CAPITOLO 2

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Sono bloccata, non riesco a staccare gli occhi da lui che mi fissa impassibile mentre sorseggia un po' della sua bibita. Nel vederlo mi sale una rabbia immensa.

Appoggia il bicchiere su un tavolo e comincia a camminare verso la mia direzione; a quel suo movimento entro in panico e penso subito a Jess. Lui è molto distante da me ma lo posso vedere benissimo e grazie a questa distanza i miei piedi si staccano dal pavimento per andare a cercare Jess e magari anche Lilly.  Prendo il telefono dalla borsetta e digito il numero di Jess, cade sulla segreteria telefonica. E meno male aveva detto di chiamarla se c'era qualche problema. Non lo vedo più, chi sa dove sarà andato? Spero non abbia fatto male a nessuno se no se la vedrà con me e con la mia amica.

Ho avvistato Jess mentre...oh mio Dio no. Rob le staccherá la lingua in quel modo. Mi faccio coraggio e mi dirigo verso di loro per interrompere i loro rapporti molto ravvicinati.

"Jess"

Le tocco una spalla ma il loro bacio non si ferma. Ma riusciranno a respirare in questo modo? Lei mi fa un gesto con la mano di andare via e un certo fastidio si fa spazio dentro di me.

"Jasmine Wilson!"

Cerco si farmi sentire poiché la musica è assordante.

Finalmente si staccano e i capelli di Jess sono sparati in aria e lo stesso vale per Rob.

"Vado a prendere qualcosa da bere"

Le fa l'occhiolino e poi mi guarda con disapprovazione e a quel suo sguardo gli faccio uno smorfia, poi se ne va.

"Che succede Moon?"

Mi chiede quasi infastidita ma cerco di non farci caso e le riferisco subito chi ho visto.

"Che cosa?! Non è possibile! Dov'è adesso?"

La sua espressione cambia da infastidita ad arrabbiata e preoccupata.

"Non lo so, l'ho visto qualche minuto fa"

Dopo averle indicato dove l'ho visto ci mettiamo a cercarlo ma con tutta questa gente è quasi impossibile e non posso usare i miei poteri qui.

"Aspetta ci penso io"

Dice lei frugando dentro la sua borsa, tirando fuori una specie di piccolo telecomando ma con uno schermo verde

"Questo potrà rintracciare quel demone"

Alzo le sopracciglia sorpresa da cosa potrebbe fare quel oggetto ma scommetto che è stato suo padre ha costruirlo. Dovete sapere che Jess è una 'cacciatrice' apprendista e tutta la sua famiglia lo è quindi non dovrei ne anche sorprendermi di questi aggeggi diabolici.

"Sei sicura di averlo visto?"

Mi chiede con uno sguardo sospetto

"Sì lo giuro. Mi stava fissando ed era vestito tutto di nero"

Lei fa un sospiro esasperato

"Qui non c'è. Forse era uno che gli assomigliava"

Dice rimettendo quel aggeggio dentro la sua borsa. Si porta queste cose ovunque?

"No, era lui ne sono sicura"

Dico convinta di quello che le sto riferendo perché è così, l'ho visto.

"Ma è morto. Lo hai ucciso te ricordi? Forse è perché lui ha-"

Non la lascio finire la frase già sapendo cosa vuole dire

"No Jess, lui era qui. Non ho le visioni. E non è per quella cosa, devono averlo fatto resuscitare o cose del genere"

"Impossibile Mo, chi può far resuscitare un demone? Quando vengono uccisi o meglio cancellati spariscono per sempre e non tornano più. Almeno che tu-"

Sì passa una mano sulla fronte e capisco che è preoccupata

"Io cosa Jess?"

Mi prende per il polso e mi guida verso un posto più riservato

"Almeno che tu non lo abbia ucciso. Deve aver fatto finta di sparire facendoti credere che lo avessi fatto ma non è stato cosi"

A quelle sue parole i miei occhi quasi escono delle mie orbite e il mio cuore comincia a battere più forte. Non può essere. Lui è stato il primo demone che io abbia mai 'ucciso' e a quanto pare non è così. Se è come dice Jess allora lo devo trovare e riprendere la mia vendetta, non può passarla liscia così.

Pensavo che questa storia dei demoni fosse finita, invece eccomi qua nella mia prima festa universitaria a cercare di capire come ha fatto quel bastardo a resuscitare.

Fantastico!

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