"Vivevo nei quartieri poveri di Shiganshina. Mia madre e mio padre erano morti da qualche mese a causa della piena del fiume. Io, mia sorella Mikasa e il mio amico Armin andavamo avanti rubando cibo qua e là. Non era niente di strano. Molti dei bambini e anche degli adulti vivevano così. Eppure ogni tanto qualcuno spariva. Il nonno di Armin, quando era ancora vivo, ci diceva che i signori delle classi più alte ogni tanto venivano a Shiganshina per rapire i bambini. Per tanto abbiamo creduto che fossero solo delle storie per tenerci buoni. Ma poi..."
Levi stringe Eren quando lo sente avvinghiarsi alla sua camicia. Ha smesso da un po' di accarezzarlo. Lo tiene a sè come se stesse per cadere a pezzi. O forse è lui che non si sente stabile. Quelle parole spezzate dalla voce roca del ragazzo che sta abbracciando gli ricordano tanto la sua infanzia. Peccato che il finale non sia altrettanto lodevole.
"Non devi continuare se non te la senti."
È tutto quello che può dire. Non solo perchè un'altra regola della manipolazione è far credere all'altro di non voler sapere troppo, ma anche perchè non sa davvero cos'altro dire che non suoni stupido o inutile a un ragazzo che ha perso la sua vita quando doveva ancora iniziare a viverla.
"N-non fa niente... Io... Quel giorno abbiamo incontrato due uomini. Ci hanno regalato del cibo, tanto cibo. E hanno iniziato a parlarci di un posto per tutti i bambini senza genitori che però era molto meglio di un orfanotrofio. Parlavano di stanze lussuose, ville, castelli. Ci hanno promesso che avremmo imparato un lavoro e che avremmo avuto chi si occupava di noi, gente ricca che aveva bisogno di noi per cose che non potevano fare nella vita impegnata di tutti i giorni. Noi..."
Il corpo che Levi avvolge diventa un tornado. In un baleno si ritrova il viso sconvolto di Eren di fronte. Le sue dita gli arpionano le spalle. Lo tiene fermo mentre parla e la coperta si scosta per i movimenti bruschi. Levi distoglie al volo lo sguardo dal suo membro in bella vista. È chiaro che Eren non riesce più a far caso a certi dettagli. Ma l'alternativa da guardare per Levi non è migliore. Vedere le lacrime trasudare dall'espressione afflitta di Eren mentre quasi urla è uno spettacolo che mette a dura prova il suo autocontrollo.
"Se l'avessimo saputo non avremmo mai accettato. Ma eravamo piccoli e poveri. Sono anni che siamo di loro proprietà. Hanno anche cercato di metterci in vendita e così ho perso sia Mikasa che Armin. Non ho più niente quindi anche se resto qui va bene, ma ti prego, tu mi sembri davvero gentile quindi ti prego, non farmi male. Non farmi male..."
Il pianto e le grida di Eren si spezzano con un singhiozzo. Le labbra e il corpo tremano violentemente quando Levi lo stringe forte a sè, petto contro petto e le sue mani bianche su quella schiena sconvolta dal pianto.
"Non ti farò del male, Eren. Non è per questo che sono qui."
Ma che cosa sta dicendo? Levi si sente parlare ed è come se osservasse qualcun altro. Non è certo una buona strategia rivelare così presto la propria posizione. Tantomeno lo è consolare un perfetto sconosciuto. Ma qualcosa dentro lo spinge a fidarsi e a chiedere a Eren di fare altrettanto. E Dio solo sa cos'è quella forza che li spinge ad avvicinarsi e ad accarezzarsi timidamente, ma di certo non può essere contrastata.
"Stai tranquillo. Non voglio farti male."
Sussura ancora Levi, tastando le vertebre che si rilassano sotto alle sue carezze. Sente il pianto di Eren affievolirsi contro alla sua spalla. I tremori però sono ancora forti e a Levi viene spontaneo cercare di calmarlo, ammaliato anche dal calore della sua pelle calda che ha scacciato via le lenzuola di seta.
"Eren, dimmi qualcosa di bello. Qualcosa che ti piaceva tanto della tua infanzia. Avanti."
Levi glielo chiede dolcemente. Distogliere l'attenzione dal trauma, usufruendo di un bel ricordo, è una delle prime lezione che ha imparato al corso per detective e anche questa volta sembra funzionare.
![](https://img.wattpad.com/cover/331761752-288-k683730.jpg)
STAI LEGGENDO
DARK ROOM (ERERI)
Fanfic-COMPLETA- Levi Ackerman, detective di prim'ordine, si trova alle prese con un caso di schiavismo sessuale. Infiltrarsi è la sua specialità e anche questa volta è sicuro che riuscirà ad aggirarsi nel covo del nemico senza destare sospetti. Tuttav...