svegliati...

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Simone's pov:

Stecco spara e Manuel prende il colpo.
S: "MANUEL! PAPÀ CHIAMA UN AMBULANZA!"
Sentiamo le sirene della polizia e mio padre chiama l'ambulanza.

P(Polizia): "polizia! Signor Stecco lei ha il diritto di rimanere in silenzio, qualsiasi cosa dirà, potrà essere usato contro di lei!"
Attiva anche l'ambulanza che ci porta tutti in ospedale.

-in ospedale-

Dott: "voi siete parenti di Manuel?"
D: "io sono il fidanzato della madre e lui invece è il suo fidanzato"
Dott: "bene, chiamate anche la madre, dovete aspettare qui fuori"
S: "non posso entrare?!"

Dott: "prima dobbiamo fare un intervento immediato"
S: "o-ok"
D: "tranquillo Simo, andrà tutto bene. Tu chiama Anita, io vado al bagno"
S: "d'accordo..."

Chiamo Anita e le dico tutto e si precipita qui.
A: "dov'è?!"
S: "li dentro..."
A: "tu stai bene?!"
S: "io si, ma... ma lui no -inizia a piangere-"

A: "no no tranquillo, Manuel è uno forte. Starà bene"
Anita mia abbraccia e io ricambio, stringendola forte.
D: "ah eccoti Nit"
A: "non vi hanno detto nulla?"

D: "per ora no"
Dott: "eccoci. Ho buone e cattive notizie, quali volete prima?"
A: "brutte"
Dott: "beh, quelle brutte sono 2. Il ragazzo è in coma e ha una costola rotta, quando è caduto per lo sparo, probabilmente gli si è rotta"

A: "oh mio Dio"
D: "le notizie buone?!"
Dott: "beh, non è in pericolo di vita, potrebbe svegliarsi entro uno o due mesi, ma anche domani. Il proiettile non ha colpito il cuore per un pelo, ma gli andranno messi dei punti"

A: "quindi non morirà?!"
Dott: "no signora, non c'è neanche lo 0,1% di possibilità"
A: "grazie. Sia ringraziato il cielo"
Dott: "noi ora lo trasferiremo in una stanza, poi potrete vederlo"

-nella stanza di Manuel-

Dott: "se gli parlate vi sente, riesce a parlare e a muovere le mani"
A: "vuoi stare un po' con lui Simo?"
S: "si"
D: "vi lasciamo soli"
Loro escono e io rimango con Manuel.

Gli prendo la mano, ma lui non la stringe.
S: "ehi amore... mi dispiace per quello che è successo. È colpa mia, dovrei esserci io al posto tuo"

Sento le sue dita muoversi e stringermi piano la mano.
S: "sono felice però che tu stia bene..."
M: "t-ti a-amo"
S: "svegliati... ti prego"

-una settimana dopo-

S: "ehi Manuel, a scuola oggi Lombardi ha detto che gli manchi! Abbiamo riso tutti. Manchi a tutti... a me soprattutto. Mi mancano i tuoi baci, i tuoi tocchi, i tuoi sguardi... ti prego deci svegliarti"

Vedo che apre gli occhi.
S: "MANUEL!"
M: "mi manchi anche tu gattino"
S: "OH MIO DIO"
M: "sono sveglio..."
S: "OH MIO DIO, DEVO CHIAMARE IL DOTTORE E DIRGLI CHE-"

Mi bacia e io ricambio.
M: "ecco, ora puoi andare"
S: "si..."
Chiamo il dottore che gli fai dei controlli finali.
Dott: "bene. Manuel sta bene, stasera se ne può andare"

-la sera a casa Balestra-

D: "a Manuel, che finalmente è tornato da noi!"
A: "a Manuel!"
S: "a Manuel..."
M: "-ride- grazie"
Brindiamo.

Abbiamo appena finito di mangiare e Anita sta parlando con Dante, mentre io e Manuel li ascoltiamo.
Manuel si avvicina al mio orecchio e sussurra.
M: "ti va di andare su? Ci vediamo un film"

S: "si..."
M: "noi andiamo su"
D: "Oh, certo, va bene! Non fate troppo rumore eh"
S: "ciao"

-in camera di Simone-

M: "ora anche io ho la mia cicatrice"
S: "già. Manu"
M: "si?"
S: "mi sei mancato..."
Lo bacio e lui ricambia.

M: "mi sei mancato anche tu"
S: "meglio pe te"
M: "uuuu sennò?"
S: "sennò te sfonno"
M: "beh... se mi sfonni come piace a te, mica mal-"
Gli do uno schiaffo "delicato" sulla spalla.

M: "AHIAAAA"
S: "e moooo, 'n esagerà"
M: "ma se m'hai rotto 'na spalla"
S: "che esageratoooo. Figurati se usassi l'altro modo che stavi pe di tu"
M: "quello me farebbe piacere"

Si avvicina a me prendendomi per i fianchi e si sporge per darmi un bacio, ma io mi allontano.
S: "no! non te lo meriti"

M: "che stronzo"
S: "come scusa?"
M: "noooo niente"
S: "guarda che, senza sto <stronzo>, -si indica- tu saresti molto triste"

M: "si è vero"
S: "ecco, quindi zitto, coglione"
M: "il tuo coglione"
S: "tutto mio"
M: "quanto tempo è che non ti dico <ti amo>?"

S: "troppo"
M: "ti amo"
S: "ti amo anche io"
M: "no, io di più"
S: "impossibile, io ti amo di più"

M: "sono sicuro che io ti ami di più di quanto tu ami te stesso"
S: "che filosofo che sei"
M: "ma a te i filosofi non ti pocciono?"
S: "nah... li amo, soprattutto uno, non so se lo conosci, si chiama Manuel Ferro. Non si studia a scuola però"

M: "ah si, ne ho sentito parlare. Tu lo hai studiato bene mi hanno detto"
S: "si... si l'ho studiato molto bene"
M: "soprattutto nel letto"
S: "si, quello era un bel posto per studiarlo ad essere onesto"

M: "magari ti andrebbe di studiarlo meglio un'altra volta..."
Si avvicina a me e mi prende per i fianchi.
S: "nah... ho appena finito di studiare Plauto dai"

M: "e chi è questo? È più bello di me?"
S: "no... no tu sei il più bello"
M: "ah si?"
Mi mette la mani sempre più giù, arrivando quasi al mio fondoschiena.

S: "s-sì"
Mi mette le mani sul fondoschiena.
M: "sei tutto rosso Simo" mi sussurra all'orecchio con voce roca e mi inizia a mordere la mandibola.
S: "M-Manu..."

M: "tu hai studiato un altro, ti dovrei punire per bene"
S: "smettila, mi dai fastidio"
M: "fastidio?"
S: "va beh hai capito"

M: "no... non ho capito" continua sussurrandomi all'orecchio.
S: "cazzo- Manuel mi farai impazzì se continui così"
M: "e non è quello il mio intento?"
Ritorna con una mano sotto la mia maglietta sul fianco e con l'altra rimane sul mio fondoschiena.

D: "RAGAZZI VOLETE UN DOLCE?"
S: "ARRIVIAMO!"
M: "no, come arriviamo!"
S: "voglio il dolce"

M: "ma-"
S: "andiamo!"
Esco dalla camera e lui mi segue sbuffando.

Spazio autrice: 11/02/2023

Ciao ragazzi! Come state?

Scusate se questo capitolo è un po così a caso, ma ho poche idee. Mi farò perdonareeeee.

Alla prossima, ciau!❤️

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