•Arriva lui•

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D'un tratto sentii dei passi che si avvicinano sempre di più. Guardo dietro ed era un ragazzo non come gli altri, lui era diverso, bhe era sempre un umano ed era emo, proprio come me. (Occhi azzurri capelli che coprivano quasi tutta la faccia, vestito ...bhe avete capito anche voi come ci vestiamo noi emo.) Lo guardai e gli dissi.
Io: Ehi, e tu chi saresti? Che ci fai qui?
X: Ehi, bhe io mi chiamo Alex piacere. Io vengo quasi sempre qui a stare da solo, così nessuno mi disturba.
Io: E cosa vieni a fare sempre qui??
Alex: Bhe sai...io vengo qui a piangere e a tagliarmi, quì sarà il posto dove vorrei morire fra pochi giorni.
Io: Ma perchè??
Alex: Perchè non dovevo nascere. E non devo vivere. Odio tutti, non sopporto più nessuno e nessuno non sopporta più me. Invece tu perchè sei qui? Ah, non mi hai detto ancora il tuo nome...
Io: Bhe io sono per la stessa cosa solo che vorrei morire proprio oggi. Voglio le la mia vita finisca oggi. Come te, non ne posso più...Comunque io mi chiamo Alessandra piacere.
Ci guardammo e poi io guardai in basso. Avevo le lacrime ma avevo voglia anche di conoscere Alex, era carino e interessante.
Alex: Quindi?? Perchè ti vuoi uccidere propio oggi ??
Io: Ormai non ho più nessuna ragione di vivere. Odio tutti e tutti odiano me. Tutti mi giudicano per quello che sono. Bhe sai come sono ????!!!! Sono a pezzi e voglio morire per fare un favore al mondo.
Alex: Pure io non ne posso più ma sto combattendo. L'unica cosa che mi fa stare bene sono i tagli e la droga. Devi combattere pure tu, magari troverai una persona che ti apprezza per quello che sei.
Io: No, non credo. Ho provato anch'io ad andare avanti ma sono arrivata a sto punto. Voglio morire e basta. Ora vattene, lasciami stare!!!!
Incominciai a piangere, non ne potevo più...
Alex: No dai non piangere. Vieni qui, avvicinati.
Mi prese per la mano e mi abbracciò...
Alex: Non dare retta agli altri, il mondo è una merda.
Io: Ma io non...
Alex: Non ne puoi più, si lo so. La stessa cosa io, non ne posso più...Ora vai a casa e ci vediamo domani. Riposati e non fare cazzate.
Io: Ma....
Alex: Niente ma. Ora vai a riposarti. Ti do il mio numero così se hai bisogno mi chiami. Vado ciao.
Mi lasciò un bigliettino e mi diede un bacio sulla guancia. Bhe io confusa andai a casa e mi misi a letto senza cenare e senza salutare i miei. Bhe tanto per i miei non esisto neanche...Spensi la luce e subito mi addormentai....

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Spero vi sia piacuto questo capitolo. Ho già in mente quest'altro quindi tenetevi pronti. ;)
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°•EMO•°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora