Levi si appoggia al sedile dell'auto. È la terza volta, la seconda della settimana, che si vede relegato nella sua macchina a frastornarsi di pensieri. Si sentiva quasi sotto pilota automatico quando, dopo aver fatto l'amore con Petra, è tornato al negozio ortofrutticolo a prendere i frutti di bosco per poi andare a consumare più birre di quanto sia lecito in un pub lontano dal suo quartiere. Quella notte ha fatto di tutto per stare lontano da quella villa maledetta. È anche riuscito a dormire un po' dopo essere rincasato, sicuramente aiutato dagli alcolici. Ma il giorno dopo, quel giorno, la sbronza è già sparita e neanche la corsa mattutina e il lavoro sono riusciti a trattenerlo. E così Levi adesso è costretto a indossare la sua maschera, prendere il suo cesto e andare da chi lo sta chiamando peggio di una sirena con un marinaio.
"Lieto di rivederla. Siamo già alle due volte a settimana. Me ne compiaccio. Le spiace lasciarmi perquisire il suo acquisto?"
R parla sempre profumatamente mentre allunga la mano sul cesto in vimini.
"È della semplice frutta."
Levi osserva da sotto la maschera.
"Ne sono certo, ma ho l'obbligo di perquisire ciò che viene introdotto all'interno per evitare che vengano occultate armi o sostanze."
Fortuna che Levi non ha infilato nella schiena la pistola. Vorrebbe dirsi che l'ha fatto per buon senso, ma la coscenza lo tormenta facendogli ammettere che l'ha lasciata così che Eren non la noti quando... quando lo spoglierà.
"Siete così diligenti che ogni volta mi stupisco piacevolmente."
Levi prova a focalizzarsi sul presente.
"La ringrazio, signore. Vede, non vorremmo mai che qualche crimine quali uso di armi non registrate o illegali ci piombasse addosso. Per quanto riguarda le sostanze, i clienti possono richiederle ai nostri fornitori specializzati."
Certo... Perchè la compravendita di armi illegali è sotto al mirino di troppe istituzioni che minerebbero la riservatezza del circolo mentre l'uso di sostanze non è un reato, solo lo spaccio. Per cui assimilarle in luoghi privati da privati è al pari che farsi qualche tiro di marijuana con gli amici agli occhi contraddittori della legge. Sono preparati, Levi deve ammetterlo.
"Capisco."
"Io invece le restituisco il cesto. C'è davvero solo cibo qui dentro."
R non si preoccupa di esprimere sorpresa che Levi provvede a giustificare.
"Se usato nel modo corretto, il cibo può essere il più potente degli afrodisiaci."
R sorride compiaciuto a quell'osservazione e guida Levi alla sua stanza, ricordandogli che trattandosi del secondo incontro ha due ore a disposizione. Dopodichè a Levi non resta che entrare in stanza, assorbendone l'atmosfera tesa.
Tiene con sè il cesto mentre prende posto sul letto e slaccia il collare ad Eren che però non lo guarda, preferendo di gran lunga la moquette rossastra.
"Non pensavo tornassi così presto."
Bofonchia il castano, facendo assorbire a Levi una nota acidula.
"È che ho visto questi mentre facevo la spesa."
Levi riesce ad attirare un minimo di attenzione. Quanto basta perchè Eren rifili un'occhiata al cesto di frutti di bosco e cioccolato e cerchi maldestramente di occultare lo stupore.
"Ti devi nascondere per mangiare la frutta?"
Levi fatica a trattenere un sorriso. A quanto pare non è l'unico che usa il scarcasmo per schermarsi. E allo stesso tempo si chiede come possa aver fatto tanto male ad Eren da vederlo imbronciato. Tuttavia lo capisce a un livello che non riesce a spiegare.
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DARK ROOM (ERERI)
Fanfic-COMPLETA- Levi Ackerman, detective di prim'ordine, si trova alle prese con un caso di schiavismo sessuale. Infiltrarsi è la sua specialità e anche questa volta è sicuro che riuscirà ad aggirarsi nel covo del nemico senza destare sospetti. Tuttav...