Capitolo 2

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A Luna sembrava una mattina come tante altre, ma quando vide il volto dell'amica cambiò idea.

"Iris che hai?"

La bionda la guardò con gli occhi sgranati "Davvero non lo sai?"

"Se lo sapessi non te lo chiederei" era davvero così scioccante ciò che era successo?

"Hanno ucciso Martina...Martina Signori quella di 3 C" Luna si sedette e guardò l'amica.

"Secondo il medico è morta dissanguata..." continua Iris "Però per terra nessuno traccia di sangue, a parte sul muro dove è stato disegnato uno smile..."

"Ma...col suo sangue?" chiese titubante la corvina, l'amica fece un cenno di affermazione con il capo.

"Luna...ho paura..." la ragazza l'abbracciò cercando di tranquillizzarla "Tranquilla, ci sono poche probabilità che prenda te"

Il viaggio fino al liceo fu tutto così, per tutto il tempo cercò di rassicurarla e quando arrivarono Iris sembrava più sollevata.

Entrata nell'atrio Luna si guardò attorno, erano tutti molto scossi poi il suo sguardo andò sul ragazzo nuovo, Eren. La stava guardando, e non sembrava per nulla scosso dall'accaduto, quando notò che pure lei lo stava osservando fece un cenno con la mano in segno di saluto e le abbozzò un sorriso che lei ricambiò.

Si diressero nella loro classe, il professore di storia era già arrivato, e nemmeno lui sembrava molto tranquillo, anche se cercava di dimostrare il contrario.

"Ragazzi, sedetevi a vostri posti, per cortesia"

Senza perdere tempo fecero quello che gli era stato chiesto.

"Come ben saprete..." il suo tono era titubante, gli si leggeva in faccia che aveva paura " una nostra alunna è stata uccisa, e perciò c'è un assassino in circolazione" si guardarono tutti, chiunque poteva essere la prossima vittima "Allora la polizia e i carabinieri di Bergamo, e dei paesi in provincia, hanno detto che qualsiasi persona abbia informazioni su questo misterioso assassino di contattarli, e se qualcuno di voi ne sa' qualcosa ma non vuole dirlo...finirà in prigione per occultamento di prove" tutti si guardarono ancora una volta, un assassino in città, però Luna si sentiva abbastanza ottimista. Martina abitava proprio a Bergamo, invece lei abita a Nembro, se le andava bene questo assassino uccideva solo in città, e non pensa si sarebbe spostato.


All'intervallo c'era una baraonda, l'accaduto era sulla bocca di tutti ormai.

Luna prese la merenda alla macchinetta e se ne andò in un angolo abbastanza isolato, non voleva sentir parlare di quel brutale omicidio.

Si appoggiò al muro, con la merenda in una mano e i bozzetti dei suoi disegni che aveva da fare nel compito nell'altra. Controllava che tutti fossero come li voleva lei mentre consumava la sua barretta.

"Disegni bene" una voce dietro di lei la fece sobbalzare.

"Oh! Ciao Eren" il moro le sorrise

"Come mai qui da sola?" chiese mettendosi davanti a lei

"Sono stufa di sentir parlare dell'uccisione di Martina"

Il ragazzo abbassò lo sguardo "Capisco...emh...senti..." la corvina alzò la testa per guardarlo in faccia "Visto che oggi abbiamo pomeriggio...ti andrebbe dopo di pranzare con me?"

"Per me va bene, però non ti dispiace se porto la mia amica vero?"

Eren sembrò pensieroso per un istante "La bionda con gli occhi castani?" Luna sorrise "Sì proprio lei" il ragazzo la guardò "Tranquilla per me va bene"

"Allora a dopo".


Quando la campanella suonò l'una le classi corsero fuori,in preda alla fame.

Pure Iris sembrava molto affamata, e stava giusto per andare a mangiare, ma Luna la afferrò per un braccio.

"Ehi! Che fai?! Sto morendo di fame!" la ragazza rise.

"Lo so ma dobbiamo aspettare una persona"

La bionda fece un sorriso malizioso "Una persona...eh?"

"Dai Iris! Non fraintendere"

"Almeno posso sapere chi è ?"

Luna guardò le porte d'entrata e poi lo vide uscire, così glie lo indicò.

"Con il ragazzo nuovo?" la ragazza fece accennò un "Sì".

Intanto Eren si avvicinava a loro "Ciao Luna" la corvina ricambiò il saluto.

"Comunque, piacere Eren" disse mentre porgeva la mano alla bionda "Piacere mio, Iris".

Finite le presentazioni andarono tutti e tre in una pizzeria lì vicino, dove facevano una pizza al trancio veramente ottima, ovviamente per gustarsela di più avrebbero preso la famosa Coca-Cola, perché non c'è pizza senza Coca-Cola.

Si sedettero e si gustarono la loro pizza, nessuno dei tre parlava ma poi "Com'è che vi siete conosciuti voi due?"

"Ci siamo scontrati nel corridoio" rispose in fretta il ragazzo

"Luna non fa mai attenzione a dove cammina, e scommetto che poi ti avrà pure imprecato contro " Luna le diede un pugno sulla spalla "Ma se sono una santa, non impreco mai" tutti e tre scoppiarono a ridere. Quell'oretta era riuscita a far passare la paura a Iris, che sembrava molto più sollevata. E anche Luna lo era ora che stava meglio.

"è una mia impressione o stai meglio?"chiese Eren senza farsi sentire dalla bionda.

"Sì, perché ora Iris sta meglio"

Poi una domanda che non si sarebbe mai aspettata "Se lei dovesse morire che faresti?" Luna lo guardò "Se lei morisse per mano di quello stronzo, io giro che lo ammazzo" il tono serio, il suo sguardo altrettanto "Lei è importante per te vero?"

"Molto" il moro sorrise "Tranquilla, secondo me non morirà"

"Sei gentile a sperare in questo"

Eren le si avvicinò all'orecchio

"La mia non è una speranza, ma un'affermazione"


Spazio autrice

Ciao pastelline e ovviamente anche pastellini se ce ne sono.

Spero che la storia sia di vostro gradimento, perché per ora la situazione è ancora tranquilla...per ora. 

Amo il colore del sangue || Bloody PainterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora