò, lentamente.

<<Avanti, Tay. Cosa nascondi? Fammi vedere.>> Disse ridendo.

Prima che potesse mettere una mano dietro di me, infilai il bigliettino tra il retro delle mutande e la mia pelle, arrossendo leggermente.

Tirai su le mani, per farle vedere che non possedevo niente. Avevo la fronte velata dal sudore. Non volevo si preoccupasse inutilmente per me.

<<Non ho nulla, vedi?>>

Corrugò la fronte, diffidente.

<<Non ti fidi di me?>> Le chiesi. <<Bell’amica!>> Dissi, mettendo il broncio per finta.

<<No, Tay! Certo che mi fido. Andiamo, come puoi solo pensare una cosa simile?>> Mi chiese, gettandomi le braccia al collo e mettendosi in punta di piedi. La nostra differenza d’altezza era grande. C’erano ben quindici centimetri di distacco dalla mia testa alla sua e spesso, a causa di questo, veniva presa in giro.

YOU DESTROYED ME {Haylor Italian FF}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora