Capitolo 12

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I giorni di permesso di Edo erano passati ormai da quasi una settimana e si parlava che fosse scappato, io pensai fosse sicuramente perché oramai sposato, magari voleva andarsene e vivere giorni felici con la sua famiglia. Nel frattempo dentro l'Ipm tra Carmine e Rosa si riuscirono ad incontrare e grazie a Filippo che era tornato, Cardio che lo aveva aiutato e me e Pino che li avevamo portati entrambi in terrazzo e fatto il palo i due si riuscirono a baciare e mettersi insieme,di quello restai veramente felice, nonostante fosse un Di Salvo, Ciro se vedeva Rosa felice stava bene e Carmine era quello giusto per lei.
La sera arrivò noi tutti festeggiamo in cortile con le pizze fatte da noi e mentre mangiavamo si sentirono degli spari, raggiungemmo il cancello e sentì la sua voce, l'avrei riconosciuta tra mille, Edoardo stava chiamando il comandante ed io e Rosa passammo avanti urlando il suo nome, il comandante uscì e prese Edo al volo, lo coprì con il suo corpo e si sarebbe anche fatto sparare addosso per proteggerlo, io e Rosa scappammo fuori ed io mi inginocchiai davanti al comandante "vita mij nun m fa chest pur tu" dissi accarezzando il viso del ragazzo e lui sussurrò "comandá vi sareste fatto uccidere per me" io piansi e Rosa mi strinse forte "amò l'agg ditt a tutt quant ca ij quann torn in chies m spos cu te" sussurrò il ragazzo ed io me ne fregai del sangue e lo baciai, l'ambulanza che chiamarono arrivò subito ed io e Rosa provammo ad andare con Edo, ma ci riportarono dentro l'ipm, la ragazza guardò Carmine e gli disse qualcosa che io non capì, sapevo solo che la loro relazione avrebbe avuto altri ostacoli e mi dispiaceva, ma in quel momento la mia testa era altrove.
Mi sedetti davanti a Rosa a fumare, eravamo tutti in sala comune ad aspettare risposte, ma non ci arrivava nulla ed io stavo uscendo pazza, purtroppo però i ragazzi iniziarono una lite e così ci fecero tornare in cella, io mi torturai le unghie e le mani, volevo essere fuori e andare in ospedale da Edo, stringergli la mano e fargli sentire che ero con lui.
La mattina dopo nella sala dei colloqui il comandante portò me e Rosa e ci aspettava Carmela, quando la vedemmo lei abbracciò Rosa e a me tirò uno schiaffo "Carmè nun t fidá chiu, Edo ha fatto la sua scelta, si è innamorato e Chiara nun c'azzecca nient" disse furiosa la ragazza accanto a me "nun m vogl appicceca cu nisciun, ij sto ascen pazz pcché nun pozz fa niente e chella stronz e chiattilla sta in ospedale a ro marit'm" "nun è marit't e chella chiattila s n'adda ij" dissi furiosa "iss nun è marit'm ma ij so ogni juorn la e tu a ro stai?" Strinsi i pugni "si a facesser ascì ess stess la pur comunque che è success?" Chiese Rosa "sapevo che tuo padre ha chiesto a Edoardo di andare a trattare la pace con i Di Salvo nun è ca iss o sapev e tutt sto burdell  oppur pat't, forse tuo padre è chiu fetent e te e ha venduto Edoardo ai Di Salvo" mi alzai e le ribaltai il tavolo addosso e me ne andai, sentì solo Rosa urlarle contro qualcosa e poi andai a sbattere contro Carmine "Chiarè" sussurrò e mi strinse forte, avevo proprio bisogno del suo abbraccio "si riprende Edoardo stai tranquilla" io annuì e mi asciugai le lacrime "caramella?" Chiese e mi tese la solita caramella, sorrisi debolmente e la mangiai.
Quando il comandante tornò in istituto io corsi alla ricerca di notizie "Chiarè stai tranquilla, mo vac a farti firmare il permesso per andare in ospedale" disse ed io annuì, Rosa mi strinse a se "dagli un bacio da parte mia" mi accesi una sigaretta e mi appoggiai al muretto in attesa di risposta per il mio permesso.
Quando arrivai in ospedale inutile dire che litigai con Carmela e con sua mamma, ma grazie al comandante riuscì ad avvicinarmi alla camera e guardarlo dal vetro, dentro con lui stava Teresa che lo teneva per mano "che ci fa lei qui dentro con lui" chiesi "hanno lo stesso gruppo sanguigno e lui ha bisogno di una trasfusione pccrè" mi spiegò il comandante "ij nun e support, vuless sta cu iss" "e mo appena esce Teresa entri tu, durante la settimana avrai un permesso per venire qui to giur, c piens ij a tutt e cos" abbracciai il comandante, Carmela ci raggiunse e si appoggiò al vetro a guardare i due "Carmè" la richiamai ed il comandante ci lasciò da sole, la ragazza mi guardò e senza dire una parola mi abbracciò "ij nun m vulev nnamurá, agg pruvat a respingerlo p te" confessai e la ragazza pianse "si iss è felic cu te so felic pur ij, nun v pozz perder" rispose e poi tornammo a guardare Teresa che ci guardava a sua volta dispiaciuta "guarda c guaj ha cumbinat chella cap e cazz" dissi "ha tutte le persone che lo amano qui che lo aspettano" continuò Carmela e posò la testa sulla mia spalla.
Mi svegliai e ancora ero nella camera di Edo, lui non si era svegliato ma io sarei rimasta li per tutti e tre giorni di permesso a stringergli la mano e ad aspettare che aprisse gli occhi "Chiara vai a casa un pò, ci sono io qua, ti chiamo se ho novità" disse Carmela entrando in stanza "nun c vogl ij" la donna si sedette accanto a me e posò la mano su quella mia e di Edo "Chiara sei qui dentro e nu juorn, va a farti una doccia, mangia coccos e poi vieni" "facc venì a pat'm a m pigliá, Ca nun o lassa sul" dissi e lei annuì, uscì dalla stanza e feci entrare la mamma di Edo che prima di lasciarmi andare mi abbracciò, la strinsi forte a me "la nostra tigre torna signò" dissi "o sacc sper presto nun cia facc chiu" rispose ed io annuì, la lasciai andare in camera del figlio e chiamai mio padre per chiedergli di venirmi a prendere.

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Ed eccoci arrivate al fatidico momento, ho diversi capitoli pronti e devo solo decidere quale versione scegliere la versione in cui lei torna con Totò oppure la versione in cui lei sta con Edo, spero possiate commentare con qualche consiglio.
Spero che la storia vi piaccia❤️❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 25, 2023 ⏰

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