12.

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Harry si svegliò per colpa della luce che entrava dalla finestra e con un tremendo mal di testa, si giró di lato e lo vide li accanto a lui che dormiva con le labbra socchiuse, sembra un angelo, pensó per poi maledirsi per quello che aveva fatto.

Si alzó dal letto cercando di non fare il minimo rumore e andò in bagno per farsi una doccia bollente e pensare. I ricordi della sera prima riaffiorarono uno ad uno nella sua mente facendogli uscire il cuore e fuori dal petto, era stato bellissimo e lo avrebbe rifatto per sempre se avesse potuto.

Rimase li almeno mezz'ora con l'acqua che gli scorreva addosso, che gli rilassava i muscoli e gli schiariva i pensieri.

Uscì dalla doccia, si asciugò e andò in cucina per prendere una pasticca e l'acqua per poi prendere un bicchiere d'acqua e un'altra pasticca e portarla in stanza così da lasciarla sul comodino per Louis.

Quando Louis si svegliò si trovò da solo a letto, il lato di Harry era freddo segno che si fosse alzato da molto, ripensando alla sera prima si vergognò molto, era stato così senza freni e aveva chiamato Harry daddy e ora che aveva di nuovo tutti i suoi freni inibitori funzionanti se ne vergognava immensamente, sperava che Harry non tirasse fuori l'argomento e lo coccolasse tutta la giornata facendo sparire l'imbarazzo.

Si giró e trovó sul comodino un bicchiere d'acqua e una pasticca. Prese la medicina perché aveva un forte mal di testa e poi decise di farsi una doccia.

Quando arrivò in cucina Harry era seduto al tavolo e guardava il nulla.

"Ciao." Sussurrò guardando per terra, era troppo imbarazzato per guardare Harry negli occhi.

"Ciao Louis, siediti vieni." Louis raggiunse Harry al tavolo e li capì che c'era qualcosa di strano perché occhi verdi non lo guardó, non lo sfiorò, non gli diede neanche il solito abbraccio che gli dava ogni volta che si svegliavano insieme.

"Tutto bene?" Chiese con un coraggio che in quel momento non pensava di avere.
"No, no Lou non va bene niente." Il cuore di Louis perse un battito ma speró che occhi verdi non stesse bene per altro e non per quello successo la sera prima, stava per chiedere come mai ma Harry lo precedette.

"È stato uno sbaglio Louis." Ed ecco la prima pugnalata. "Non doveva succedere assolutamente, tu non hai neanche  diciassette anni ancora e io ne ho trentasette potrei essere tuo padre non è normale quello che è successo." Ed ecco la seconda pugnalata.
"Tu mi piaci Harry, mi piaci tanto." Sussurrò, con la voce incrinata.
"Tu no Louis, neanche mi ricordo com'è andata ieri sera sinceramente, è successo non doveva succedere e non succederà mai più. Ti sei buttato tra le mie braccia ero ubriaco e non scopavo da mesi, sei stata una bella scopata ma niente di più."  Ed eccola la terza pugnalata che fece mancare il respiro di Louis e fece scendere lacrime amare dai suoi occhi senza che neanche se ne accorgesse.
"Vattene, subito cazzo vattene da casa mia." Non seppe se sussurrò quelle parole o se le urló ma in qualsiasi caso Harry uscì da quella casa senza neanche farselo ripetere con il cuore spezzato proprio come quello di occhi azzurri.
"È meglio così per entrambi piccolo." Lo disse solo nel momento che fu fuori dalla porta, nel momento in cui Louis non lo poteva sentire.

L'unica cosa che Louis riuscí a fare prima di iniziare ad avere un attacco di panico fu chiamare Luke e pregarlo di venire a casa sua con gli altri.

Quando i ragazzi arrivarono sapevano che Louis stava male ma non sapevano per cosa e non si immaginavano quanto stesse male davvero.

Stettero con Louis tutta la giornata ma solo dopo tre ore di pianti e di domande occhi azzurri gli raccontò tutto.

Harry invece andò a casa sua, si mise a pulire, e si preparò il pranzo solo dopo le due chiamò piangendo i suoi amici che arrivarono il prima possibile sentendolo in quello stato.

Harry gli raccontò tutto anche le cose dette quella mattina. Non tralasciò nulla.
"Sei uno schifoso pezzo di merda." Gli urló addosso Michael.
"Lo so ma è meglio così." Sussurrò occhi verdi.
"No Harry non è meglio così, non è meglio così per entrambi, non siamo d'accordo con te e non ci va bene come hai trattato Louis soprattutto non dopo le cose che sai che ha passato ma siamo tuoi amici prima che suoi e saremo qui per te sempre ma stai sbagliando Harry." Niall non era mai stato serio come in quel momento.
"Soprattutto amico stai facendo del male a Louis ma anche a te stesso negandoti di essere felice solo perché è un ragazzino, noi siamo felici eppure stiamo con dei ragazzi di diciassettenne anni, pensaci Harry davvero." Spiegó Liam.

La giornata di Harry e Louis poi trascorse nello stesso modo cercando di andare avanti senza sentirsi male di nuovo.

Ciao a tutt*, spero che il capitolo vi piaccia. Buona serata. Un bacio grande Ira😘

Se mi baci mi innamoro - Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora