Capitolo 14

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Spengo il computer verso l'una meno un quarto

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Spengo il computer verso l'una meno un quarto. Ho fatto tutto. Ho ordinato il sito, spiegato chi sono, fatto anche dei piccoli articoli in cui spiego cosa voglio trasmettere con le foto e ho caricato anche il mio tariffario.

Potevo tenere i prezzi bassi, ma ha ragione Niko: il cognome mi darà una grossa spinta per iniziare e, se non alzo i prezzi, potrei trovarmi sommersa di richieste solo perché sono Sasha Moore. Una marea di persone vorrebbe avere a che fare con me o avere l'opportunità di parlarmi così da vicino. Per non parlare dei rischi che correrei se dovessi ritrovarmi da sola con degli uomini viscidi... Meglio evitare.

Gianna è nella sua custodia, sulla scrivania. L'ho lasciata lì da quando sono tornata dopo aver chiuso con Elio. Prego anche santi in cui non credo perché se ne stia buono e non monti su nessuna scenata di gelosia per farmela pagare. Ora che sto aprendo la mia attività potrebbe davvero ostacolarmi.

Ma come? Sono Sasha Moore, come può un fotografo che alla massa di Villafiore è sconosciuto impedirmi di avere il minimo successo che mi darebbe la stabilità economica per andarmene da qui?

E poi, cosa si aspettava? Che mi iscrivessi a un corso di fotografia e seguissi tutti e tre gli anni senza avere l'obiettivo di farne un lavoro? Sarebbe sciocco da parte sua. Ed Elio non lo è.

Il cellulare vibra accanto al mouse.

"Sasha, è una bomba. Quando vuoi, aiuta anche me a farne uno, così svoltiamo entrambe!"

Ho girato il link del sito a Martina e questa è la sua risposta. Molto entusiasta, ma dovevo aspettarmelo. Lei pensa che tutto mi riesca facile solo perché mi metto a farlo.

Ho solo una determinazione che mi spinge al perfezionismo, perché voglio raggiungere i miei obiettivi.

Su un foglio inizio a prepararmi la strategia di lancio dell'attività, dando prima qualche indizio sui miei social, in modo che salga l'interesse e la curiosità. Mi seguono più di trentamila persone, questo mi darà un buon punto di partenza? Oppure è solo gente a cui importa il mio status e spiare la mia vita?

Non devo avere trentamila clienti, quindi perché mi preoccupo? Ciò che voglio è vivere con le mie foto, basta solo riuscire ad avere abbastanza entrate perché possa andare avanti senza pesare su nessuno. Anche se immagino che per mantenere il mio tenore di vita non basteranno poche foto al giorno.

Una cosa per volta, Sasha, non ti impantanare.

Intanto ho il supporto di Niko, che è fondamentale. Quando la nostra relazione sarà più salda, sarà importante sapere che mi appoggerà sempre e comunque.

«Tesoro, Niko mi ha scritto che sarà qui tra una ventina di minuti, puoi aiutarmi ad apparecchiare?» Mia madre è entrata in camera senza nemmeno bussare. Brandisce una frusta da cucina, ancora sporca di impasto.

«Non può farlo papà?» le chiedo di rimando. Copro il foglio su cui mi stavo appuntando il lancio dell'attività con l'astuccio. «Sono impegnata.»

«Sta guardando la televisione.»

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