Capitolo 8

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Oggi a scuola non è successo nulla di che, Rafe non si è fatto vedere e menomale direi.

Sono tornata a casa e ho finito di pranzare insieme al branco, ora sto scegliendo cosa mettere per provare la strategia.

Scelgo una canotta nera e un jeans cargo verde militare, delle scarpe da ginnastica e sono apposto.

Prima di andare lego i capelli in una coda un po' spettinata e metto un po' di eyeliner e di mascara

"E quella cosa sarebbe?"

"Hey Caius, è la mia canottiera(?)"

"È scollata, troppo"

Alzo gli occhi al cielo e mi avvicino a lui mettendoli le mani sul petto

"Caius è per le prove e poi non preoccuparti a nessuno interessa come sono vestita"

"Si invece, a me interessa e anche a Jacob, quindi togliti questo pezzo di stoffa e metti qualcos'altro. E non alzare gli occhi al cielo con me"

"Io non mi cambio, sbrigati, gli altri ci stanno aspettando"

Mi ferma mettendomi una mano davanti

"Se qualcuno osa solo sfiorarti con lo sguardo, è un uomo morto"

Gli sorrido e lo avvicino di più a me

"Si signore"

Poi lo bacio e lui mi mette le mani sui fianchi per poi stringermi di più a lui

Il bacio si fa più passionale e Caius mi alza mettendomi seduta sulla scrivania per poi mettersi tra le mie gambe.
Inizia a baciarmi il collo per poi arrivare alla parte del seno lasciato scoperto dalla canotta, gemo al contatto delle sue labbra con la mia pelle ma lui mi zittisce con un bacio molto passionale.

Sento la sua eccitazione premere contro la mia e questo contatto si fa sempre più intenso quando lui mi avvicina ulteriormente a se tirandomi per i fianchi

"C-caius"

dico io gemendo quando lui mette le mani sotto la mia canotta e arriva fino al seno.
La sua pelle fredda mi fa scaldare ancora di più, per questo stringo le gambe intorno al suo bacino mentre lui stringe tra le mani il mio seno sinistro.

Passo le mie mani sulle sue spalle e tra i suoi capelli, sembra di toccare il marmo infatti lo vedo impassibile anche quando provo a stringermi di più a lui.

Inizio a baciargli il collo fino ad arrivare al lobo, e in quel momento sentiamo Jasper chiamarci dal piano di sotto

"Ma quanto ci mettete a scendere!"

Ci separiamo e io ho il fiato corto  mentre lui è perfetto come prima.

Mi sistemo e scendo dalla scrivania

"Sempre nei momenti migliori"

Lo dice con la sua solita espressione infastidita, questo mi fa sorridere e mi avvicino al suo orecchio per dirgli

"Possiamo sempre continuare più tardi"

Gli lascio un ultimo bacio sul collo e inizio a scendere

"Non vieni?"

È rimasto a fissarmi e questa cosa mi fa ridere, poi fa un cenno con il capo e mi segue.

                        ***

Arriviamo nel posto in cui io e Jake dobbiamo partire e li trovo proprio lui che mi aspetta.

Io sono con Caius,Carlise ed Edward, mentre Jacob è da solo.

Pace nell'inferno// Caius Volturi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora