Mi svegliai nel bel mezzo della notte con solo la luce della luna. Una luce nel buio, una sola. Una candela in una caverna. Un falò in una grotta buia in mezzo ad un bosco. Svegliata dalle onde del mare, leggermente mosso. Svegliata dal danzare delle sue onde. Il rumore delle onde delicate mi teneva in dormiveglia, mentre i leggeri schizzi che cadevano su di me raffreddarono il mio animo in un istante. Come se da un momento all'altro ti appoggiassero sul polso un cubetto di ghiaccio, e quello rappresentasse tutte le inutili e invadenti preoccupazioni automatiche della nostra psiche. Il mare era come il cielo. Non se ne vedeva la fine, né dell'uno né dell'altro. Sapere che probabilmente c'era una linea sottile che li separava quasi mi confondeva. Mi interrogavo su dove il mare finisse, avendone la certezza di non trovarne risposta. Mi sentivo come in un dipinto, talmente realistico da sembrare finto. Quell'enigma del dover trovare quella pennellata che separava il mare dal cielo quasi mi devastava. Prendeva il sopravvento e sembrava non esserci più niente in mente. Ma in quel dipinto così reale c'erano troppi particolari per non notarli. Mi divertivo a raggruppare stelle in nuove costellazioni e creare forme bizzarre. Le stelle che vedevo mi riempivano l'animo, come se mi parlassero. Come se mi parlassero e dicessero più di qualcuno. Alcune mi tranquillizzavano, altre al contrario mi incutevano timore, come se da un momento all'altro potessero esplodere.
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sul fondo del mare
RomanceUna giovane di ricca famiglia incontra, durante una delle sue passeggiate tra la natura, un umile ragazzo di campagna, che diventa poi la causa della sua surreale e strana morte. Tra pensieri e riflessioni nasce tra i due un amore, ostacolato dalle...