Erano quasi le 11 e i miei genitori non erano ancora arrivati...
Ormai ero abituata, alcune volte non tornavano anche per interi giorni, la mia vita nei giorni di assenza dei miei erano molto difficili, i miei fratelli per via della loro assenza iniziavano a piangere anche per ore per cui dovevo consolarli finché non si addormentavano.
Era quasi mezzanotte e mi stavo preparando per andare a letto quando ad un certo punto sentii la porta aprirsi.
Il cuore iniziò a battere a mille, poteva essere chiunque,un ladro? Voleva rapirci?! Chiusi le tende dove dormivano i miei fratelli, presi un peluche (anche se non sarebbe servito a molto) e mi diressi verso la porta, svoltai l'angolo e...
-Mamma, papà! Siete voi- ero veramente stupita, non tornavano mai così tardi. Ne approfittai e iniziai a parlare: spiegai la mia scoperta dell'insegnante che avrebbe dato lezioni a noi poveri, che volevo studiare per dare a loro una vita migliore... Infine riuscii a dire quella frase:
-Vorrei vivere a Tokio!-
I miei si misero a ridere dicendo che sognavo troppo, non avrei mai fatto carriere, il mio destino era già segnato perché sarei rimasta lí per sempre.
Trattenni le lacrime, usci dalla "porta" e iniziai a correre, piangere e ad urlare:
-Perchèèèè?!!?- urlai-La mia vita non è fantastica e tu me la rovini ancora di più??!!- urlai al cielo come per parlare con qualcuno-ODIO LA MIA VITA!-
Caddi a terra ero stremata, avevo corso per tutto il tempo, mi misi a 4 zampe, le lacrime scendevano, erano come dell'acqua che irrigava un campo in cui le piante non cresceranno mai, la mia vita era quella: -non avrai speranze- mi dicevano, ma io ce la farò!
Ero stanchissima, le gambe cedettero e finii a terra e fu lì che caddi in un sonno profondo.
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VORREI VIVERE A TOKIO
RandomAva vive in una delle tante baraccopoli di New York...è una delle bimbe più intelligenti del posto anche se ai genitori non interessa molto. Ava sa di poter realizzare qualunque suo sogno,uno di quelli è vivere a Tokio...