LA GENERAZIONE Z

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<<Ok ragazzi potete pure leggere le due tracce>> ci invitò la professoressa. Buttai gli occhi sulla lavagna e leggendo la prima capii che era quella giusta per me. Poche cose sapevo che sarebbero state chiare nella mia vita, ma quella traccia era una di quelle.

"descrivi quali differenze riscontri con il mondo di oggi e quello del passato e mettile a confronto"

Presi la penna, piegai il foglio a metà e cominciai a scrivere.

"Fare parte di questa generazione non è facile.

Veniamo attaccati continuamente.

Dalle istituzioni che non si preoccupano di tutelarci e molto spesso sostenerci. Dagli adulti che non fanno altro che screditarci. Perché io non sono un semplice adolescente... io sono una persona che sta sempre attaccata al cellulare, sono una persona che non studia come si "studiava" una volta, sono una persona troppo tollerante verso la comunità LGBT, sono una persona che non prende posizioni, sono una persona che non si preoccupa di leggere il giornale, sono una persona sconsiderata, sono una persona che non si preoccupa del proprio futuro. Le generazioni precedenti ci fanno sembrare come la peggio feccia umana.

Sono stanco di sentirmi dire che sono inadeguato, inadeguato per un mondo che ormai è cambiato. Non ha senso modellarmi e formarmi sulla base di un mondo che non esiste più, giusto? E allora perché gli adulti, genitori, professori... vogliono che sia così?

Sono frustrato perché ciò che sceglierò per il mio futuro sarà sbagliato qualsiasi scelta faccia. Sono frustrato perché in qualsiasi modo io mi ponga alle cose sarà inadeguato al sistema. Sono frustrato che ogni cosa che mi si dica di fare suona come una condanna o un obbligo e non come un piacere, non come un modo per conoscere il mondo che sono destinato a cambiare in qualche modo.

E sono frustrato che il mondo che gli adulti sognano e sperano che noi creiamo non sia altro che una copia del loro.

Non nego che ci siano differenze col mondo di una volta, perché ce ne sono parecchie, e secondo me è proprio questo che produce tanta ostilità.

Vogliamo mettere a confronto i due mondi? Va bene. Una volta le donne avevano meno diritti di adesso. Si preferiva, da pubblico cittadino, parlare con un collega maschio per un determinato progetto o esigenza, che con una donna.

Gay, lesbiche e tutte le persone che appartengono a quel mondo? Non potevano neanche tenersi la mano in pubblico senza venire additati o addirittura insultati e denigrati mentre le coppie eterosessuali potevano e possono tutt'ora parlare di tutti gli argomenti riguardo la propria sessualità o svolgere determinati scambi di affetto anche pubblicamente.

Interazioni a scuola? Una volta il professore era quasi venerato come una divinità appartenente ad un mondo ultraterreno. Aveva il potere di distruggere la vita di uno studente solo se questo aveva solo guardato male il docente. C'era chi chiedeva favori, chi richiedeva atti sessuali, e chi chiedeva soldi per la promozione.

Vogliamo davvero continuare?

La differenza sostanziale tra il mondo delle scorse generazioni e il nostro è che noi abbiamo più libertà.

Le donne hanno il diritto e in un certo senso il dovere di denunciare atti e vessazioni che vanno contro i propri diritti.

La comunità LGBT può manifestare per i propri diritti in piazza senza che nessuno possa interferire tranne per eventuali emergenze.

Oggi giorno uno studente ha la possibilità di decantare i propri diritti se si presenta la necessità. Se un professore permette o compie egli stesso un abuso di potere, gli studenti possono tutelarsi o contestare qualsiasi atto che vada contro la legge.

Non voglio dire che oggi giorno questi problemi siano risolti completamente. La violenza sulle donne esiste ancora, come esiste anche la mal versazione dei propri tributi e del proprio stipendio. Esiste ancora l'omofobia. Ed esistono ancora le raccomandazioni, abusi di potere e deliri di onnipotenza dentro le istituzioni scolastiche e lavorative.

Ma la differenza abissale è che una volta non potevano lottare contro queste ingiustizie, ed effettivamente non avevano né gli strumenti né le armi né le competenze per farlo.

Quindi vorrei invitare tutti quanti a riflettere prima di screditare una determinata generazione.

Perché noi non siamo persone disinteressate, noi non siamo quello che c'è nello schermo di un cellulare come non siamo i voti che prendiamo.

Noi siamo umani, e come tali, abbiamo voce in capitolo nella nostra storia. Creiamo problemi che le generazioni successive dovranno risolvere, e risolviamo problemi creati da generazioni passate.

Forse un giorno tutta questa nostra libertà ci porterà alla rovina, ma fino ad allora, dovrà essere vista come una strada per il miglioramento".

Rilessi il mio tema, e ne fui fiero in un certo senso, nonostante errori di ortografia, grammatica e altro ancora. Fui felice di aver difeso questa generazione Z che tutti non perdono tempo a infamare, denigrare e screditare. Stavo difendendo il mio mondo, la mia realtà... e quel tema era il primo passo per cambiare le cose.





SONO TORNATA! TA DAN!

fatemi sapere cosa ne pensate ovviamente, ognuno ha la propria opinione al riguardo e onestamente sono felice che sia così.

credo di averlo scritto perché come il ragazzo qui sopra anche io sono stanca

gli adulti non fanno altro che dirmi "aah ai miei tempi" e quindi?

penso davvero tutte le cose che ho scritto e penso che non si debbano mettere a confronto le generazioni

anche se a volte sembra doveroso farlo

detto questo, HAVE A GOOD LIFE <3

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