Mi ritrovai come visitatore ad ammirare una splendida chiesa in una città sperduta.
Decorata d'oro, archi a tutto sesto si ergevano tra le colonne, vetrate colorate facevano filtrare una diversa tonalità della luce solare. Camminavo su un pavimento in marmo passando attraverso i posti dediti alle celebrazioni cattoliche. Mi fermai a scattare delle foto e a pensare.
Pensai alla società di oggi e come essa avesse plasmato la figura di Dio. Un tempo Dio era un essere superiore in tutto e per tutto venuto a punire e correggere l'umanità, mentre ora è un'ideale in cui credere.
Prima venivano valorizzati i comportamenti, come andare in chiesa periodicamente, pregare la mattina, il pomeriggio e la sera e cose di questo genere. Ora la società, avendo più libertà, si limita a confinare la figura di Dio come una morale.
Io non sono un credente, abbiamo troppe religioni basate su soggettive concezioni della realtà a cui non sono disposto a piegarmi. Eppure mi ritrovo sempre a riflettere su cosa abbia sbagliato, sul perché ci siano tante concezioni della religione, sul perché ci sia tutta questa discordanza tra le realtà di ogni persona.
E sono arrivato alla conclusione che niente è assodato, neanche l'aria che respiriamo. Non abbiamo la certezza che Dio esista perché non abbia prove ma nonostante ciò ci crediamo, abbiamo fede perché l'idea che ci sia qualcuno lassù di magnanimo che ci aiuti nel momento del bisogno o che ci punisca quando deve fa comodo. Fa comodo per manovrare la società e assoggettare le menti più deboli a determinati ideali e abitudini.
Trovo che l'umanità sia sempre alla ricerca di speranza perciò trovare sostegno in qualcosa di più grande di noi aiuti solo ad illuderci ad un ottimismo apparente delle situazioni. Basti guardare come la figura e gli ideali della chiesa di Dio siano cambiati dall'Antico Testamento al Nuovo Testamento, dal medioevo al rinascimento e tra le varie riforme degli uomini rinnovatori della storia. La chiesa è stata fallace in questo. E questo mi da solo un altro motivo per non credere alla sua esistenza.
E se ci fossimo da sempre inventati tutto? Se tutte le religioni fossero basate sul preconcetto che ci sia un creatore? Se la creatura avesse creato il creatore per il gusto di averne uno? Come al solito evasi queste domande all'interno della mia testa non riuscendo a dare una risposta.
Andai a sbattere contro una persona mentre indietreggiavo per fare una foto. <<Ohip>> esclamò una voce anziana. Mi girai e vidi un vecchio coi cappelli grigi e un volto rugoso. Indossava una veste nera e una croce dorata. Un parroco. <<Mi scusi>> domandai scusa abbassando leggermente la testa. <<No, non ti preoccupare, dovrei essere io a scusarmi>> mi rispose gentilmente agitando le mani con fare un po' nervoso. <<E' raro vedere da queste parti visitatori, cosa la porta qui? E' un credente?>> chiese lui. <<Padre avrei delle domande da porvi>> e alla mia richiesta lui annuì.
Ci sedemmo in una delle sedie della chiesa. Forse sarei riuscito a dissolvere alcuni miei dubbi esistenziali se ne avessi parlato con qualcuno di professione. Parlai con il parroco, scoprendo che aveva lo stesso nome di battesimo di mio nonno e che era lì da quando aveva 19 anni. Parlai con lui delle mie perplessità e finito il discorso, lui mi sorrise amorevolmente, mi guardò con uno sguardo paterno e l'unica cosa che mi disse mi sconcertò, non allietando le mie incertezze ma provocando la crescita ulteriore di quest'ultime.
<<Pensa a questo: credi davvero che non ci niente di più grande dell'umanità? All'in fuori di questo piccolo mondo che governiamo? Ragazzo siamo al di sotto della natura all'interno di un mondo che dovrebbe essere nostro, siamo troppo impotenti per negare l'esistenza di un essere superiore>> alzò le sopracciglia e mi sorrise. Io non risposi, come avrei potuto del resto, intuendo il mio silenzio il prete si alzò, e con le mani dietro la schiena si diresse nel retro della chiesa lasciando il mio cuore e la mia mente in un subbuglio tale da attanagliarmi i pensieri e da aizzarli uno contro l'altro in una confusione sovrumana.
Ehilà! Sono tornata!
Questa breve storia mi ha distrutto il cervello. Io cerco quasi sempre di non pensarci alla figura di Dio, che senso ha riflettere su qualcosa che non scoprirò mai? O almeno, questo è quello che provo a fare, poi le domande esistenziali ce le hanno tutti.
Io sono credente ma non praticante, credo che ci sia qualcosa più potente di noi ma che non influisca direttamente col nostro mondo, o meglio, credo che il modo in cui abbiamo reso l'immagine di questo "divino creatore" sia sbagliata.
Ci sarebbero molte cose su cui discutere riguardo alla religione ma lo lascerò fare a voi e ricordatevi che se avete degli argomenti su cui vi piacerebbe che parlassi non esitate a scrivere.
Grazie di leggere Spider Lily
detto questo, HAVE A GOOD LIFE!
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Spider Lily
Short StoryUna serie di racconti su alcuni temi della vita in generale, spero vi piacciano e anzi, se avete delle idee da darmi le accetto volentieri. Ho chiamato questa raccolta Spider Lily perché quest'ultimo è un fiore tipico giapponese che adoro moltissim...