È passata un'ora e mezza. E io sono ancora qui a scegliere i vestiti. Peggio di una donna.
Intanto la mia playlist è finita e io ho scelto solo quali mutande mettere.
"Oh vabbè, intanto mi butto sotto la doccia e dopo scelgo" urlo mentre cerco di autoconvincermi che dopo ci metterò 5 minuti a prepararmi e non arriverò in ritardo.
Entrando in bagno trovo il mio gatto,Mucci, che dorme sotto il termosifone. Cerco di farlo scappare spaventandolo, ma non funziona. Allora lo prendo di peso e lo lancio fuori dal bagno.
Mi vergogno a svestirmi davanti al gatto. Mi vergogno anche a stare in costume..
Fatto sta che ho aperto la doccia e mi ci sono buttato dentro.
Il vapore saliva lentamente e l'acqua che scrosciava mi dava un senso di tranquillità assurda e senza nemmeno accorgere mi misi a piangere. Piangere perché andava tutto male, la scuola era iniziata e dopo avrei visto Sophie, ma dovevo ancora andare a comprare i fiori e scegliere i vestiti. Ero tremendamente indietro.
Sophie. Porca merda.
Velocemente esco dalla doccia, mi asciugo e metto le mutande con scritto 'MAN', come se qualcuno dovesse ricordarmelo. Lo so bene, li vedo i miei 21 cm.
Mi avvio verso la stanza con i capelli gocciolanti e prendo velocemente, senza nemmeno pensarci, i jeans blu scuro, quello stretti, la maglia a righe blu e bianche e metto quella cintura rossa che a Sophie piace tanto. Infilo le mie vana rosse, come la cintura, e corro
in lavatoio ad asciugarmi i capelli. Oh ma vaffanculo, frega se sono spettinati, tanto so bello comunque.
Scherzi a parte, infilo velocemente i miei occhiali da sole e guardo l'orologio.
15.45
Ho un quarto d'ora per andare all'angolo dal fiorista a prendere 20 margherite e una rosa bianca, le rose bianche non so se le piacciono, ma rappresentano la purezza, la sincerità, la bontà. E lei è così, bianca. Ma non un bianco vuoto, un bianco perlato: speciale.
Faccio per uscire di casa
||Chiavi? Prese
||Soldi? Presi
||Cellulare? Preso
||Sigarette? Prese
Perfetto.
In un quarto di secondo scendo i 3 piani di scale e mi precipito dal Peppino, il mitico fiorista. Prendo i fiori e mi dirigo verso il parco.
Mentre camminavo guardavo il mazzolino: una rosa bianca al centro e tantissime margherite rosa intorno, il tutto raccolto in un nastrino verde puntato con tantissimi spilli color perla.
Solo un mazzo di fiori? Le stavo portando solo un mazzo di fiori. 3 mesi che non la vedo e le sto portando solo un mazzo di fiori. Mi avrebbe insultato, lei merita di più.
Ah già, 100 m prima del parco c'è un bel negozio di cose un po' bizzarre, le prendo una cosuccia lí.
Arrivo davanti al negozio e guardo l'orologio: 15,55.
Ho 5 minuti, devo scegliere nel modo più veloce possibile. Giro e rigiro davanti alla vetrina e poi lo vedo. Vedo quello che qualsiasi persona che la conoscesse le regalerebbe. Un bellissimo bracciale, semplice: catena d'argento con al centro il contorno di un cuore di circa 2 cm. Fine, semplice, ma sofisticati. Proprio come lei.
Esco dal negozio e corro velocemente verso il parco. Al cancello la vedo, era seduta su una panchina in tutto il suo splendore.
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Spero vi piaccia. Bacioni
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Semplicemente Adrian
RomanceUn adolescente intrappolato in una crisi esistenziale tutta sua, particolare. Un amore quasi perduto e l'eccitazione della passione.