Riflettei su quello che avevo appena finito di leggere. Ero ancora disorganizzata per la giornata che mi aspettava, avevo una crocchia di capelli in testa che stava su ancora non so come, occhiali sulla punta del naso e tipico abbigliamento da casa: tuta e felpa. Con un gesto svogliato mi grattai la parte posteriore del fianco mentre con l'altra sorressi il libro che avevo da pochi minuti concluso. Ero sola in casa, nessuno poteva né vedermi né sentirmi, perciò non mi preoccupai di trattenermi nel gridare le peggio parolacce verso il mondo non appena il mio mignolo del piede incontrò la gamba del tavolino.
Chiusi gli occhi e presi un respiro profondo, decisi di dirigermi in cucina come avevo programmato poc'anzi senza rendermi ulteriormente ridicola. Era una stanza piccola, non mi piaceva il lusso, non aveva nulla di speciale. Un pavimento di mattonelle bianche contornato da suppellettili color legno. Mi feci un bel the caldo per rilassarmi un po', volevo prendermela comoda. Con la testa un po' per terra e un po' sulle nuvole mi sedetti al tavolo della mia cucina che quando ero sola sembrava stranamente più spaziosa.
Riflettei sul libro, sulla storia, sul tipo di scrittura e sul messaggio... era proprio un bel libro.
Mi sentii vuota non appena finito di leggere, volevo che ci fosse un seguito anche se sarebbe stato di troppo nella collezione dell'autore, e questo era un buon segno, vuol dire che mi era piaciuto. Ma notai una cosa, anzi, era già da un paio di giorni che ci giravo intorno non trovando nulla da contestare ma nemmeno da elogiare.
Il libro che avevo appena concluso era solo un ammasso di eventi cronologicamente studiati per esprimere un messaggio. Per carità, del tutto lecito farlo, è quello lo scopo dei libri: comprendere il messaggio che vuole esprimere l'autore... eppure in tutto questo non vedevo nulla di umano... nulla di naturale... era un susseguirsi di avvenimenti già programmati e predestinati per dare una cronologia agli eventi, un seguito, un continuo, un senso alla vita e alla storia del protagonista che senso non dovrebbe averne.
Prendete noi esseri viventi e pensanti, la nostra vita è per caso un insieme di episodi già programmati? Non so voi ma la mia è imprevedibile.
Con questo non voglio dire che gli autori dei libri, i registi di film o serie TV non debbano concentrarsi sulla storia e sulla morale che vogliono infondere a chi legge o a chi guarda. Assolutamente. Eppure mancano di umanità, di sporco, di casa, di brutale, di volgare, di dolce, di gentile. Mancano dei piccoli gesti nascosti, privati, come grattarsi la schiena, alzarsi i pantaloni in pubblico oppure dei gesti dolci come quando mando a fanculo la mia migliore amica oppure le faccio metà cuore con le dita aspettando che lei ricambi.
Sono piccoli gesti che nei libri non vengono descritti. Grattarsi il naso, giocherellare con le labbra, stropicciarsi gli occhi, ruttare, sbadigliare, stiracchiarsi. Eppure questo nei libri non accade, o almeno in minima parte. Se la nostra vita fosse un libro saremmo tutti delle bambole, perfetti nei nostri movimenti, nelle nostre decisioni, sapremmo quale strada prendere perché è già stata decisa da qualcun altro che in teoria dovrebbe essere il "Dio" del nostro piccolo mondo. Onnipotente e onnisciente di ogni nostro movimento, azione, comportamento.
Ma è questa la cosa che ci rende umani. La nostra naturalezza, il nostro libero arbitrio, la libertà di discernere cosa è bene e cosa è male, i piccoli gesti mossi unicamente dai nostri sentimenti. Transitori, momentanei, passeggeri, indescrivibili, certe volte indimenticabili sentimenti, ma soprattutto pregni di umanità e naturalezza.
Ehilà bella gente, guardate chi è tornata!
Non preoccupatevi la trilogia del sangue non l'ho lasciata in sospeso, la sto correggendo molto lentamente.
Questa è una di alcune storie brevi che avevo scritto tempo fa, solo che adesso sto cercando di recuperare i file, quindi può essere che ci vorrà un po' di tempo anche qua per pubblicare. Come avete potuto intuire non sono delle vere e proprie storie, sono più delle tematiche contestualizzate perciò siete liberi di scrivermi qualsiasi giudizio voi riteniate opportuno perché questo è anche un modo per scambiarsi delle idee e opinioni su argomenti generici.
Grazie di leggere Spider Lily, detto questo, HAVE A GOOD LIFE!
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Spider Lily
Short StoryUna serie di racconti su alcuni temi della vita in generale, spero vi piacciano e anzi, se avete delle idee da darmi le accetto volentieri. Ho chiamato questa raccolta Spider Lily perché quest'ultimo è un fiore tipico giapponese che adoro moltissim...