5. reveal?

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<<cosa?>>
<<beh non c'è altra spiegazione, mercoledì.
okay preoccuparsi e tutto, ma non ho mai visto la tua faccia spostarsi in quel modo, togliendo la tua espressione impassibile.
eri quasi rossa dalla rabbia>>
<<enid, stai delirando>>
<<so quello che ho visto>>
<<no, non lo sai.
hai visto semplicemente la tua compagna di stanza delusa perché non l'hai ascoltata>>
<<come vuoi tu>>
<<ci conosciamo da un mese e qualche settimana enid, non farti strane idee>>
<<non me le faccio da sola, sei tu che me le fai fare>>
<<oh, io? tu casomai>>
cos'ho appena fatto...
perché ho detto questa cosa?
<<io? e sentiamo, come?>>
<<ehm... niente, lascia stare.
me ne torno in->>
<<non torni da nessuna parte>>
<<va bene enid, te lo dico.
non provo assolutamente niente per te, e se mi conosci dovresti saperlo.
non credo all'amore e a tutte quelle smancerie.
comunque, nonostante questo, in questi ultimi tempi mi hai fatto pensare che ci fosse qualcosa da parte tua... l'abbraccio, la passeggiata, il modo in cui mi hai raccontato quasi tutta la tua vita>>
<<quindi stai dicendo che ti ho illusa>>
<<esatt- NO, no non l'hai fatto perché io non provo niente per te>>
<<e allora perché ti importa tanto di tutto questo?>>
<<basta enid, non parliamone più>> dico, per poi sparire dall'imbarazzo e andarmene da qui.
provo qualcosa per enid?
la risposta non è facile.
chi può pensare che io possa sapere cosa vuol dire provare qualcosa?
non ho mai provato niente per nessuno prima, non posso sapere com'è.
cosa so?
enid è bella, quasi simpatica e... la sua compagnia non mi è mai dispiaciuta.
ma non so se provo qualcosa e, anche se fosse, non lo ammetterei mai, probabilmente.
vado da eugene così posso stare un po' tranquilla, lui a quest'ora è a lezione e non c'è mai.
entro dalle api e mi siedo a terra.
come affronterò la situazione in camera adesso?
sarà super imbarazzante.
<<no mano, non so cosa mi sia preso>>
<<io non ammetto proprio niente>>
<<stai zitto>>
<<sì lo so che non stai parlando, ma è come se fosse>>
sto due orette là e non mi accorgo nemmeno del tempo che passa.
<<oh, ciao mercoledì.
ho parlato con enid, è preoccupata>>
<<ciao eugene.
cosa ti ha detto?>>
<<non molto in realtà, era impegnata a cercarti.
solo che c'è una questione d'amore di mezzo>>
<<non so se voglio farmi trovare>>
<<devi, dovete parlare>>
<<beh, dille di andare dal suo ragazzo a parlare>>
<<mercoledì, perché sei così gelosa di ajax?>>
<<non lo sono>>
<<è impossibile parlare con te>>
<<dai, eugene.
non è facile per me tutta questa situazione>>
<<lo sarà se ci vai a parlare>>
<<vado...>>
mi alzo e vado a cercare enid.
<<finalmente ti ho trovata, mercoledì... non sparire mai più in questo modo, okay?>>
<<dobbiamo parlare?>>
<<non se non vuoi>>
<<va bene... grazie>>
la mia giornata continua e io e enid non ci parliamo.
anche se per ora evitiamo di farlo, però, prima o poi dovremmo.
<<ehi enid, mi passi il quaderno?>>
<<sì certo, tieni>>
volevo solo risentire la sua voce, è un po' che non parliamo.
<<non ce la faccio più a non parlare... per favore, anche se dobbiamo parlare di quello, parliamone>> dico, implodendo.
<<beh, sarebbe giusto che iniziassi tu>>
<<enid io non so cosa provo... non lo so, sono più confusa che altro.
è per questo che mi comporto in questo modo, semplicemente non so nulla>>
<<forse dovremmo conoscerci di più>>
<<sono d'accordo... ma tu invece?>>
<<sono confusa anch'io, mercoledì.
sei entrata nella mia vita e l'hai completamente scombussolata.
non lo so>>
<<e alanx?>>
<<mi chiedo quando imparerai il suo nome... ajax l'ho lasciato, comunque>>
oh no, oh no.
è successo.
non sono riuscita a trattenere i miei muscoli facciali.
<<ho appena visto mercoledì addams sorridere o sbaglio?>>
<<ehm, sbagli>>
<<questa giornata va sempre meglio, non vedo l'ora di raccontare che ti ho fatta sorrider->>
<<provaci e tu non lo farai mai più invece>>
mi guarda male e mi fa la linguaccia.
<<a che ora arrivano domani i tuoi?>>
<<cosa? ah vero>> l'avevo completamente dimenticato.
<<non ne ho idea, spero mai.
dovrei chiamarli con la palla di cristallo per chiederglielo>>
<<eh?>>
<<guarda>> la tiro fuori e cerco di contattarli.
<<tish guarda! la nostra piccola trappola mortale vuole mettersi in contatto con noi>> si sente dalla sfera.
<<sono già qui, padre>>
<<oh, ma come sei bella nella tua uniforme della nevermore... che terribili ricordi fai rinvenire>>
<<volevo solo chiedervi a che ora sarete qui domani>>
<<il più presto possibile>> dice mia madre.
<<lurch, domani partiamo alle sette! >> continua.
<<mh>>
<<ho sperato fino all'ultimo briciolo di speranza che non veniste, ma va bene.
ci si vede>> dico, interrompendo il collegamento.
<<o. mio. dio.
tuo padre è così dolce, e tua madre sembra così simpatica, intelligente->>
<<smettila di fare complimenti alla mia famiglia>>
<<mai, li adoro già.
oh mercoledì ti prego, posso conoscerli domani? me li presenti?>>
<<vedremo>>
beh, sarà un po' strano.
tra l'altro, come dovrei definirla?
ragazza che sto conoscendo meglio per vedere se effettivamente mi interessa o no?
<<andiamo a cenare?>> chiedo, alzandomi e mettendomi la giacca.
<<insieme?>>
<<sì>>
<<va bene>>
a cena non parliamo, ma è bello averla accanto, mi dà un senso di pace.
oh enid, cosa mi stai facendo?
odio questa sensazione, mi fa sentire debole.

<<vado a fare una doccia>> dico, appena torniamo in stanza.
<<va bene, io forse vado da yoko>>
<<oh, va bene>>
sciolgo i capelli, tolgo i vestiti ed entro in doccia.
mi aiuta ancora di più a pensare, anche se in questo momento mi servirebbe non pensare a questa cosa, in tutta onestà.
dopo la doccia, metto una canottiera e una mutanda ed esco dal bagno.
<<oh, sei qui>>
<<sì, alla fine non->> si blocca appena si gira.
<<che c'è?>>
<<niente>> degludisce.
<<sei... bella, se posso farti un complimento.
è anche la prima volta che ti vedo senza le trecce e con i capelli bagnati.
mi hai colta un po' di sorpresa>>
<<oh... grazie>> dico io, colta ancora più di sorpresa di lei.
effettivamente è la prima volta che esco dal bagno ancora così, pensavo non ci fosse.
<<smettila di fissarmi>>
<<scusa>>
<<prendo le cose e torno in bagno>>
<<puoi vestirti anche qui>>
<<ma devo asciugare anche i capelli>>
<<oh mercoledì ti prego, ti prego ti prego ti prego, posso farlo io?>>
<<cosa?>>
<<ti preeego>>
<<uhm, va bene.
fatica risparmiata per me>>
la sento urlare di felicità e corre a prendere l'occorrente.

Difficile | Wenclair. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora