Finchè il Mondo Non Cadrà A Pezzi/ LEVI X READER

Capitolo 2

𝐋𝐄𝐕𝐈 𝐏𝐎𝐕

Mentre sorveglio Eren, rinchiuso nella cella dove dovrà stare per almeno una settimana, sento la porta dei sotterranei scricchiolare.

" vado a controllare ."

Dico a Yeager.

Le celle sono divise in 3 piani e su ogni piano ce ne sono 10.

arrivato al secondo piano la vedo, la sorella minore di Yeager.

sta guardando la cella del Generale Exio, ( nome inventato) è stato il generale del corpo di gendarmeria circa 8 anni fa, fino a quando ha perso la ragione uccidendo sua moglie e sua sorella.

La vedo avvicinarsi e parlare con lui.

ma quando lei gli tende la mano un brivido mi attraversa il corpo.

arrivo al suo fianco in un batter d'occhio e le fermo il polso.

" fermati Yeager, non è quel che sembra, quest'uomo è un assassino."

Le dico con voce flebile flebile.

" Levi... ancora ti impegni a non farmi abbindolare nessuna donna?"

" no, mi impegno ad evitare omicidi sotto il mio naso."

rispondo.

lancio una sguardo a T/n che mi sta fissando con sguardo freddo e cupo.

"dov'è mio fratello?"

se ne esce dal niente.

per giusta regola non potrei portarla dal fratello, quindi non so pk le ho appena detto di seguirmi.

arrivati alla cella lei si fa avanti con calma.

"T/n! Ei, ei non ti preoccupare sto bene, sono ordini del governo loro non hanno fatto nulla!"

è la prima volta che vedo un ragazzo temere sua sorella minore.

" tranquillo Eren, lo so."

E lui tira un respiro di sollievo.

poi lei si gira verso di me e per un solo istante mi perdo in quegli occhi c/o dai riflessi verde smerando, come quelli del fratello.

"Caporale mi fido di voi, ma niente dovrà accadere a mio fratello."

la fisso per un attimo.

"tsk. Ragazzina non dovrei nemmeno averti portata quì, perciò non credo tu possa dubitare di me o del corpo di ricerca" 

faccio un passo verso di lei

" Quel che ha detto Erwin all'udienza è vero, tuo fratello è l'unica speranza di salvezza della razza umana."

mi guarda, annuisce, poi  si gira e risale le scale.

𝐓/𝐍 𝐏𝐎𝐕

dopo questa esperienza a dir poco "stupefacente" mi rendo conto che si è fatta sera, e dopo una cenetta veloce ed una doccia filo a dormire esausta.

𝑆𝑘𝑖𝑝 𝑡𝑖𝑚𝑒..

Mi sveglio tardi, come al solito, e corro all' primo allenamento.

arrivo al campo proprio durante l'appello.

"T/n Yeager!"

"Sono quì."

tutti si girano nella mia direzione, ormai io sono conosciuta tra i cadetti, sia per eserre la sorella del ragazzo titano, sia per essere colei che forse entrerà nella squadra Levi.

iniziamo l'addestramento con facili 50 giri di campo, poi addominali vari, flessioni e dorsali, poi si parte con il corpo a corpo.

tutti fanno le coppie e io rimango sola, o almeno così credevo, prima che Jean Kristein, uno che somiglia a un cavallo con un ego decisamente roppo alto, si offre si sfidarmi a duello con i pugnali in legno.

"non puoi essere chissà che cosa, ti sei allenata con tutti noi, nel nostro stesso posto e tempo."

sogghigno.

"vedremo"

ci mettiamo in posizione, tutti gli altri cadetti si sono fermati, compreso l'istruttore.

"via!" urla l'istruttore.

inizio con un affondo destro mentre lui cerca di colpirmi, ovviamente mancandomi, poi contrattacco sferrando un colpo basso che lui schiva per un pelo mentre la folla rimane senza parle dalle mie mosse. 

lui cerca di riattaccarmi al petto, ma gli prendo il polso e nell'istante prima din scaraventarlo a terra do una botta al suo braccio facendogli volare via il cortello e afferrandolo al volo.

lui cade di pancia al suolo, si volta, si guarda le mani vuote, poi alza lo sguardo su di me mentre gli sto puntando il pugnale in fronte.

partono gli applausi, io gli tendo una mano per alzarsi, ma decide di fare da solo lanciandomi un occiataccia e andandosene.

QUANTO è BELLO VINCERE.

scruto la folla e noto subito la presenza dei caporali Hanji e Levi, stupiti anche loro dalle mie azioni.

mi  passo una mano tra i capelli c/c arruffati, poi mi volto e mi dirigo verso la mia camera.

quando però imbocco i corridoi dei dormitori qualcuno da dietro mi posa una mano sulla spalla.

"ragazzina."

lui.

"caporale."

E mi volto verso Levi ackerman.

" alle 6 al campo allenamenti, vedremo davvero se sei degna di essere un soldato."

annuisco, si gira e se ne va.

rimango nella mia stanza a sistemare le mie cose quando deciso di fare un salto da Eren.

quindi vado noi sotterrai, ma quando giugo alla cella di Eren la trovo vuota.

mi guardo intorno e scruto le altre celle alla ricerca di mio fratello, ma niente di niente. Inizia a salire l'anzia.

" è con Hanji."

mi volto, è una ragazza bassina, con i capelli rossicci  e gli occhi nocciola che sta spazzando il pavimento.

" scusa, non mi sono presentata,  sono Petra, faccio parte della squadra Levi."

La squadro un attimo, una cosí minuta fa parte della squadra Levi?

"Tu devi essere T/n Yeager giusto?"

"già."

mi limito a rispondere.

" bene, comunque Eren doveva vedere appunto delle cose insiene ad Hanji, credo tormeranno per il tramonto."

la fisso alla ricerca di possibile falsità nelle sue parole, ma non sembra essercene.

"va bene, grazie mille."

rispondo.

Giro i tacchi e mi vado a cambiare per poi presentarmi all'allenamento con il capitano Levi.

arrivata al campo inizialmente non lo vedo, fino a quando tendo l'orecchio e mi abbasso l'istante prima che Levi Ackerman possa colpirmi con il pugnale di legno.

Me ne lancia uno anche a me e senza dire nulla iniziamo il combattimento.

Lui mi sferra un attacco basso che evuto saltando, poi passa il cortello alla mano dinistra e punta alla parte superiore del mio braccio, probabilmente con l'intendo ti disarmarmi.

in un attimo lancio il pugnale in aria, lo sorpasso con una rovesciata avanti in salto e ri-afferro la mia arma.

ora passiamo al contrattacco.

Parto con un colpobasso, poi uno a metà dove lo colpisco, ma riesce a non cadere al suolo riprendendo all'istante l'equilibrio.

Mi distraggo un attimo e lui lancia un colpo alto, ma poco prima che potesse colpirmi gli do un calcio e ciò lo obbliga a piegarso su se stesso.

ma ovviamemte non si arrende, cavolo se è forte.

ricomincia lui sferrandomi un calcio ad altezza ventre che schivo lanciandomi indietro.

ora però tocca alla mia mossa.