Neteyam

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Sono fidanzata con Neteyam da un po' di mesi.
Io faccio parte del clan Metkayna, mentre lui del clan Omaticaya.

Assieme alla sua famiglia sono scappati cercando un nuovo rifugio.

È da quando l'ho visto che mi sono innamorata perdutamente di lui.

Quando vennero qui a Metkayna, il padre Jake Sully, cercava un rifugio per la sua famiglia, mentre Neytiri, la compagna di Jake non era tanto felice.
La capisco, non sarà stato facile abbandonare la propria casa.

Mio padre mi disse fin da subito che dovevo aiutare Neteyam, Lo'ak, Kiri e Tuktirey assieme all'aiuto dei miei due fratelli, Tsireya e Aounung.

Devo dire che hanno imparato abbastanza in fretta, anche se agli inizi non riuscivano a stare più di un minuto sott'acqua, ma Kiri mi stupì.
Lei aveva una certa connessione con il mare, mi piaceva guardarla quando si immergeva, faceva sembrare tutto tranquillo.

Questa tranquillità durò solo un paio di mesi, dato che gli umani vennero qui a Metkayna con l'intento di cercare Jake Sully.

Il popolo ha tenuto la bocca chiusa ed ha sofferto in silenzio, poiché mio padre aveva comandato di non dire nulla sui Sully.

Mi si spezzò il cuore.
Vedevo tutte quelle persone soffrire senza spiccare una parola.

Scappai nella tenda dei Sully.
"Non uscite di qui." "C'è la gente del cielo che vi sta cercando." Dissi con gli occhi lucidi.

Si avvicinò Jake a me e mi abbracciò.
"Vi ringrazio davvero tanto. Ci avete dato casa. Ma ora non permetterò che facciano del male a voi." "Pronti ragazzi? Si va in guerra." Disse infine... Perché fece questa stupida decisione, se non fossimo andati in guerra lui sarebbe ancora qui con me. Ma io non sapevo che sarebbe successo, altrimenti l'avrei vietato con il massimo delle mie forze. Più di quanto lo avessi fatto prima.

"No. Perfavore no." Dissi con le lacrime agli occhi "T/n non piangere, dobbiamo proteggere il tuo popolo." Mi disse Neteyam con un sorriso per poi abbracciarmi "Non voglio. Io non posso vedere gente del mio popolo morire." Dissi singhiozzando.

Come non detto. La guerra ebbe inizio. Non potetti far nulla. Anche mio padre decise che la guerra dovesse iniziare.

Mia sorella Tsireya, Tuktirey e Kiri erano ammanettate vicino una ringhiera della nave, per cui io, Neteyam e Lo'ak le andammo a liberare.

"Bro aspetta, dobbiamo prendere Spider." Disse Lo'ak. Quell'umano non mi è mai stato a genio. "Non c'è tempo." Dissi fredda.
"T/n non possiamo lasciarlo qui." Mi disse Neteyam.

Alla fine andammo a prendere Spider, mentre Neteyam continuava a sparare la gente del cielo.

Dopo di che tutti insieme ci buttammo in acqua. Eravamo felici tutti. Ce l'avevamo fatta. O forse no, non tutti ce l'avevano fatta.

"Neteyam! Lo hanno sparato!" Urlò Lo'ak.

Le mie orecchie si abbassarono. No... Non potevo perderlo...

Lo portammo su uno scoglio.

Respirava appena. Il proiettile aveva trapassato il suo petto.

"Neteyam... Ce la farai tranquillo. Resta sveglio resta con me." Tenevo la mano destra sulla sua guancia e piangevo.

"Non puoi lasciarmi così! Ti ricordi... I bambini, la casa tutta nostra..." Dissi ancora.

Mi guardavano tutti con le orecchie abbassate.

Nteyam continuava a guardarsi intorno spaesato e respirava appena.

"I-io voglio t-tornare a casa T/n..." Disse.
Si stava spegnendo pian piano, dovevo accettarlo.

"Sisi piccolo. Ti porto a casa." Dissi con un piccolo sorriso.

Neteyam mi sorrise toccandomi la mano che era sulla sua guancia. "T-ti amo. S-sarai sempre la m-mia na'vi..." Disse piangendo per poi dare il suo ultimo respiro.

Quel giorno morii anche io assieme a lui.

"Neteyam! No! No!" "Mi avevi promesso la casa, i-i bambini! L-le promesse si mantengono." Urlai con tutta me stessa quelle parole.

Poggiai la testa sul suo petto e mi stesi con lui abbracciandolo continuando a singhiozzare.

Neytiri urlava e Jake cercava di consolarla.
Lo'ak guardava verso il cielo piangendo sentendosi in colpa.

Io per tutto il resto della guerra rimasi lì rannicchiata contro lui, con la testa poggiata sul suo petto.

"T/n! Dobbiamo andare!" Disse Lo'ak.

La sera stessa ci fu il funerale di Neteyam.
Il suo corpo sarebbe stato dato ad Eywa.

Nei giorni seguenti non spiccavo parola con nessuno, non mangiavo più.

L'unico che mi stette vicino fu Lo'ak.
Anche lui stava male.

"Mamma guarda cos'ho disegnato!" Esclamò Atsena.
Mi staccai dal mio Diario la guardai sorridente e la presi in braccio.

"Bravissima amore! Andiamo a farlo vedere a papà." A sentire quelle parole lei scese e corse verso il padre "Papà guarda cos'ho disegnato! Siete tu e la mamma. E poi ci sono io in mezzo!" Disse con gioia.

"È bellissimo amore di papà" Disse Lo'ak.

Si alla fine io e Lo'ak ci innamorammo l'uno dell'altro. Sapevo che Neteyam avrebbe voluto che io andassi avanti, per cui assieme all'aiuto di Lo'ak ci sono riuscita e dopo un paio di anni assieme abbiamo messo su famiglia.

"Come sta il mio piccolino o piccolina?" Disse Lo'ak inginocchiandosi all'altezza della mia pancia dandoci un bacio su essa.

"Molto bene signor papà!" Dissi e lui mi baciò sorridendo.

"Bleh che schifo!" Disse Atsena.
Io e Lo'ak ridemmo e coccolammo Atsena per tutta la serata, passando una notte in famiglia.

THE END.

*SPAZIO AUTRICE*
Inutile dire che sto piangendo come una pazza.
Spero vi piaccia🫶🏽.

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