Eren si fermò davanti alla porta di casa sua, e iniziò a frugare nello zaino alla ricerca delle chiavi. Gli era dispiaciuto dover annullare l'appuntamento con Luna, ma la cosa che doveva fare era di gran lunga più importante, così diceva il suo cervello.
Finalmente trovò quelle benedette chiavi, le mise nella serratura e girò.
Entrato buttò lo zaino come gli capitava, andò in salotto, accese la luce e per poco non gli veniva un colpo "Dina!" una ragazza bionda, vestita di bianco e suoi occhi, là dove ci doveva essere bianco era invece nero,come le pupille, e le iridi bianche. Stava in piedi nel centro della sala, con un sorriso dipinto sul volto.
"Eren! Sei arrivato!" fece per abbracciarlo, ma lui si allontanò.
"Quante volte ti ho detto che non devi entrare in casa mia così?" il suo tono non era arrabbiato, non era nella sua natura essere una persona violenta, però era molto severo.
"E dai...solo per questo non vuoi un abbraccio?" la sua voce ora era priva di allegria.
"Arriva al punto" disse Eren serio
"Quella" il suo tono era molto più cupo, il moro non capendo alzò un sopracciglio "...Luna! è per caso la tua fidanzatina?" nel suo sguardo si poteva leggere rabbia e gelosia "Uno, non è la mia fidanzata. Due, io frequento chi voglio e tre, non sono il tuo ragazzo" e intanto per ogni cosa che elencava si toccava le dita. La bionda sembrò calmarsi, si mise degli occhiali da sole e si avvicinò alla porta "A dopo...Eren"
Erano le otto di sera e Eren si era preparato, ma quella sera non avrebbe fatto quello per cui era solito fare, infatti aveva una riunione importante che facevano una volta al mese per vedere se era tutto in regola.
Mise la maschera, ormai era diventata una parte di lui, e s'incammino nella direzione del bosco.
Era molto grande, si ci poteva perdere in qualsiasi momento, ogni albero sembrava uguale ad un altro, specialmente di notte. L'aria fredda soffiava, ed ecco che mentre camminava un fruscio sopra di lui "Ciao Rouge" salutò senza alzare la testa "Ciao Eren, sbrigati, l'operatore sta aspettando" così aumentò il passo, ed eccola sbucare: una casa molto grande a tre piani che un tempo era stata mangiata dalle fiamme, infatti alcune parti sono ancora nere.
Si avvicinò alla porta e bussò "Chi è?" una voce maschile da dietro alla porta "Bloody Painter" si sentì cigolare la porta e poi si ritrovò faccia a faccia con un ragazzo dai capelli castano chiaro, indossava una maschera dai tratti femminili e una felpa gialla "Ciao Tim...o preferisci Masky?" Eren aveva sempre l'abitudine di chiamare i suoi colleghi, se così si potevano chiamare, per nome "Quando sono qui è uguale, chiamami come preferisci te" rispose mentre chiudeva la porta, per poi aggiungere "Gli altri sono in sala ad aspettare, dovrebbe arrivare tra poco"
Così il ragazzo andò in sala, ovviamente c'era Dina o meglio conosciuta come Judge Angel che appena lo vide gli fece un grande sorriso, poi molta altra 'bella' gente, la maggior parte non li sopportava, chi troppo arrogante, altri anche troppo psicopatici. Gli unici con cui andava d'accordo erano Masky, Hoodie, Rouge , anche Eyeless Jack tutto sommato, a parte che non riusciva proprio a stargli vicino quando mangiava reni, e infine Puppeter. Lo reputava il suo migliore amico, c'era sempre quando ne aveva bisogno, e viceversa.
Infatti andò a prender posto vicino a quest'ultimo "Ciao Pup, tutto bene?" il ragazzo guardò Eren e gli rivolse uno dei suoi dorati sorrisi "Ciao Eren, io tutto bene, te?" il moro ci pensò un attimo "Bene dai, dopo ti vorrei chiedere un favore...riguarda Dina"
"Ti entra ancora in casa furtivamente?" chiese con un tono di voce tra il divertito e lo star serio.
"Anche, però ecco..." non finì che un uomo alto, senza volto e vestito elegante entrò seguito da Masky.
L'uomo, o come tutti lo chiamavano Slenderman, si sedette sulla sua poltrona, dove era visibile da tutti. Con sé aveva una radio, così riusciva a parlare.
Inizialmente da essa provenivano solo suoni striduli, ma poi s'iniziò a scorgere una voce "Allora, come ben sapete questa è la nostra riunione mensile per controllare che tutto sia in regola" a farla breve, era una specie di riunione dove Slender li rimproverava uno ad uno, o raramente li lodava.
Iniziò con il suo giro, più o meno erano sempre le stesse cose e le stesse persone.
Dopo un'ora e mezza la predica stava per finire quando "Ah! Bloody Painter!" lui guardò l'uomo, mentre tutti guardavano lui, non veniva rimproverato quasi mai. La cosa che odiava di quelle riunioni era Jeff che alla fine lo prendeva sempre in giro per il fatto che con il sangue ci dipingeva.
"Lo sai vero che stai rischiando grosso?" continuò lo Slenderman "Sì, lo so" rispose semplicemente lui.
Ci fu silenzio per i minuti successivi.
"Bene, potete andare" dopo quelle parole tutti si alzarono.
"Allora che favore devo farti?"
"Non qui, quando siamo fuori" in quel momento qualcuno mise il suo braccio sulle spalle di Eren "E così il nostro pittore sta giocando con il fuoco?" aveva già abbastanza problemi e ora pure Jeff a rompere "Che vuoi?" chiese freddo lui "Già Jeff, lascialo stare" intervenne Puppeter.
"Niente, volevo solo chiedere quando ucciderai quella ragazza dai capelli corvini con quegli occhi bellissimi" Eren non lo calcolò nemmeno, si tolse il braccio di Jeff e uscì seguito dall'amico, mentre quel pazzo era scoppiato a ridere senza una ragione precisa.
"E di quella ragazza che mi devi parlare"
"Sì" Pup era confuso "E qual'è il problema? Non riesci ad ucciderla"
"è vero, non ce la farei mai..." disse stringendo le mani a pugno, e intanto l'amico iniziava a capire.
"Ho paura che Dina la voglia uccidere."
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Amo il colore del sangue || Bloody Painter
Fiksi PenggemarPossibile che l'amore comune di un colore posso portare a qualcosa di più di una semplice amicizia?