Manuel's pov:
Ci baciamo ancora, però poi lo sposto facendolo sdraiare accanto a me.
S: "ma-"
M: "no Simò, non... nun me sembra er caso"
S: "decido io quello che voglio fa"
M: "si ma... sai già che finirà come l'artra vorta, me conosci"S: "invece stavorta me vojo fidà"
M: "fai male... nun te devi fidà de me"
S: "però-"
M: "no... tu ieri c'avevi ragione"
S: "senti Manuel, tua madre mi ha parlato sai?"M: "de che"
S: "de te cojone"
M: "e ch'avete detto?"
S: "che sei un mostro formato da un bambino, un uomo e un animale"
M: "beh, grazie. Altro?"
S: "che devo provare a fidarmi de te"M: "mia madre se sbaglia, nun te devi fidà"
S: "e io invece ce vojo provà"
M: "come te pare, se poi soffri de novo ti dirò <te l'avevo detto>"S: "almeno fammi fare qualcosa per quella..."
Indica la mia erezione.
M: "ehm... no"
S: "uffaaaa, sei proprio un rompi coglioni 'o sai?"
M: "si lo so grazie"D: "ragazzi! Volete fare merenda?!"
M: "arriviamo!"
S: "eh no però"
M: "si invece, andiamo"
S: "io vado, tu no, prima te devi carma da solo"
M: "giusto, vai, io vi raggiungo"-a merenda-
D: "che stavate studiando?"
S: "come essere deficenti in un solo procedimento, Manuel ci sa fare"
M: "uffa che noioso che sei"
S: "io?! Potevi approfittarne!"
M: "io non mi approfitto"S: "l'artra vorta però si"
M: "l'artra vorta ero sbronzo"
S: "ma statte zitto va"
M: "ma stacce tu"
D: "OK BASTA"S: "ha iniziato lui!"
M: "non è vero!"
A: "MA LA SMETTETE, SEMBRATE 2 BAMBINI"
M: "io me ne vado"
Mi alzo e prendo le chiavi della moto.A: "e dove credi di andare?"
M: "no 'o so, va bene? Ovunque è meglio che qui a litiga co' lui"
Indico Simone.
S: "ma vaffanculo stronzo!"
M: "ma vacci tu!"Esco di casa, prendo la moto e vado nel mio posto sicuro. Erano 2 anni che non ci andavo: è una casetta sull'albero che avevo costruito io vicino casa.
*Io cerco di proteggerlo, ma se lui vuole soffrire non è colpa mia. So già che andrebbe a finire come l'ultima volta e lo sa anche lui! Ma perché insiste allora?!?!* penso.
Simone's pov:
NV: "ma che succede?"
A: "Manu e Simo hanno litigato"
D: "ma insomma, è possibile che non riuscite ad andare almeno un giorno intero d'accordo?!"
S: "senti, vuoi sapere la storia?"
D: "magari! Così capirei qualcosa!"
A: "sicuro Simone?"
S: "si, tanto prima o poi ci scapperà di dirlo litigando come al solito"D: "forza, spiegami"
S: "sono innamorato di Manuel"
D: "e questo l'avevo capito"
S: "alla mia festa... ci siamo baciati e siamo andati a letto"
D: "COSA?!"S: "fammi finire. Poi ha fatto finta di niente e ha iniziato ad ignorarmi. Hai presente quando ci siamo picchiati a casa?"
D: "si si"
S: "avevo provato a baciarlo al museo, già li avevamo iniziato a non andare più d'accordo e a darci addosso"D: "capisco..."
S: "ieri, prima che tu salissi, ci stavamo per baciare, poi quando sei sceso gli ho detto che non sarebbe successo nulla tra di noi"
A: "ma perché ora litigavate?"
S: "ci siamo ritrovati come ieri e io... io volevo provare a fidarmi, ma lui stesso mi ha detto di non fidarmi"D: "ma... non capisco una cosa, tu a Manuel piaci?"
S: "non l'ho capito manco io"
A: "no... no non gli piaci. Lui è innamorato di te"
S: "cosa?!"A: "gli avevo promesso di non dirtelo, ma così magari capisci. Lui ti ama, ma è in confusione Simone, lui non ha mai provato vero amore per una ragazza, figuriamoci per un ragazzo!"
S: "si, però... anche a me è successo così"
A: "ma lui non è uguale a te, ha I suoi modi di reagire"D: "Anita ha ragione Simo, lasciagli del tempo per comprendersi, tu ne hai avuto, a lui invece serve ancora"
S: "va bene..."
A: "però, ti chiedo un favore"
S: "dimmi"
A: "aiutalo a capire. Tu ci sei già passato, puoi aiutarlo a capirsi"S: "ci proverò. Tu sai dove potrebbe essere andato?"
A: "penso di sì. Dietro la vecchia casa, c'è un parco abbandonato dove nessuno va e dove lui aveva costruito una casa su un albero. Potresti trovarlo lì"
S: "d'accordo"-sulla casa sull'albero-
Busso alla porta della casetta.
M: "chi è?"
S: "sto cazzo"
M: "oddio, Simo, vai via te prego"
*Sta piangendo?!*
S: "non me ne vado fino a quando non mi apri"M: "-singhiozza- V-VAI VIA"
S: "NO!"
Manuel apre la porta e io entro. Mi metto dal lato opposto al suo, proprio davanti a lui.
S: "perché piangi?"
M: "non sto piangendo, mi è entrata una mosca nell'occhio"S: "si certo e io sono mago Merlino"
M: "mi dici che vuoi?!"
S: "sei un coglione, lo sai?"
M: "lo so"
S: "e meno male che 'o sai"
M: "hai finito?"S: "no, n'ho finito"
M: "sbrigate, non c'ho mai fatto entra nessuno qua dentro e odio che tu invece sia qui"
S: "perché odi che sono qui?"
M: "è un posto mio, non c'ho mai fatto entra manco mi madre"S: "e perché a me si?"
M: "perché... perché..."
S: "perché?"
M: "perché me serve senti la tua voce, va bene?!"
S: "ah si è come mai?"Mi avvicino a lui di più gattonando.
M: "p-perchè la t-tua voce mi tranquillizza, tutto qui"
Mi fermo solo quando sono a cavalcioni su di lui e gli metto le mani attorno al collo.M: "S-Simo?"
S: "che c'è?"
M: "s-spostati"
S: "e se non volessi spostarmi?"
M: "d-devi"
S: "sono grande abbastanza da decidere da solo, non credi?"M: "sarai pure grande, ma non ragioni"
S: "so come andrà a finire se ci lasciamo trasportare"
M: "e allora spostati!"
S: "no, perché non mi interessa"
M: "ma che sei, masochista?"S: "no, voglio solo darti una mano a capirti, dato che da solo non te capisci"
M: "così non me capisco"
S: "come faccio ad aiutarti allora?"
Mi sposto e mi metto seduto accanto a lui.M: "stando qui con me"
S: "che devo fare?"
M: "niente... devi solo- solo abbracciarmi"
Lo abbraccio e lui appoggia la sua faccia sulla mia spalla.
S: "a che ti serve?"M: "mi tranquillizza, tutto qui"
S: "e stare tranquillo ti aiuta a capirti?"
M: "si, perché mi aiuta a pensare"
S: "mi vuoi dire quello che pensi?"
M: "posso?"
S: "certo che puoi"Spazio autrice: 04/02/2023
Ciao zuccherini! Come state? Spero bene.
Vi piace la storia? Sti due litigano e poi fanno pace e poi litigano di nuovo e fanno di nuovo pace... ME FARANNO ESPLODERE PRIMA O POI.
Niente, ci vediamo al prossimo capitolo. Ciauuu❤️
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cuori uniti(Simuel)
Romance*Mi chiedo perché sento come se il mio cuore stia per spezzarsi, come se stesse perdendo una parte di sé. Sarà che Manuel era la colla che univa tutti i pezzi di esso...*