Capitolo 11

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Raggiungemmo gli altri e io ovviamente mi sedetti di fronte a Steve. Io parlavo con Thor ma di tanto in tanto sentivo lo sguardo di Steve addosso.
Finita la cena aiutai Sam a mettere tutto nella lavastoviglie
"Allora con Cap?"
"Oh beh, sai abbiamo chiarito..."
"Eee.."
"E ci siamo baciati"
Lui lascia cadere il piatto che aveva in mano e tutti corrono a vedere cosa fosse successo
"Cosa succede? È tutto apposto?" mio padre entrò molto preoccupato insieme agli altri
"Si papà è tutto ok, vero Sam?"
Sperai che mi coprisse con gli altri, non voglio che si sappia di me e Steve così presto, anche se non c'è ancora nulla di certo
"S-si va tutto benissimo, m-mi è scivolato il piatto"
Tirai un sospiro di sollievo ringraziandolo mentalmente per non aver detto nulla, poi guardo Steve e dalla sua faccia capisco che ha capito il perché del piatto rotto, per questo gli sorrido e lui fa lo stesso.
"Bene, sta più attento uccellino, altrimenti mi toccherà ricomprare tutto"
"Certo come no Stark"
poi tutti tornarono a fare ciò che stavano facendo.
"CIOÈ VI SIETE BACIATI"
Iniziò a saltellare per tutta la stanza come una ragazzina in preda ad una crisi ormonale
"Shhh non gridare, gli altri potrebbero sentirti. Ma comunque, si ci siamo baciati ed è stato fantastico!"
Sam sembra euforico per ciò che gli ho appena detto, e come biasimarlo.
Finito di Sistemare Sam andò in palestra mentre io tornai in camera mia. Passai per i corridoi dove c'erano le stanze degli altri e mi ritrovai davanti la stanza di Bucky. Pensandoci, era da un po' che non parlavamo per questo decisi di passare a salutarlo.
Così bussai
"Avanti"
entrai lasciando la porta alle mie spalle leggermente socchiusa
"Ehi Bucky"
lui si voltò e mi sorrise
"Lily! Ciao, come stai?"
"Direi molto bene, tu invece? È da un po' che non chiacchieriamo"
Nel frattempo mi andai a sedere sul letto accanto a lui
"Da ciò che è successo l'ultima volta direi che mi sento molto meglio, anche se devo ammettere che le cose con Tony non vanno molto bene"
Sapevo che mio padre non lo aveva perdonato, e credo che gli servirà un po' di tempo per questo
"Sai Bucky, mio padre è un uomo che ha un po' di problemi con la fiducia, quindi ti direi di essere solo paziente mentre io magari proverò a parlargli"
"Va bene, ma posso chiederti una cosa?"
"Certo"
"Perché fai tutto questo per aiutarmi, insomma io ho provato a farti del male.."
Gli poggio una mano sulla spalla
"Bucky tu non hai fatto niente, è stata Sharon a farti quello, anche se a dir la verità non è stata proprio colpa sua.."
In effetti Sharon ha fatto tutto ciò solo perché voleva vendicarsi su di me, sono stata io ad uccidere suo padre e lei ha usato Bucky per colpa mia.
" Ma di che parli?"
" Buck è colpa mia se lei ti ha 'usato' e ti ha fatto tutto ciò, lei voleva vendicarsi su di me e per farlo ha fatto del male a te. Io ho ucciso suo padre, qui l'assasina sono io.."
"Cosa?! Non dirlo nemmeno per scherzo, tu non avevi il controllo dei tuoi poteri e hai solo evitato che lui ti molestasse. Non è colpa tua, nessuno ti sta dando la colpa e non devi farlo nemmeno tu. E poi anche io ho ucciso, anche io ho fatto del male"
"Buck ma tu non eri cosciente, tu non hai fatto nulla di male, io non ho scuse"
Iniziai a piangere senza riuscire più a contenermi
"Lily tu mi hai liberato da tutto ciò, tu mi hai salvato e anni fa sei riuscita a salvarti da un incubo che ti avrebbe tormentata a vita. Non darti la colpa, Sharon non sa nemmeno cosa voleva fare suo padre, e tu non hai colpe di nulla, né della morte e nemmeno di quello che Sharon ha fatto a me"
Detto ciò Bucky mi abbracciò e io non poterti fare altro che ricambiare l'abbraccio. Lui non merita tutto ciò che ha passato, e parte di quello pur non volendo è colpa mia, quindi farò il possibile per aiutarlo.
Dopo ci staccammo dall'abbraccio e ci sorridemmo, poi mi resi conto che eravamo molto vicini perciò misi una scusa e lo salutai per poi andare in camera mia.

Pov: Steve
Sto tornando in camera essendo che sono rimasto in salone a chiacchierare con gli altri.
Mi avvicino alla porta della camera di Bucky e sento vociferare così mi avvicino e mi affaccio leggermente.
Vedo che sta parlando con Lily e di punto in bianco li vedo abbracciarsi, credo che lei stia piangendo, ma ciò che attira la mia attenzione è il fatto che loro si stiano abbracciando.
Si staccano dall'abbraccio e rimangono molto vicini, vedo che Lily si ricompone e mette una scusa per tornare in camera sua.
Subito mi allontano per evitare che mi veda, ma sembra troppo tardi visto che la sento chiamarmi
"Ehi Steve, che ci fai qui?"
Cosa ci faccio qui? dove dovrei essere scusami
"Oh sai com'è stavo tornando in camera, tu piuttosto cosa ci facevi in camera di Bucky? E perché vi siete abbracciati?"
mi avvicino a lei sovrstandola con la mia altezza
"C-cosa? Aspetta, ci stavi spiando?!"
"Senti vi ho sentiti parlare e poi vi siete abbracciati, vorrei delle spiegazioni"
"Steve era una conversazione privata!"
"Scusami Lily, ma cavolo puoi dirmi perché eravate abbracciati?"
Non avrei dovuto ascoltare, ma voglio sapere perché erano abbracciati! Ci siamo baciati e ora devo ammettere che mi da un po' fastidio vederla abbracciata al mio migliore amico
"Che c'è? Per caso sei geloso?"
Si avvicina a me provocandomi, così io la metto di spalle al muro tenendola stretta per la vita senza però farle del male
"Si, quindi ora se non ti dispiace vorrei sapere il perché" sembra sorpresa del fatto che io ho ammesso subito di essere geloso, ma poi prosegue dicendo
"Ci stavamo aiutando a vicenda, lui aveva bisogno di sfogarsi come ne avevo bisogno io. Tutto qui, Steven"
Cavolo! Si stava avvicinando e senza perdere tempo io iniziai a baciarla mettendole una mano sul lato del collo e con l'altra le stringevo il fianco.
Il bacio si faceva sempre più intenso e io mi eccitavo sempre di più.
Non potevamo andare avanti, anche perché siamo nel bel mezzo del corridoio.
Eppure non riuscivo a fermarmi, questa ragazzina mi manda fuori di testa.
La presi in braccio e la portai in camera mia, mi sedetti sul letto e lei a cavalcioni su di me.
Continuavamo a baciarci con foga eppure nonostante l'eccitazione nessuno dei due riusciva a fare una mossa, nessuno dei due provava ad andare oltre e questa cosa mi piaceva da matti.
Non sentivamo il bisogno di andare oltre, ci bastavano le nostre bocche incastrate tra loro, le nostre lingue che danzavano insieme e noi due.
Andammo avanti così a lungo, fin quando non sentimmo qualcuno bussare alla porta..

SPAZIO AUTRICE
Mi dispiace ma devo lasciarvi con un po' di suspence
                                      - Dana💙

Tra le tue braccia //Steve Rogers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora