9. is this happening?

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<<no mano, non so dov'è enid.
e la cosa mi snerva, dovrebbe aiutarmi con i capelli>>
rispondo sbuffando ai gesti di mano, mentre maledico di nuovo la mia scelta di non avere un telefono.
<<va bene, vai a cercarla tu>>
appena mano esce, mi vengono in mente trecento pensieri diversi.
in questa settimana non è successo molto, niente più abbracci o cose "strane", ma oggi è il giorno del ballo e sto letteralmente morendo di ansia.
come si balla?
non ne ho idea.
ma enid lo saprà sicuramente, spero.
<<eccomi>>
<<era ora, dov'eri finita?>>
<<la risposta non ti piacerà>>
<<arnalx?>>
<<sì, ajax.
voleva una conferma del sì o del no>>
<<per andare al ballo con lui?>>
<<sì>>
<<e cosa gli hai detto?>>
<<che simpatica che sei oggi>> mi dice ridendo.
<<simpatica sì, ma gelosa mai>>
le dico con una faccia fiera di me stessa.
<<certo, certo>> risponde lei, ridendo ancora di più.
<<è stato molto gentile comunque, non mi ha pressata>> continua.
<<wow, ha fatto il minimo necessario.
mi aiuti con il vestito e i capelli comunque?>>
<<ne hai scelto uno?>>
<<sì, io e mano siamo andati in un negozio>>
<<senza di me, bravi bravi>>
le faccio vedere il vestito e lei si blocca.
<<è bellissimo, mercoledì.
lo adoro, e non vedo l'ora di vedertelo addosso>>
mi aiuta a metterlo e poi andiamo in bagno per i capelli.
<<come li vuoi?>>
<<scegli tu, a me non interessa>>
in mezz'oretta circa finisce, e opta per le trecce legate insieme per sopra.
<<non volevo snaturarti troppo.
oddio mercoledì sei troppo bella...>>
<<ehm, grazie>> rispondo.
<<ora io esco>> dico poi.
manca poco meno di un'ora al ballo, ma ho bisogno di prendere aria.
<<ah, va bene>>
esco e penso, oggi ci sarà un sacco di contatto fisico tra di noi.
la cosa mi dispiace? no.
adoro la cosa? non lo so, probabilmente no.
però voglio farlo, anche per testare i miei limiti con il contatto fisico.
e sopratutto voglio vedere cosa provo quando sto molto vicina a lei per un po' di tempo.
sto pensando anche alle facce che la gente farà.
capiranno che anch'io sono così debole da andare a uno stupido ballo.
ma non è colpa mia, è lei che mi rende debole.
è già tardi comunque, vado di nuovo verso la stanza.
appena arrivo davanti alla porta, questa si apre "da sola", ed esce enid.
mi blocco per qualche secondo.
<<mercoledì? ti entreranno le mosche in bocca in questo modo>>
che figura di merda.
chiudo subito la bocca e cerco di ricompormi.
<<ehm, sei... sei bellissima>>
<<okay, potrei piangere... mi hai fatto un complimento>>
<<lo penso davvero...>> dico, ancora scombussolata, mentre a lei spuntano gli occhi lucidi.
<<hai scelto quello corto che piaceva a me>>
<<ovvio, te l'ho detto che la tua opinione era importante>>
la guardo ancora dalla testa ai piedi, non ci credo che verrà al ballo con me.
<<mi stai consumando, mercoledì>>
<<ehm, scusa>>
<<andiamo?>>
<<sì, ma...>> con gesti molto lenti e incerti le prendo la mano, e poi andiamo verso la sala.
<<sai che sto gridando internamente, vero?>>
<<lo so, e ne sono grata perché non avrei voluto sentire i tuoi scleri>>
appena entriamo, si girano quasi tutti verso di noi.
<<hai rifiutato per venirci con la tua compagna di stanza, mercoledì?>> il primo a dire qualcosa è xavier.
<<esattamente>> dico per poi sorpassarlo, ancora con la mano di enid nella mia.
ci sediamo a un tavolo con yoko, divina, eugene e bianca.
<<o mio dio mercoledì, sei bellissima>> dice divina, e io mi limito a un <<grazie>>, mentre vedo enid guardarla male.
solo per vedere la sua reazione, provo ad andare avanti.
<<anche tu stai molto bene>>
enid si gira verso di me e mi rivolge lo sguardo più pauroso che mi abbia mai fatto, e si aggiunge anche yoko.
<<non ci mettiamo mica insieme per dei complimenti>> dice divina ridendo.
<<non ci posso credere che la cupa mercoledì addams ha preso qualcuno per mano>> dice bianca, sconvolta.
<<beh neanch'io, ma l'ha fatto>> dice enid, per poi raccontare un po' di noi, dopo aver aspettato il mio permesso che le ho dato annuendo, a bianca che non sapeva nulla.
ha usato il termine "frequentarsi" per descrivere il nostro rapporto, cioè ha detto "ehm, e ci stiamo tipo frequentando adesso".
ci stiamo davvero frequentando?
e perché non l'avevo ancora realizzato?
io, che ho sempre odiato e ripudiato l'amore, davvero mi sto frequentando con qualcuno?
che vita strana.
<<stento ancora a crederci, onestamente>> dice bianca.
<<tutto grazie a me>> si vanta eugene e io lo guardo male.
<<non è vero>> ribatto.
durante la conversazione con gli altri, a cui prende parte praticamente solo enid, e io parlo con qualche monosillabo a volte, la guardo spesso.
okay, l'ho già ammesso: lei è bella di per sé, ma con questo vestito mi fa provare cose strane.
credo di star provando vera attrazione forse per la prima volta, è bellissima e non riesco a smettere di guardarla.
mentre parla con yoko, le metto una mano sulla gamba, lasciata scoperta dal vestito, per avere un po' di contatto fisico con lei: quello di poco fa con le mani non è stato troppo lacerante per me, e voglio vedere se ce la faccio anche stavolta a mantenerlo.
appena poggio delicatamente la mia mano sul suo ginocchio, enid si blocca un attimo dal parlare, mi guarda sorpresa e poi continua, degludendo.
la mia mano rimane lì, non si sposta di un centimetro.
mi conforta essere in contatto con lei in qualche modo.
<<tesoro, c'è la nostra canzone>> dice a un certo punto divina a yoko, ed entrambe si alzano per ballare.
<<credo non sia stata una mossa astuta stare nel tavolo con le coppiette>> dice bianca, roteando gli occhi.
<<infatti>> ribatte eugene.
<<dai, andiamo a prendere da bere così nel frattempo finisce questa canzone diabetica, sicuramente adesso andrà a ballare anche l'altra coppia>> dice guardando male me e enid.
eugene annuisce e vanno a prendere qualche bicchiere di punch.
<<cosa ti salta in mente?>> mi chiede enid appena rimaniamo da sole al tavolo.
<<eh? ah, scusami, se vuoi la levo>> dico, cercando di ritirare la mano, ma lei me la blocca là.
<<no>>
<<comunque ho notato che qua quella gelosa sei tu>>
<<smettila>>
<<dico solo la verità>>
<<se tu ti metti a fare complimenti alla gente come devo essere?>>
<<l'ho fatto apposta per vedere la tua reazione, hai visto con che facilità l'ho detto? se avessi voluto farglielo davvero ci avrei messo molto di più>>
<<stronza>> mi dice guardandomi male, ma sorridendomi subito dopo.
<<vuoi ballare?>> dice poi.
<<mh... va bene>> dico, non del tutto convinta.
andiamo sulla pista da ballo e metto lentamente le braccia attorno alla vita di enid.
<<mercoledì, mi stai abbracciando? cosa ti è preso oggi?>> dice, più felice che mai.
<<zitta e fallo anche tu, prima che io cambi idea>>
lei mette le braccia intorno alle mie spalle e iniziamo a muoverci, cercando di ballare.
<<ci stai davvero provando a ballare>>
<<sì, mi sto impegnando visto?>>
mi guarda sorridendo, e io quasi mi perdo nel suo profumo e sorriso.
mi avvicino.
lei mi guarda confusa, ma si avvicina anche lei.
<<forse non è il luogo adatto>> sussurro io poco dopo, anche se ci stiamo guardando le labbra a vicenda.
<<hai ragione...>> mi risponde lei, quindi allontaniamo i visi e continuiamo a ballare.

Difficile | Wenclair. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora