Pov's Marghe
Guardo la tomba di mia nonna immaginando quest'ultima accanto a me mentre continuo a chiedermi cosa sarebbe successo se non ci fosse stato il covid, se il virus non avesse colpito nonna e le tante altre persone che sono morte per colpa di questa piega che tutto il mondo ha attraversato. L'unica certezza che so, se non ci fosse stato il covid, è quella che nonna starebbe ancora qui accanto a me a darmi forza nei momenti in cui ho il mondo contro, in quei momenti dove non credo in me stessa e soprattutto in quei momenti in cui non mi amo.Quando sto davanti la sua tomba e penso a lei spesso le lacrime arrivano ai miei occhi ma subito alzo quest'ultimi verso il cielo cercando di trattenere il pianto. Nonna odiava vedermi piangere, lo odiava con tutto il suo cuore e ora come ora non lo faccio qui davanti proprio per lei perché è riuscita a far diventare quelle lacrime di sofferenza lacrime di forza, come se proprio grazie a loro io andassi avanti. Mi verrebbe quasi da definire ciò come una forza interiore che arriva nei momenti di bisogno.
Per me mia nonna è come un angelo custode, quell'ombra che mi sta vicino e che mi segue in ogni mossa che faccio. So per certo che in questo momento lei è qui accanto a me, come se fosse seduta con la mano sopra la mia spalla probabilmente consigliandomi e dedicandomi parole forti per questa confusione che ho dentro.
Da quando ho ammesso a me stessa di continuare ad amare Niccolò, quest'ultimo è continuamente nei miei pensieri giorno e notte come un chiodo fisso che non riesco proprio a togliermi dalla testa. Non a caso quando sono uscita diversi giorni fa con i miei amici incluso Filippo, ogni volta che si parlava di relazioni io abbassavo il capo mentre il ragazzo accanto a me mi guardava sorridendo, pensando chissà a quale cosa. Non voglio illudere nessuno, né Filippo né i miei amici che sperano in qualcosa tra noi ma soprattutto non voglio illudere me.
Quei pochi messaggi che ci siamo scambiati io e Niccolò mi hanno provocato qualcosa di forte dentro ma so che lui è andato avanti, me l'ha detto guardandomi negli occhi proprio quando ci siamo incontrati a Firenze ed è proprio per questo che sospiro. Mi sto addentrando in un tunnel che ho già percorso due anni fa ma che è nettamente cambiato. Non so come andrà a finire e sopratutto non so come lo percorrerò, se sola con i miei sentimenti o con una persona al mio fianco e probabilmente è proprio ciò che mi crea più ansia e confusione."Nonna cosa dovrei fare?" Chiedo ad alta voce io, sommersa in tutti questi pensieri che mi stanno facendo diventare matta.
Parlo a mia nonna come se fosse qui accanto a me, come se lei potesse davvero rispondermi perché lei è stata la prima persona a capire due anni fa che il mio cuore era stato catturato dall'amore e proprio per questa ragione, ora che il mio cuore ha iniziato nuovamente a battere per Niccolò, il bisogno di avere nonna accanto a me si fa sempre più costante."Parlare" Risponde una voce e subito sento un brivido percorrermi la schiena, come se mi fossi svegliata da un sonno profondo. "Parlare è sempre la cosa migliore da fare" Continua la voce e subito volto il capo, notando all'altezza del mio viso due mazzi di fiori.
"Che ci fai qui?" Chiedo, quasi con la voce che mi trema mentre i miei occhi non si spostano dalla foto di nonna sulla lastra di marmo. Devo guardare un punto fisso e non pensare a Niccolò, quest'ultimo in piedi accanto a me che osserva anche lui la tomba.
"Nei giorni liberi dal tour torno sempre a Roma" Esclama lui, questa volta facendo un passo in avanti e subito io tremo osservandolo chino sulla lastra di marmo perché è una di quelle scena che non mi sarei mai immaginata. Il ragazzo con cui stavo nel momento preciso in cui è morta mia nonna, quello stesso ragazzo che amo ma che lui non sa è chino a salutare mia nonna provocandomi dentro un senso di familiarità e sincerità. "In più vengo ogni mese qui a consegnare i fiori" Continua, appoggiando nello spazio indicato uno dei due mazzi di fiori che ha in mano e io non posso fare a meno di incorniciare lo sguardo al suo, consapevole di essermi legata a Niccolò più di quanto io creda.
Ci siamo donati qualcosa di profondo, qualcosa che pochissime persone riescono ad avere e in quei suoi occhi nocciola capisco che per lui è lo stesso, che quello che abbiamo passato non potrà mai essere scordato da nessuno dei due nonostante le parole che ci siamo scambiati in quello sgabuzzino a Firenze.
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Insieme ma distanti 2
FanfictionDue anni dopo quel terribile 2020. Due anni dal loro primo incontro. Due anni da quella quarantena che ha cambiato entrambi ma che allo stesso tempo ha distrutto entrambi. Dopo due anni Niccolò ha ormai realizzato il suo sogno, quello di portare la...