°ZEFIRA'S POV°
Mente mamma e papà discutevano si senti in lontananza il suono di un corno, immediatamente i Metkayina si tuffarono in mare contenti.
Tsireya stava venendo verso di noi in sella al suo ilu: "Venite i tulkun sono tornati!".
Nel loro ciclo infinito di migrazioni i tulkun erano tornati a casa. Appena uscita dalla capanna vidi la baia principale invasa da quei maestosi giganti, mi accorsi però che la mia gemella non era al mio fianco quindi decisi di andarla a chiamare insieme a Tuk.
"Kiri vieni a vedere!" : "Tuk lasciami in pace" : "Avanti vieni e non fare storie!", stava sbuffando ma appena mise piede fuori dalla capanna le si illuminarono gli occhi dallo splendore circostante: "Vieni andiamogli incontro", ci tuffammo in acqua tutti insieme.
Neteyam mi prese con se portandomi sul suo ilu: "Così stiamo insieme", a quelle parole sorrisi.
I tulkun saltavano contenti fuori dall'acqua creando delle onde enormi, i Metkayina erano più felice che mai e l'unica cosa che potevamo fare in quel momento era ridere ed essere felici.
Il sorriso sul volto di Neteyam era sincero più che mai, la sua risata era contagiosa e la sua voglia di avvicinarsi a quelle creature era immisurabile, così cominciammo ad infilarci tra gli altri na'vi.
Lo'ak era finito con Tsireya, lei voleva che incontrasse la sua sorella nello spirito così lui si era seduto dietro di lei.
Passammo sotto un tulkun gigantesco, sulla pancia aveva dei tatuaggi molto simili a quelli di Tonowari e dei na'vi del posto. Fortunatamente mamma e papà avevano smesso di discutere ed erano anche loro sott'acqua ad ammirare quelle creature maestose.
Kiri, Tuk e Rotxo si erano attaccati alla pinna di uno di essi, venendo trasportati senza fatica, la mia gemella era visibilmente al settimo cielo.
Infatti, è da quando siamo arrivati che sperava nell'arrivo dei tulkun, poco più avanti si potevano vedere dei bambini giocare con le bolle emanate dallo sfiatatoio di uno dei cetacei.
Fu il momento dei racconti, di intere stagioni separati, di morti e di nascite, di vecchi amici e nuovi amori.
Una cosa interessante era Lo'ak, ogni volta che posavo lo sguardo su mio fratello aveva gli occhi incollati alla figura di Tsireya, era proprio innamorato.
La guardava con una faccia da ebete come se da un momento all'altro dovesse cominciare a sbavare, ed ogni volta che lei gli parlava doveva ripetergli le cose due volte perché si perdeva nei suoi pensieri. Erano proprio carini insieme.
Noi ed i ragazzi del posto passammo tutta la mattina insieme ma quando i tulkun tornarono nel mare aperto Neteyam non era con me a salutarmi, non sapevo dove si fosse andato a nascondere.
Dopo circa un'ora passata con gli altri si ripresentò trascinandomi alla baia senza dare spiegazioni a nessuno nemmeno a me, fortunatamente per lui io non ci davo troppo peso.
"Ti sei divertita oggi?" : "Sì un sacco, poi hai visto che carini che erano i bambini?", lui sorrise leggermente abbassando la testa: "Sembri la mamma quando parli così" : "Devo prenderlo come un complimento o.." : "No! C'è sì, sì prendilo come un complimento".
A quelle parole non riuscì a trattenere una sonora risata: "Che hai da ridere? Che ho detto?", non riuscivo a smettere, mi stesi per terra e misi le braccia a tenermi la pancia che aveva cominciato a farmi male.
Ridevo così tanto che alla fine riuscì a contagiare anche Neteyam portandolo nella mia stessa situazione.
Eravamo sdraiati sulla sabbia bagnata con i piedi che sfioravano leggermente l'acqua, avevamo appena smesso di fare gli stupidi e ci stavamo guardando.
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Avatar : un amore proibito
FanfictionC'è stato un tempo in cui il mio popolo era in pericolo, ma quel periodo è finito o almeno così credevo. Mi chiamo Zefira e sono la gemella di Kiri, siamo nate da un avatar ormai senza una coscienza tenuto in vita soltanto dalle macchine. Jake e Ne...