10. surprised

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<<il ballo è stato stupendo, mercoledì... grazie veramente tanto, sei riuscita a renderlo bellissimo>>
<<sì dai, non è stato male>>
siamo appena rientrate nella nostra stanza.
<<ma penso di aver lasciato qualcosa in sospeso>>
enid si avvicina a me e io faccio lo stesso.
quando siamo abbastanza vicine le metto le mani sui fianchi come l'altra volta, ma questa volta resteranno lì.
diventa rossa esattamente come l'ultima volta, ma avvicina la sua faccia alla mia, e io faccio lo stesso.
<<il rosso ti dona, enid>>
un calore mai provato prima mi avvolge le labbra, e io non so bene cosa fare.
non avevo pensato a questo.
per me è il primo, per lei no.
per fortuna però va tutto bene e, quando ci stacchiamo, ci guardiamo per un po' negli occhi.
<<com'è stato? non ti è piaciuto?>> mi chiede.
<<no, è stato... okay.
per te?>>
tolgo le mani ma lei me le prende per rimetterle e mi bacia di nuovo, stavolta spingendomi verso il muro, mentre io le stringo i fianchi.
<<okay enid, capisco gli istinti da lupo, ma per oggi penso che possa bastare così>> dico qualche minuto dopo, con le labbra rosse e gonfie.
<<mi sa di sì, scusami>>
mi libero dal muro e metto il pigiama.
<<parliamo?>> dico, appena uscita dal bagno.
<<sì, certo>>
<<oggi ho capito il limite del contatto fisico con te.
non ne ho uno, credo sia solo un limite di tempo.
però mi piace essere in contatto con te, anche al ballo con, ehm... la mano>>
<<sono ancora imbarazzata per quello>> mi dice, guardandomi male.
<<senti, non ci ho pensato in quel modo, okay?
volevo solo avere del contatto fisico ma volevo che gli altri non lo vedessero, e quello era l'unico modo>>
<<potrei anche crederti, ma resta il fatto che dopo essertene accorta l'hai comunque lasciata là>>
<<beh sì, già che c'ero e con il tuo consenso...>>
<<non ti facevo così, sai?>>
<<neanch'io mi facevo così.
comunque, dicevo, ho capito che mi piace veramente tanto la tua compagnia e che voglio stare vicina a te più che posso.
sono stata... bene con te stasera>>
<<mercoledì...>> dice, guardandomi dolcemente.
<<vuoi essere la mia ragazza, enid?>>
la vedo bloccarsi completamente, sbarrando gli occhi.
ho sbagliato probabilmente... forse è troppo presto.
<<scusa, forse è affrettat->>
<<e lo chiedi?>> mi risponde lei interrompendomi, mentre piange.
<<è un... sì?>>
<<è un "ovviamente sì">> risponde, mentre si asciuga le poche lacrime con la manica.
non pensavo reagisse così...
<<ma perché piangi?>>
<<lo aspettavo da un bel po', mercoledì... e poi le persone normali lo fanno a volte, sai?>>
<<hai reagito allo stesso modo con asfalt? non credo>> dico, fiera.
<<mercoledì!>> dice scoppiando a ridere nel pianto, e io accenno un piccolo sorriso senza mostrare i denti, ma solo curvando la bocca.
<<comunque non riesco a togliermi dalla testa il fatto che hai le fossette>>
<<beh non le vedrai spesso>>
<<se riuscirò a farti sorridere sì>>
<<non è facile>>
<<ma ci sono già riuscita varie volte>>
<<varie? due significa varie?>>
<<ti odio>>
<<ho sonno, andiamo a dormire>>
<<bacino della buonanotte?>>
<<non se ne parla, chiedilo di nuovo e ti brucio>>
<<va bene>> dice, mentre va verso il suo letto.
<<buonanotte enid>> sentenzio qualche secondo dopo, dal mio.
<<notte mercoledì>>

mi sveglio e enid non è qui.
<<mano, sai dov'è andata?>> dico, con la voce ancora roca dal sonno.
<<sono in bagno>>
<<okay>> rispondo, alzandomi dal letto.
<<vieni?>>
senza farmelo ripetere due volte entro in bagno e la trovo a truccarsi.
<<ma buongiorno>> mi dice lei, per poi darmi un bacio sulla guancia.
inizialmente mi irrigidisco, ma poi mi ricordo che devo farci l'abitudine, e non mi dispiace nemmeno troppo come cosa.
<<giorno>> rispondo io, stropicciandomi gli occhi.
enid mi guarda sorridente e io inizio a farmi le trecce davanti allo specchio, condividendolo con lei che continua a truccarsi.
<<mi sento osservata>> le dico, girandomi verso di lei.
<<beh, è perché lo sei>> mi risponde, alzando le spalle.
scuoto la testa e continuo il mio lavoro.
<<io ho finito, sto andando a lezione>> dice enid, qualche secondo dopo.
<<lezione?>>
<<sì, caninologia>>
<<canino cosa?>>
<<caninologia>> risponde ridendo.
<<perché non la ho segnata sul mio programma?>>
<<perché dovresti? hai i canini tu?>> dice, ridendo ancora.
la guardo male e lei ride ancora più forte.
<<vado, yoko mi aspetta fuori>>
<<ma se c'è anche lei che non è un lupo perché non posso esserci anch'io?>>
<<anche tu sei un vampiro?>>
<<ah vero>>
lei ride, viene verso di me e mi chiede il permesso per un bacio, io annuisco e le stringo le braccia attorno alla vita, mentre lei mi bacia mettendomi una mano sulla spalla e con l'altra mi avvolge la schiena.
il bacio non si intensifica e dura poco perché dopo un paio di secondi mi stacco.
<<ci vediamo più tardi a lezione insieme con la thornhill>> mi dice, io annuisco e lei esce dalla porta.
appena esce sento già la voce di yoko.
che urto.
so che è fidanzata però bho, non mi fido di lei;
ma di enid mi fido, quindi è meglio che lascio perdere la gelosia, anche perché ho paura di me stessa perché posso essere molto vendicativa.
<<sì mano, andiamo>> rispondo a mano che mima di andare al corso facoltativo di disegno, lo adora.
ci incamminiamo ed entriamo in quell'aula.
<<oh mercoledì, hai deciso di venire>>
il corso è tenuto da xavier, perché è più che altro un club studentesco, senza voti e cose che fanno media.
<<se mi vedi vuol dire che sono qua>>
<<abbiamo iniziato mezz'ora fa ma vabbè>> continua, guardandomi male e seguendo ogni mio movimento con gli occhi, mentre vado a sedermi accanto a bianca.
<<anche tu qui?>> mi chiede.
<<sì, faccio un favore a un amico>> dico, mentre metto un foglio e una matita sotto il banco per mano, che segue da lì per non farsi vedere e lo indico a bianca.
<<io mi faccio un favore da sola guardando questo ben di dio>>
<<xavier?>> chiedo, disgustata.
<<sì>>
faccio una faccia ancora più disgustata e cerco di seguire la "lezione" di xavier, che mi lancia sguardi accusatori per tutto il tempo.
<<tra un po' lo squarto>> sussurro.
<<ha parlato di te all'inizio, ha detto che ti pentirai di non essere andata con lui e di aver scelto una tua "amica" al suo posto, e che per lui è stato imbarazzante perché appunto invece di accettare di andare con lui ci sei andata senza un vero accompagnatore.
io gli ho riso in faccia>> mi dice bianca, disegnando.
<<ci siamo fidanzate ieri>> dico impassibile, guardando in avanti e senza nemmeno farmi smuovere da ciò che ha detto prima.
<<e me lo dici così, mercoledì?
guarda che è una bella cosa>>
<<lo so>>

<<okay, per oggi abbiamo finito.
mercoledì, tu rimani>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 04, 2023 ⏰

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