La favola del Circo Massimo

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Pov's Nic
In questi due anni in cui i concerti sono stati rimandati non ho mai attraversato le strade adiacenti al Circo Massimo perché mi sarei solo fermato ad immaginare il concerto per poi tornare a casa e fumarmi un pacchetto intero di sigarette, con la pressione addosso per i tanti messaggi che leggevo ogni giorno ma soprattutto con la tristezza che mi portavo dietro. In questi due anni mi sono sentito vuoto e senza forze, vedendo quel sogno nel cassetto che avevo sempre più lontano.
Ho dovuto aspettare due anni prima di cantare qui al Circo Massimo, in questo posto dove hanno cantato solo i più grandi della musica.
È il 17 Luglio 2022 e tra nemmeno mezz'ora inizierà il mio concerto, il mio show in mezzo alla mia gente, quella gente che mi ha aspettato per anni scrivendomi che non vedeva l'ora di vedermi sul palco. Avrei voluto rispondere a tutti, avrei voluto dire che sul palco saremo tornati più forti di prima e con molti più sogni alle spalle.
Ora sono qui, camminando avanti e indietro nei camerini che hanno creato dietro al palco mentre il sole inizia a tramontare, illuminando la U di Ultimo del palco di colore arancio che rende tutto ancora più bello. La gente che passa nei camerini e che è appena venuta dal prato mi ripete 'loro sono carichi e tu?' E io in risposta 'sono carichissimo' perché 70 mila persone mi stanno aspettando per cantare insieme a me, per spogliarsi insieme a me e per vivere quel sogno che tutti abbiamo aspettato da due anni.
Ho ansia anzi, sto morendo di ansia ma ho aspettato questo momento per così tanto tempo che nessuno me lo toglierà, nemmeno la paura di sbagliare qualcosa sul palco.

"Eccoti Nicco" Esclama qualcuno alzando il tono per farsi sentire dato che il pubblico inizia a scaldarsi e le voci si fanno sempre più alte sovrastando tutto quello che succede dentro le quinte e io sorrido pensando a ciò e nel mentre che mi giro per vedere chi mi ha chiamato subito il mio sorriso si fa sempre più ampio notando che si tratta proprio di Adriano insieme a Benedetta e a Margherita. Alla fine quest'ultima si è convinta a venire nonostante le tante settimana d'attesa ma alla fine è venuta a vedermi qui, in questo posto fantastico come il Circo Massimo.

"Buonasera" Annuncio io, salutando tutti anche se la mia concentrazione è soprattutto per Margherita, quest'ultima che si guarda attorno pur di non incrociare il mio sguardo. La conosco è so che ha ceduto alle tante richieste che le ho fatto per venire qua. Questa volta ho vinto io sul suo orgoglio e non posso essere più che felice perché nonostante i due anni, lei non è per niente cambiata.
In questo mese in cui ci siamo scritti e qualche volta ci siamo parlati, ho capito che quel caratterino con cui ho combattuto due anni fa è rimasto sempre lo stesso e che quella guerra iniziata dal nostro primo incontro non è mai finita con l'unica differenza che la guerra ora è piena di sogni e di parole. In quarantena ognuno di noi era spento, ognuno di noi non aveva più quel sogno e ora, dopo due anni, entrambi abbiamo ripreso la nostra vita in mano. Tra mezz'ora canterò i miei più grandi successi, le mie canzoni scritte in tutti questi anni e anche quelle parole scritte mentre Margherita studiava con il pensiero di avere lei sotto palco proprio come immaginavo dopo averla persa.

"Sei emozionato?" Mi chiede Benedetta che probabilmente, essendo mia fan da anni, aspetta con la mia stessa ansia questo momento. Margherita in questo mese mi ha detto che Benedetta ogni volta che avevo un concerto non usciva di casa, doveva trovare qualche diretta per poi commentare tutto e aspettare il famoso post che metto alla fine di ogni concerto.

"Diciamo che sono un mix di emozioni" Rispondo ridendo.
Non so identificare un'emozione prevalente sulle altre perchè ognuno contrasta l'altra, c'è la paura ma c'è anche la felicità, c'è l'ansia ma che anche la determinazione e poi ci sono io, quel ragazzo che non si sarebbe mai immaginato di arrivare fino a qui ma che lo sognava e infine loro, la gente che mi sta aspettando carica come non mai.

"Sono quasi più agitato io di lui" Esclama il mio migliore amica torturandosi le mani e subito io sorrido. Adriano c'è stato dal primo momento, dalle prime porte in faccia per poi arrivare al primo stadio nel 2019 e poi fino a qui, al Circo Massimo di Roma con 70mila persone.

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