Capitolo 7

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Ero sicuro di essermi svegliato con i capelli di Sasha in bocca, ma lei non è a letto con me

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Ero sicuro di essermi svegliato con i capelli di Sasha in bocca, ma lei non è a letto con me. Dalle tapparelle tirate su entra un po' di sole... Spero che non sia troppo presto, altrimenti Alex e Giulia sono ancora a casa.

Ma lei dov'è?

Vado a prendere il mio cellulare, che ieri ho lasciato sulla scrivania di Sasha subito dopo essere entrato qui. Per fortuna ho avvertito mia madre che dormivo fuori, altrimenti mi sarei ritrovato anche le sue chiamate da psicopatica per sapere se fossi ancora vivo.

"Alla fine tutto ok con Sasha? Pippo vuole sapere com'è andata." Pala. Mi ha scritto alle sei e mezza. Ma quell'uomo dorme la notte? Capisco che Luna non volesse farci le capriole – non sa che si è persa, con quel pitone che ha – ma perché lui non ha insistito in qualche modo stupido? Non sa proprio cosa fare con le ragazze.

"Me la sono fatta. È pazzesca, non potete capire."

"Ora sai cosa devi fare, vero?"

"Aspettare che torni a letto e ribaltarla di nuovo?" Ridacchio tra me e me, di sicuro leggerà e alzerà gli occhi al cielo.

"No, devi stare lontano dal letto."

"Consiglio di merda, se vuole scopare anche lei, io non mi tiro indietro."

"Fa' come vuoi, ma non trattarla male, perché si vede che tiene a te."

Gli rispondo con un "ok", e già che ci sono chiedo a mia madre se lei e papà sono a casa. Così potrò tornare di nascosto senza farmi notare troppo... E senza far capire a lui che ho fatto sesso. È sempre stato bravo a capire queste cose – senza considerare ce stavolta capirebbe anche con chi.

Sasha è sempre stata di casa, una di famiglia. Mi sentirei strano se scoprissero che ci sono andato a letto.

La porta della camera è chiusa, ma dall'altra parte sento il suono di passi che corrono da una parte all'altra. Lei è più delicata, di sicuro i suoi genitori sono ancora qui, anche se spero per poco.

Indosso i vestiti di ieri facendo meno rumore possibile – anche se dubito che si accorgano di me, con tutto il casino che stanno facendo loro.

"Stiamo aspettando Alex e Giulia per andare a fare un giro fuori città" è la risposta di mia madre, che arriva puntuale. Spiega perché sembra che stiano andando di corsa: sono in ritardo.

Infatti, poco dopo Alex si sbatte la porta di casa alle spalle – di sicuro è lui dal tonfo che fa. Esco dalla stanza, che Sasha non ha richiuso a chiave. Spericolata, se qualcuno fosse entrato qui?

La trovo al tavolo della cucina, intenta a fare colazione con dello yogurt e delle frittelle di sua madre. Quella donna è la miglior cuoca del pianeta.

«Le ho detto di farne qualcuna di più perché ho fame» sorride Sasha, porgendomi il piatto su cui sono impilate. «Mi ha creduto.»

Indossa una semplice vestaglia rosa, i capelli biondi le ricadono sulle spalle e il sole le illumina la pelle un po' abbronzata. Gli occhi azzurri scintillano in direzione dei miei. Cazzo se è bella.

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