altra giornata in quel maledettissimo loop.
ho perso il conto dei giorni di quando sono finita qui, anche perché, qui il tempo scorre diversamente. la vegetazione ha preso il sopravvento, la natura sta prendendo piede e quasi la città non esiste più.
ho partecipato ad una decina di game, ad uno di questi ho avuto la fortuna di trovare un amico di vecchia data e ho alloggiato insieme a lui in un negozio di mobili, fortunatamente vi erano dei materassi e potevamo dormire lì al posto che a terra, ma in quella circostanza mi sarebbe andato bene anche solo un tetto sulla testa.
i game in cui sono più "forte" sono quelli di quadri, le carte a quadri mettono sotto i riflettori il pensiero critico di un giocatore poiché queste sfide mettono alla prova la capacità di una persona di analizzare una situazione e ideare una strategia per battere il gioco.
una sera però, dopo un game, sentimmo nominare da un walkie talkie un luogo nominato "la spiaggia", e quindi decidemmo di raggiungere quel luogo.
ed è da quel momento che facciamo avanti e indietro: spiaggia-game, game-spiaggia.
tutto rinchiuso in un loop infinito.
è vero che la spiaggia è come fosse una mini città, dove ognuno può fare (quasi) quello che vuole e ogni sera sono aperte piscina e discoteche per delle lunghe ed estenuanti feste, ma io non sono tipo da festa.
proprio questa sera, sono intenta ad osservare dal balcone della mia stanza la gente che si diverte, che balla, che da' il peggio di sé. tutto questo viene interrotto dalla porta della mia stanza che si apre, rivelando la figura del mio amico ash.

"come sta andando?" gli dico squadrandolo
"sono stato alla festa con kuina, tu non sei venuta neanche oggi" sembrava quasi triste dal tono di voce
"non sono il tipo da festa e poi - incrociai le braccia - con quel pezzo di merda lì fuori non mi sentirei sicura" non avevo paura, ma non volevo si venissero a creare voci sul mio conto, sono una persona molto riservata, e mi crea disagio che si parli di me.
"dici di niragi? quello già se n'è andato, dai vieni giù"
non mi mossi di un millimetro
"dai sere, aiutami con chishiya" mi supplicò
mi girai di scatto
"solo perché ti voglio bene voglio aiutarti, e poi si era capito che gli andavi dietro" presi la mia solita camicia ed uscii dalla stanza accompagnata dal mio amico.
così, ci dirigemmo verso la piscina, non che non mi piacesse stare lì, ma ero tremendamente stanca di tutto, sarei andata incontro ad una sparatoria pur di sentirmi un minimo viva.
non fraintendetemi, a borderland non c'era un momento di pace, ai game l'adrenalina saliva alle stelle ed era impossibile non sentirsi vivi, ma alla spiaggia era diverso, sempre feste, sempre discorsi, sempre le stesse facce, e sempre le solite minacce da parte di niragi.
a svegliarmi dai miei pensieri è chishiya, il quale incontrammo nel corridoio.

"ehi!" ci salutò
ash cominciò a prendermi a gomitate, ammetto che avrei voluto ucciderlo
mi limitai a salutare chishiya sventolando la mano
"serena che esce dalla camera e va alla festa? sto per caso impazzendo?" disse chishiya facendo un mezzo sorriso, come suo solito
"chishiya shuntaro, mister "sono il più intelligente" sta impazzendo, segnatevelo tutti" lo perculai come sempre
"shiya quando devi fare il prossimo game?" chiese ash dopo un po'
"domani, voi?" stavolta tornò con la sua espressione rilassata e si poggiò alla colonna
"idem" rispondemmo a coro
"di lusso, se non fosse che probabilmente non finiremo nello stesso game" aggiunsi
"prega solo che tu non finisca con il tuo ammiratore" disse ash ridendo
"vaffanculo" mi feci trasportare dalla sua risata
_________

"con chi sei nel game?" chiesi al mik amico mentre aspettavo il discorso di routine del cappellaio poggiata alla colonna
"kuina, tu?"
"l'amore della tua vita" gli lasciai intendere a chi mi riferissi
"CEH TU SEI NEL GAME CON SHIYA E IO NO"
"e io che ci posso fare -alzai le spalle- ti direi scambiamoci ma sarebbero cazzi"
"hai ragione"
"io ho sempre ragione" feci un mezzo sorriso alla chishiya

dopo il discorso del cappellaio ci dividemmo nelle rispettive macchine a suon di "buona fortuna" e di esultanze che facevano sentire il numero uno della spiaggia ancora più potente.
salendo in macchina pestai per sbaglio i piedi a qualcuno, e mi sentii spintonata

"attenta a dove metti i piedi zoccola"
"non ti permettere a rivolgerti a me così" solo dopo, alzando lo sguardo, capii che davanti a me c'era la persona che meno avrei voluto vedere in quel momento: niragi
"shiya quando avevi intenzione di dirmi che ci sarebbe stato anche lui al game?" mi rivolsi al mio amico, ma quest'ultimo alzò le spalle
"non sapevo dovesse venire anche lui"
"vedi di non intralciare il game ragazzina" disse niragi scorbuticamente entrando in macchina
io e chishiya già da uno sguardo capimmo cosa volevamo dirci, entrammo in macchina e ci dirigemmo al game.

"già di ritorno?" chiese ash appena ci vide
"hai una sigaretta?" chiesi di punto in bianco
"non avevi smesso di fumare?" rispose il ragazzo
"appunto, avevo" successivamente mi passò sigaretta e accendino, i quali avevo perso nel game a cui avevo partecipato poco prima
venni però spinta alla colonna e presa dal collo, neanche mi feci domande sul chi fosse
"ora noi due faremo i conti" disse tirando fuori la lingua e facendola muovere
"cristo niragi mi sta salendo lo sbocco, avvisami prima così mi preparo" strinse la presa
"non sei al sicuro, lo sai vero?"
"sapessi quanto me ne fotte, pensi che io abbia paura di te?"
non fece in tempo a stringere la presa che kuina gli diede un calcio abbastanza forte da farlo cadere a terra e non farlo muovere dal dolore
"stai bene?" mi chiese preoccupata "ash mi è venuto subito a chiamare e ho fatto il prima possibile"
"sto bene, grazie tesoro" la abbracciai
intanto la scena era ben sorvegliata dagli occhi vigili di chishiya, il quale però, non disse nulla, buttò solo un'occhiata di disprezzo verso il lottatore e fece segno a me, kuina ed ash di raggiungerlo: probabilmente voleva parlarci del piano che stava architettando da qualche giorno.

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