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<<Comunque mi devi spiegare un po' di cose. Soprattutto perché stamattina sei uscita dalla stanza di Alex.>> Iniziò la conversazione Carola portandosi alla bocca un pezzo della sua macedonia di frutta. 
Eravamo ancora a Roma, saremmo partite poche ore dopo per tornare in Sardegna, in quel momento eravamo scese per far colazione e la ragazza scendendo al piano inferiore mi aveva vista uscire dalla stanza incriminata. Stavo per aprir bocca e porle a mia volta domande sulla serata passata, nella nostra stanza, in compagnia di Luigi ma l'arrivo di quest'ultimo al nostro tavolo me lo impedì. Il vincitore della ventunesima edizione di "Amici" si sedette vicino alla mia migliore amica lasciando un posto libero vicino al mio corpo. Gli sorrisi sorniona pronunciando un leggero "buongiorno" per poi portarmi alla bocca un cucchiaio ricolmo di latte e cereali. 
<<Non so di cosa steste parlando, ma lui sarebbe voluto rimanere con te stamattina. Sono entrato nella sua stanza pochi minuti fa e l'ho trovato intento a prepararsi con un sorriso da idiota incollato sulle labbra.>> Parlò il cantante calabrese facendomi andare di traverso la colazione. Carola rise battendo le mani, mentre sul volto di Luigi comparve lo spettro di un sorriso.

<<Io parlerò solo e quando voi mi spiegherete cosa è successo ieri notte, essendo stata sfrattata dalla mia stanza penso di averne il diritto.>> Esclamai una volta che mi fui ripresa dal leggero soffocamento. Le espressioni dei miei amici mutarono, Carola fece sprofondare il suo sguardo all'interno della sua ciotola ricolma di frutta, mentre lui si voltò verso l'entrata della sala facendo finita di salutare qualcuno. Quel qualcuno, salutato da Luigi pochi secondi prima, si rivelò essere una persona in carne ed ossa che pochi secondi dopo si sedette sulla sedia libera accanto al mio corpo. Mi voltai incontrando quel volto che la scorsa sera aveva toccato le mie labbra più volte lasciandomi con il fiato sospeso.
<<Buongiorno Alex, dormito bene?>> Chiese Carola portandosi poi un pezzo di fragola alle labbra. Sprofondai nell'imbarazzo, il mio volto si concentro sul latte nella ciotola davanti a me, mentre il cucchiaio che tenevo in mano stava cercando disperatamente di affogare i piccoli corn flakes che galleggiavano all'interno. 
<<Bene, molto. Voi due invece siete riusciti a dormire?>> Chiese di rimando il comasco alla coppia seduta di fronte a noi. Entrambi si ammutolirono, successivamente alle loro spalle apparve il volto sorridente di Albe accompagnato dalla sua fidanzata, Serena, anche lei sorridente. <<Ecco le nostre due coppie preferite! Buongiorno veci.>> 
Albe è sempre stato serotonina all'interno della casetta quindi vederlo quella mattina colma di imbarazzo ha alleggerito l'atmosfera tesa. I sue biondi cenere si sedettero al nostro tavolo, recuperando le due sedie mancanti, ed iniziarono una conversazione animata coinvolgendo tutto il gruppo di persone sedute al tavolo.

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<Mi accompagni a prendere il caffè diamante?>> La mano di Alex andò a poggiarsi sopra la mia coscia accarezzandola, improvvisamente sentì freddo riuscendo solamente ad annuire alla sua richiesta. Ci avviammo verso il bancone dove i residenti all'interno dell'hotel potevano ordinare le loro bevande calde, fortunatamente non vi era nessuno così il ragazzo poté ordinare il suo cappuccino velocemente. Mi appoggiai al bancone in marmo con un braccio, incominciando a guardarmi intorno, sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso ma non avevo intenzione di aprir bocca. 
<<Mi chiedevo, ti andrebbe di venire a Como da me per qualche giorno diamante? Così possiamo anche parlare di quello che vuoi.>> La sua proposta mi lasciò interdetta, non me l'aspettavo una richiesta del genere pensavo che avrebbe voluto risolvere le cose con calma , non pensavo volesse parlarne subito  ma comunque accettai. Subitamente però mi si formulò una domanda nella mente e, non riuscendo a trattenerla all'interno di essa, la esplicitai al ragazzo davanti a me:<<Quindi non torno a Cagliari con Carola?>>
Ero quasi dispiaciuta, non mi andava minimamente di lasciare la mia migliore amica sola in traghetto, non fraintendetemi ero molto contenta di passare ulteriore tempo insieme ad Alex.
<<Si, ne ho già parlato con lei. Ha detto e cito "non è assolutamente un problema Alex, Gine con te e più che contenta".>> Esclamò il ragazzo ridacchiando per poi imitare il tono di voce e l'accento della sarda. Arrossi violentemente, nonostante ormai Ale sapesse quasi ogni cosa sul mio conto, quando venivano esplicitate le emozioni che provavo nei suoi confronti riuscivo sempre ad imbarazzarmi.

Una volta che il cappuccino del cantante fu servito, lui lo recuperò dal bancone reggendo il piattino con entrambe le mani terrorizzato che la tazzina potesse cadere sulla moquette dell'hotel. Tornati al tavolo le due coppie erano scomparse nel nulla, sul mio tovagliolo però vi era scritta la direzione di tutti. Ognuno si era rifugiato nella propria stanza a finire di chiudere la propria valigia, dato che circa due ore dopo tutti noi saremmo dovuti tornare nella nostra città d'origine. Venni colpita dalla malinconia, la mia edizione di "Amici" si era definitivamente conclusa davanti ai miei occhi, nonostante fossi stata eliminata settimane prima la trasmissione continuava e il pensiero che questa fosse finita non mi lasciò del tutto leggera.

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Stavamo aspettando che le porte dell'ascensore si aprissero davanti a noi, saremmo dovuti scendere al piano terra dal secondo piano, infatti Alex mi aveva raggiunto al mio piano per scendere dagli altri insieme. Ci eravamo dati appuntamento nella hall dell'hotel per gli ultimi saluti, prima che ognuno di noi prendesse il proprio treno alla stazione che distava una mezz'oretta di taxi dalla nostra residenza. 
La malinconia si era impossessata del mio corpo, improvvisamente mi ritrovai alla sera della mia eliminazione dovevo salutarli ancora una volta, fortunatamente sarei rimasta ancora qualche giorno con Alex prima di salutare definitivamente anche lui. Le porte dell'ascensore si aprirono davanti a noi, uscì una famiglia con due bambine che ci riconobbero salutandoci prima che le porte dell'ascensore si chiudessero davanti al nostro corpo.
<<Che pensi?>> Ruppe il silenzio il ragazzo di fianco a me prendendomi la mano nella sua, incrociando le sue dita con le mie. Sorrisi al contatto della nostra pelle, Alex ha sempre avuto le mani calde mentre io costantemente fredde, prima delle registrazioni solitamente il ragazzo lasciava che io scaldassi le mie mani nelle sue. Scossi la testa come a dire nulla, lo vedevo spensierato non mi andava di rompere l'armonia prima del tempo stavo così bene con lui nella nostra bolla che ogni mio pensiero risultava come un finissimo spillo che poteva romperla da un momento all'altro. 

Arrivati nella hall ad aspettarci trovammo tutti al completo muniti delle rispettive valige, seduti su delle comode poltroncine azzurre in ecopelle. Io ed Alex non appena li scorgemmo separammo le nostre mani, non volendo ancora rivelare agli altri un rapporto non ancora del tutto definito. Notai Michele che mi stava aspettando a braccia aperte, io e lui non avevamo avuto modo di incontrarci né la sera precedente durante i festeggiamenti né stamattina a colazione essendo il ballerino piuttosto mattiniero rispetto alla sottoscritta. Gli lasciai un bacio sulla guancia abbracciandolo, mi congratulai con lui per la vittoria di categoria uno degli avvenimenti della sera precedente dei quali andavo più fiera. Salutai anche Sissi che quella mattina portava degli occhiali da sole molto scuri, essendo in camera da sola la giovane cantante deve aver fatto fatica a chiuder gli occhi infatti la sua voce di solito squillante e gioiosa era spenta e impastata.
<<Penso sia arrivata l'ora di separarci.>> Il primo a parlare, rompendo il silenzio andatosi a creare nel gruppo, fu Alberto, Serena si alzò dalle sue gambe riunendosi con le ragazze della camera rossa, delle quali anche io facevo parte. Ci riunimmo in un abbraccio di gruppo, un cozzarsi di petti e braccia, nessuno sapeva chi stava abbracciando ma infondo non importava. Uscimmo dall'hotel con la promessa di rivedere gli altri al più presto, le coppie sparirono all'interno dei taxi che sfrecciarono lungo le strade di Roma così come facemmo io e Alex.

space for me

ehii persone, questo è un capitoletto un po'di passaggio, vi assicuro
che il prossimo sarà più denso di contenuti. La storia di Alex e Ginevra continua 
sabato, nell'attesa fate un salto sul mio profilo dove ho pubblicato
la mia nuova storia "GRAN FINALE", spero vi piaccia.
Detto questo, lasciate un commentino o una stellina, baci baci.
sofi<3


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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 06 ⏰

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LUCE// Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora