°Capitolo 9°

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°NETEYAM'S POV°

Era giunto quel momento, dovevo dirle dei miei sentimenti ormai non riuscivo a tenerli più nascosti. Sapevo benissimo che da parte sua non ci sarebbe stato un rifiuto ma l'ansia dentro di me non si poteva quantificare, la amavo talmente tanto che un suo no avrebbe potuto distruggermi definitivamente.

"Allora che devi dirmi?", era così pura che faceva anche finta di non sapere nulla: "Io penso che tu già sappia cosa voglio dirti ma voglio farlo uscire dalla mia bocca..", mi guardava con quei suoi grandi occhi viola che alla luce della luna diventavano più belli del solito. Non penso l'avesse fatto apposta ma quella sera si era legata i capelli in un modo particolare, li aveva sempre tenuti sciolti ma questa volta erano tenuti indietro da un piccolo fermaglio in modo da non ricaderle sul viso.

"Vedi.. io penso ci sia qualcosa tra di noi, non riesco a spiegartelo bene ma sembra quasi ci sia una -" : "Connessione, la sento pure io", mi aveva tolto le parole di bocca come se sapesse quello che stavo per dire, ero sempre più convinto della mia teoria: io e lei eravamo destinati a stare insieme.

"Io penso che questa sensazione sia dovuta anche perché..", la frase mi era morta in gola, non riuscivo più a continuare osservare ogni suo movimento questa volta non aveva aiutato, presi un bel respiro e puntai lo sguardo verso l'orizzonte: "Io ti vedo" voltai lo sguardo di nuovo verso di lei ritrovandomela che già mi guardava.

"Oh Neteyam..", ecco era giunta la mia condanna lei mi avrebbe rifiutato ne ero certo: "Mi avevano detto che ti piacevo un po'.. non mi aspettavo una simile dichiarazione" : "Se vuoi possiamo far finta che non sia successo nulla" : "No!", la sua risposta così fulminea mi sorprese e allora capì che anche lei provava i miei stessi sentimenti.

°ZEFIRA'S POV°

Appena Neteyam si era dichiarato il mondo aveva cominciato a girare vorticosamente, l'unico punto fermo era lui: "Se vuoi possiamo far finta che non sia successo nulla" : "No!", quella risposta mi era uscita spontanea come se il mio inconscio lo volesse più di me.

"Penso che vogliamo la stessa cosa.. perché anche io ti vedo", ecco l'avevo detto, ero leggermente spaventata più che altro per il nostro futuro. La domanda che mi tormentava di più riguardava mamma e papà, se non avessero accettato l'amore che proviamo l'uno per l'altra?

"Ma Neteyam è complicato, siamo fratelli.." : "Lo so, me ne rendo conto ma vedrai che ai nostri genitori non farà differenza, fidati di me", il modo in cui mi faceva sentire al sicuro anche solo con poche parole era incredibile, sembrava si fosse preparato tutta la vita per questo momento mentre io no.

Più lo guardavo più sentivo un legame tra noi e senza nemmeno accorgermene ci stavamo avvicinando, i nostri nasi si sfioravano ed ecco finalmente che le nostre labbra si unirono in un bacio casto quasi a non volerci approfittare l'uno dell'altra.

Avevo aspettato questo momento e quando ci staccammo ne volevo ancora, non ne avevo mai abbastanza di lui tanto da poter stare lì per tutta la vita.

Così lo presi per la guancia e lo riappiccicai alla mia bocca e da un bacio casto quale era si stava trasformando in pura passione, lo volevamo entrambi.

Mi spinse leggermente indietro ma la gravità mi giocò un brutto scherzo ritrovandomi stesa sulla sabbia, lui ne aveva approfittato per mettersi sopra di me ma non era per niente fastidioso, continuavamo a baciarci tanto da finire il fiato: "Se tu sei pronta io vorrei.. che sai vorrei fare l'amore, ma se non sei pronta va bene lo stesso", cazzo non avevo pensato a questo, ero consapevole del fatto che io volessi farlo con lui ma non adesso, stavamo correndo un po' troppo: "Neteyam io voglio farlo ma.." : "Non adesso, tranquilla lo capisco", senza pensarci due volte si ributtò sulle mie labbra continuando, nel mentre, ad accarezzare il mio corpo.

Avatar : un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora