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La sera della semifinale di Amici la mia famiglia si ritrovò assieme a quella di Carola nel mio salotto, così da poterla commentare e poter esultare per gli eventuali finalisti insieme. Alex fu il primo, dei ragazzi che durante le esibizioni non aveva ricevuto la maglia , a riuscir ad afferrare la felpa dorata. Inutile dire che tutta la mia famiglia era in delirio mentre io seduta sul tappeto stringevo le ginocchia al petto con un sorriso sul volto, cercando di trattenere le lacrime.

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Nella settimana di preparazione alla finale di Amici tornai a Roma, insieme a Carola, alla ricerca di un'appartamento dove stabilirmi e per fare una specie di sorpresa ad Alex. Qualche giorno prima Maria si era messa in contatto con me tramite sms e mi aveva chiesto se sarei stata disposta a scendere a Roma, per presentarmi negli studi Mediaset a causa di una sorpresa che avrei dovuto fare al cantante. Accettai volentieri l'invito e feci coincidere i miei due impegni, coinvolgendo Carola nel tutto.
Entrata negli studi una ragazza riccia della produzione, chiamatosi Lucia, mi fece accompagnò all'interno di uno dei camerini dove attesi le direttive. Pochi minuti dopo all'interno di esso entrò Giulia Stabile, intuì così che quel camerino dovesse essere il suo quindi dopo essermi scusata feci per uscire, ma lei mi trattene ed iniziammo a raccontarci un po' ciò che era successo negli ultimi giorni.

Dopo pochi minuti di chiacchiere con la ballerina professionista mi richiamano dicendomi che sarei dovuta entrare all'interno dello studio, dove viene registrato il serale, e di sedermi sulla poltroncina che solitamente occupa Emanuele Filiberto, ovvero quella centrale. Annuì recandomi nel posto indicatomi.
Davanti a me vi era una lastra di plexiglass, più grande tormento di noi ballerini durante i passi a due, e dall'altra parte di essa vi era Alex che mi dava le spalle. Maria lo stava abilmente intrattenendo in una conversazione, così che io potessi entrare in studio e sedermi senza che lui si accorgesse della mia presenza nella stanza. 
<<Allora, Malinconia, che cantiamo oggi?>> Chiese Maria in collegamento al ragazzo che fissò il microfono all'asta nera, regolandone l'altezza. <<"Senza chiedere il permesso".>> Rispose spostando il suo peso prima su un piede e successivamente sull'altro.

La base del suo inedito rimbombava nello studio mentre la sua voce cercava di sovrastarla e di miscelarsi ad essa, io ondeggiavo le braccia a ritmo di musica, prima che la base venisse troncata dalla produzione. Alex si guardò introno confuso dall'avvenimento casuale, prima che la sua attenzione non venga catturata dal filmato che si stava riproducendo sul led difronte a lui. C'eravamo solo noi che facevamo le cose più comuni: cucinavamo, ci imbarazzavamo per i filmati che venivano mostrati durante il pomeridiano, lui che mi accompagnava a fumare, io che provavo a truccarlo con scarsi risultati e noi due che ci salutavamo prima e dopo la mia eliminazione. Ridacchiò fra sé facendo vibrare la sua cassa toracica, reggendosi con una mano all'asta nera del microfono non sapendo bene come gestire la situazione.
<<Veramente imbarazzanti devo dire.>> Esclamai ridacchiando una volta che il filmato fu terminato e il led fu tornato del suo colore originale. Lui si voltò lentamente verso di me e , quando fu completamente voltato, lo salutai con la mano ridendo della sua espressione stupita. <<No vabbè.>> Mi derise indicandomi con la mano per poi portare la testa all'indietro. <<Sei venuta fino a qua?!>> Esclamò incredulo mentre io mi alzavo andandomi a posizionare davanti a plexiglass proprio difronte alla sua figura-
<<Però un sorriso a me lo fai eh.>> Lo punzecchiai notando le sue guance diventare rosa, per poi ridere del suo lieve imbarazzo. Alex mi osservò da capo a piedi, squadrandomi, per poi soffermarsi sul mio volto. <<Ti sei tagliata i capelli...>> Sussurrò, pensavo lo avesse già intuito dalla mia intervista ma dal vivo erano davvero corti rispetto a prima e lui sapeva quanto tenevo alla loro lunghezza. Alzai le spalle con un sorriso sul volto,
<<Carina la felpa.>> Disse indicando la mia figura, molto più precisamente ciò che indossavo quel pomeriggio. Era una delle sue felpe, precisamente quella grigia scuro che mi aveva regalato per natale. <<Sai, me l'ha regalata proprio un cretino.>> Esclamai prima che il silenzio calasse su di noi, nonostante tutto la quiete però non ci strappò i sorrisi dal volto.

<<Sei bellissima.>> Sussurrò lasciando interdetta, non poteva guardarmi con l'amore negli occhi quando fuori di qui aveva un ragazza, sorrisi comunque per ringraziarlo anche se ero convinta mi mancasse un pezzo di tutto.
<<Fra un po' ci vediamo eh, magari non sei contento di vedermi->> vennì interrotta dalla sua risata accompagnata da un sarcastico:<<Ma vai a cagare.>>

<<Però te lo giuro fuori è proprio bello, intanto te divertiti e fai quello che ti fa stare bene, che vederti qua in finale è veramente bello.>>Lui annuì continuando a sorridere così quelle due fossette che lo contraddistinguevano si accentuarono sulle sue guance.
<<Sono contenta di vederti.>>  Lui si gratto il retro del collo come se fosse imbarazzato ad essere lì da solo con me. <<Anche io sono contento che tu sia qua, davvero.>> Alzai le mani al cielo in segno di vittoria, Alex che rivolge delle parole carine ad una persona di sua sponte potevo considerarlo un traguardo.
<<Dovevamo cantare ma non mi hanno fatto finire, però se ci sei tu devo cantare "Sogni al cielo".>> Mi informò lui cambiando all'ultimo minuto l'inedito da eseguire. Andai a sedermi sulla poltroncina rossa dove mi trovavo pochi minuti prima a fare da spettatrice a questo piccolo concerto "privato", dato che eravamo circondati da telecamere.

Qualche volta innamorati
Con gli occhi di quegli angeli
Anche se non conosco il loro volto
Ma la gente sì
Certa gente dice di sì

Ho una palma davanti a me
Ma non sono al mare, sai perché?
Qualche volta mi piace portarmi dei pezzi via con me
Via con me

Lo osservai con un sorriso sul volto, si ricordava ancora quale dei suoi pezzi preferivo, forse perché gli chiedevo sempre di cantarmelo la sera, però la cosa mi fece molto piacere. Ondeggiai a ritmo di musica, facendo scappare una risata dalle labbra del ragazzo.

Passano treni qui di fronte a me
Ma non sono
Quelli che mi portano dove sei
Dove sono io
Dove voglio io

Volano giorni qui davanti a me
Ma non sono stanco di urlare
Sogni al cielo aspettando che ricadano

Cantai con prepotenza tutto il ritornello, prima che la base sfumi nell'aria e lui smetta di cantare poggiando il microfono sull'asta nera. Dovevo salutarlo, un'altra volta.
<<Devi andare? Per forza?>> Chiese come un bambino in preda ad una crisi di pianto, io purtroppo mi alzai dalla poltroncina annuendo. Il mio tempo all'interno dello studio era finito già da tempo. Mi avvicinai al plexiglass mettendoci una mano sopra, come faceva sempre la Celentano a lezione, incitandolo a fare lo stesso.
<<Ora devo andare ma ci vediamo fuori, me l'hai promesso. Domenica divertiti, dai tutto quello che ancora puoi dare. Per me non è importante la tua vittoria perché sono già fiera di te così.>>
Sorrise annuendo e io imitai il suo gesto continuando a guardarlo, non volevo andare ma dovevo. <<Verrai a vedere la finale?>> Mi domando ancora prima di spostare la mano dalla lastra, io alzai le spalle lasciando la domanda nell'aria e lui nel dubbio.
<<Salutami tutti e prenditi cura di loro ancora per un pochino.>> Esclamai  recuperando la borsa che avevo dimenticato sulla poltroncina.

<<Sei meravigliosa diamante.>> La sua voce era amplificata dal microfono così che io potessi sentirlo, nonostante fossi vicina all'uscita per entrare dietro le quinte. I sette mesi di convivenza non mi erano bastati per capire il significato di quel nomignolo, molto probabilmente gli piaceva e basta. <<Perché mi chiami così?>> Sorrise alzando le spalle, aveva lasciato sfumare tutto nell'aria come avevo fatto io pochi secondi prima.
Touché Alex
<<Ciao Ale.>> Salutai con una mano prima di entrare nel backstage, lasciandolo solo al centro dello studio.

space for me

Ieri mi sono scordata di pubblicare, quindi
ecco il capitolo promesso. La storia di Alex e 
Ginevra continua venerdì, baci baci.
sofi<3

LUCE// Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora