Capitolo 2

462 16 0
                                    

Mi sveglio a causa di un raggio di sole che mi arriva dritto in faccia. Non ho dormito molto,
sono davvero emozionata per quest'incontro e questo ha fatto sì che non dormissi.

Resto qualche minuto ancora nel letto, sono le 11:20, me la sono presa comoda.
Vado poi a farmi una doccia veloce, mi lavo i denti, mi vesto e indosso una maglietta a maniche lunghe bordeaux abbastanza scollata e dei jeans a zampa, le mie amate converse e sono apposto.
Sistemo poi i capelli e faccio un trucco leggero, non voglio risultare troppo esagerata.
Faccio un bel respiro e inizio a scendere di sotto.

*

I Volturi sono arrivati questa mattina presto, c'è stata molta tensione ma Carlise in qualche modo è riuscito a rompere il ghiaccio e a far accomodare i tre maestri e le loro guardie.

Sin da subito inizio a leggere i pensieri di tutti:
Aro è venuto in pace e non vuole fare qualcosa di male anzi sembra emozionato, o almeno per quel che può valere per lui, all'idea di vedere Dana.
Marcus non è molto interessato alla questione, è qui solo perché deve e perché vuole uccidere Victoria.
Caius invece non è qui per Victoria, ma per qualcun'altro.
Da quando è entrato non fa altro che chiedersi dove lei possa essere, è al settimo cielo all'idea di rincontrarla dopo tutto questo tempo.

Il vero motivo per cui lei è stata portata qui, non è perché lì era in pericolo, anche perché Caius l'avrebbe protetta a costo della vita, ma perché non poteva permettersi che il legame sbocciasse così presto.
Lui la amava e ama troppo per impedirle di avere un'infanzia
felice e con una vera famiglia, che possa aiutarla senza che corra alcun pericolo.

Ci accomodiamo in sala e iniziamo a valutare qualche opzione su come poter trovare e uccidere Victoria, mentre aspettiamo che la piccoletta di svegli.

I lupi sono tornati alla riserva ieri sera.
Abbiamo pensato che sarebbe stato un po' troppo strano l'incontro con i Volturi prima ancora che loro potessero abituarsi a stare qui.
Probabilmente verranno stasera o nel pomeriggio, in modo tale che ci sia la massima protezione per Dana.
Ad un tratto, tra le voci del chiacchierio, lei entra nella stanza facendo calare il silenzio.

*

Sento un vociferare provenire dalla sala, quindi capisco che sono tutti lì.
Faccio un bel respiro ed entro.
Cala il silenzio, alquanto imbarazzante per un primo incontro, no?
Tutti mi fissano mentre io tengo lo sguardo basso con un sorriso imbarazzato stampato in faccia.

"Salve mia cara, è un piacere rincontrarti"
Un uomo con dei lunghi capelli neri si avvicina a me, e devo ammettere che è un po' inquietante
"Io sono Aro"
Ma certo!
Gli sorrido a 32 denti
"C-ciao Aro, il piacere è mio"
"Oh cara sei cresciuta davvero bene, sei proprio un'incanto"
Rispondo a questo complimento con un timido sorriso che fa arrossare ulteriormente le mie guance.

Poi Aro si sposta e, quando mi volto verso Caius, qualcosa di inaspettato accade.
I miei occhi si incatenano ai suoi color rubino che a loro volta mi fissano.
Quegli occhi fino a qualche secondo fa mi avrebbero intimorita, ma ora che li guardo, sento come se respirassi davvero per la prima volta.
É come se il mondo avesse preso colore ed io me ne rendo conto solo ora.
Intorno a me non c'è nulla, ci siamo solo io e lui ed é proprio in quel momento che sento colmarsi il senso di vuoto, di incompletezza che provo da quando ne ho memoria.
Qualcosa in quel momento é cambiato, non so cosa e non so il perché, ma só che qualsiasi cosa sia, é destino e che rimarrà per sempre.
Non trovo una spiegazione a tutte queste sensazioni, ma una cosa l'ho trovata ed é proprio quella che stavo inconsciamente cercando da tutta la vita.

Caius

Tutti continuano a parlare, ma in testa ho un solo pensiero, lei.
E proprio in quel momento, entra nella stanza.

È semplicemente bellissima, stupenda, se fossi stato umano avrei perso il fiato.
I suoi capelli sono molto lunghi, castani ma con dei riflessi dorati che la fanno apparire ancor più bella.
È davvero bassa, e i suoi zigomi stanno diventando sempre più rosa a causa dell' imbarazzo.
Ha lo sguardo basso, ma riesco a vedere il suo timido sorriso che la fa sembrare una bambina.

Aro prende la parola e non riesco più a vederla perché è coperta dalla figura di mio fratello.
Iniziano a parlare e io aspetto solo che Aro si sposti per poter continuare ad osservarla,
mi è mancata così tanto.

Poi Aro si sposta e la prima cosa che la mia dolce bambina fa, è girare il suo sguardo verso di me.
Ed ecco che accade.

I suoi occhi trovano i miei e una sensazione di completezza di fa spazio dentro di me.
Quei suoi occhi castani che per anni ho desiderato rivedere ora sono fissi su di me.
La osservo attentamente, non mi perdo nulla, non più ormai.

Per tutti questi anni non ho fatto altro che aspettare questo momento e ora che siamo finalmente uno di fronte all'altra, uno strano calore nel mio petto inizia a crescere.

É il legame.

Siamo finalmente l'uno parte dell'altra.
Non ci sono io senza di lei,
non c'é lei senza di me.
Le nostre anime sono una cosa sola ma in due corpi differenti.

Con la mia velocità mi avvicino a lei, senza distogliere lo sguardo, e rimaniamo a guardarci a pochi centimetri di distanza.
Restiamo lì a guardarci, non diciamo nulla, ma non servono parole per descrivere ciò che sta accadendo, o meglio, non credo che esistano parole per descriverlo.

Restiamo così per un tempo che sembra infinito, anzi ho sperato che lo fosse, ma qualcuno ha ben deciso di schiarisi la voce per attirare l'attenzione, e ci è riuscito.
Mi posizioni di fianco a lei, sempre molto vicino, poi mi volto verso gli altri.
Lei abbassa lo sguardo,
immagino che non capisca nemmeno cosa sta succedendo, ma a questo ci penserò io
"Beh cosa avete da guardare,
è successo"
"Oh si lo abbiamo notato"
Carlise ride sotto i baffi, come praticamente tutti i presenti nella stanza.

"Aspetta aspetta, successo? Cos' è appena successo?"
Sorrido nel vedere la sua espressione confusa, è davvero bella
"Ti spiegherò tutto tra poco, ma ora dobbiamo conoscerci meglio"
Annuisce anche se ancora un po' confusa ed io le indico di sedersi sulla poltrona accanto alla mia

"Direi di finire con le presentazioni allora; lui è Marcus, e loro sono i membri di guardia: Jane, Felix, Alec e Dimitri"
Marcus fa un cenno con il capo verso di lei mentre gli altri fanno un piccolo inchino come è stato loro ordinato.
Sapevo che questo legame sarebbe sbocciato e per questo ho detto loro di portarle il massimo rispetto, altrimenti ne avrebbero pagato le conseguenze.
Lei ricambia con un cenno della mano e un timido sorriso.

Finite le presentazioni iniziamo a parlare e lei racconta ciò che le è successo negli ultimi anni, mentre la sua famiglia racconta episodi alquanto imbarazzanti che la fanno diventare ancor più rossa e questo la porta a coprirsi il viso con le mani.
La guardo e non posso fare altro che scoppiare in una risata,
questo sembra attirare la sua attenzione che mi guarda come incantata.

Mi é mancata così tanto, avrei così tante cose da dirle.
Vorrei stringerla a me e averla mia per sempre, ma ancora non posso sapere se questo è ciò che vuole anche lei.

Pace nell'inferno// Caius Volturi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora