Un amore criminale

Capitolo 9

Quel giorno andammo con alcuni ragazzi al mare, mancava solo Totò perché purtroppo era stato rimesso in isolamento, inutile dire che Edo aveva provato a baciarmi, ma io restai fedele alla mia promessa e riuscì a evitarlo, per il bene mio e di tutti quanti.
Al tramonto quando tornammo all'ipm vidi una volante dei carabinieri e davanti ad essa insieme agli agenti e Gennaro c'era il mio ragazzo che piangeva, scesi di corsa "To c tien?" Chiesi non riuscendo a capire e guardai tutti gli altri attorno, poi vidi Carmine e scossi la testa "nun c crer" dissi e mi allontanai "amò ij nun vulev accirr ess" le lacrime salirono a galla "e c cazz vuliv fa? Pigliá a Filippo e Carmine, nun t è bastat perdr a Ciro?" Chiesi "o vulev vendicá" scossi la testa e guardai di nuovo Carmine "scusa Ca" il ragazzo mi abbracciò e mi baciò la testa "pccrè nun è colpa tua" piansi tra le sue braccia "vita mij guardm" richiamò la mia attenzione il ragazzo dai capelli rossi "nun vogl sapè chiu nient e te" e dopo quelle parole mi allontanai e lo guardai andare via con quella macchina da lontano, sicuramente non lo avrei rivisto per molti anni, ma forse era meglio così io lo avevo tradito e lui aveva fatto una cosa imperdonabile, Carmine dopo si avvicinò a me e mi sorrise debolmente "lo hai lasciato andare via senza salutarlo te ne pentirai" disse "Carmine mi pento di ogni cosa che non ho fatto, io l'ho tradito con Edoardo anche e non sono riuscita a dirglielo" "o pegg ro pegg t si pigliat eh?" Chiese ed io annuì, posai la testa sulla sua spalla "so na calamita per i guai" dissi e poi ridemmo insieme  "bellezza jamm in cella" disse Nunzia, io lasciai un bacio sulla guancia del ragazzo e me ne tornai nella mia cella, mi andai a sdraiare nel letto di Silvia che mi capì al volo e mi abbracciò e tra le sue mille coccole e parole confortanti mi addormentai tranquilla.
La mattina scendemmo in cortile e trovai una bella sorpresa, la mia piccola Rosa Ricci era arrivata, corsi ad abbracciarla e la ragazza mi fece mille feste, Edo si avvicinò e ci abbracciammo tutti e tre insieme e lei disse una cosa a Edoardo "statt accort ca mimmo è un infame" io la guardai accigliata e poi guardai il ragazzo che risultò anche lui confuso, lei ci spiegò che il giorno che Edo doveva evadere era programmata la sua morte perché Mimmo era con i Di salvo, poi la ragazza fu portata via ed io mi allontanai anche, sapevo che al posto di Edo erano scappati Carmine e Filippo e Carmine quando tornò mi disse scherzosamente che era l'angelo protettore del mio ragazzo ed io risi non capendo quel giorno, ma dopo aver saputo di Mimmo collegai tutti i pezzi, non sapevo cosa provare dopo quella notizia, non sapevo cosa fare, avevo bisogno di tempo per pensare al da farsi per evitare un'altra morte "Chiara  mi vieni a fare compagnia dalla direttrice, oggi ho un pò di tempo per stare con Futura" disse Carmine ed io mi ricordai quando la vidi per la prima volta tra le braccia di sua moglie "si e certo che vengo" dissi e insieme a Liz andammo dalla direttrice, io mi sedetti sul divano ed il ragazzo prese la bambina per poi raggiungermi "sai fino a qualche giorno fa non volevo vederla e tenerla, somiglia troppo a Nina" disse ed io guardai la piccola dormire dolcemente tra le braccia del suo papà "poi ho pensato che Nina non sarebbe felice se non mi prendessi cura di nostra figlia e allora sono ritornato sui miei passi, Futura ormai è tutta la mia famiglia" finì di parlare ed io accarezzai la guancia della piccola "è bellissima Ca e tu sarai un bravissimo papà, tu si l'unico che è riuscito ad ascì ro sistema" dissi "nun c so mai volut trasì, pcché ij nun so comm loro" "primm ij pnsav era na cosa giusta, ropp a mort e Ciro agg capit assaj cos e nun c vogl sta chiu miezz" confessai "nun c vulev a mort e Ciro po capì Chiaretta, tu c aviv pnsá primm" "e tien ragion comm a semp tu" il ragazzo mi sorrise "la vuoi tenere un pò?" Io annuì e lui mi adagiò la bambina tra le braccia "wa t vec buon comm mamma, mo parlo con Edoardo e s miett a fatica p t ra na criatur" scherzò e ovviamente io risi "si proprj scem".