Capitolo 44

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Vegas aprì gli occhi  e si rese conto che i suoi polsi erano liberi , si alzò e guardò l'orologio , erano le 3 di notte , uscì dalla camera  e lo cercò , ma di lui in casa non c'era traccia , credeva che se ne fosse andato però uscendo dalla casa lo vide : Pete era seduto sulla tomba del riccio , come accade tempo fa solo che le parti erano invertite , Vegas poteva andarsene , però in cuor suo seppe che non poteva farlo e fu così che si avvicinò e gli sedette accanto

-Credevo che te ne fossi andato-disse Vegas , Pete  però sorrise tristemente 

-Lo feci già una volta , e a cosa è servito ? più tentavo di tornare alla normalità , più mi pesava , di te ormai non potevo farne a meno , dopo che morì tuo padre promisi di non lasciarti- affermò - non mi sono mai pentito di aver lasciato la famiglia principale , era stata la prima volta in tutta la mia vita che avevo seguito il mio cuore - 

-Non eri tenuto a rimanere con me - fece Vegas -eppure quella sera mi seguisti lo stesso-

-Ti seguì perchè ti amavo , perchè eri l'unico che mi comprendeva , non potevo essere di nessun altro , mi dovevi dare da mangiare e me lo devi ancora - 

-Sai non è stato facile fare quello che facevi tu , avevo molta paura di non essere all'altezza , però ci sono riuscito molto bene , ora non ho più paura di prendere Valencia in braccio , riesco a fare di tutto , anche senza di te - disse , Pete ascoltava tutto - posso vivere , anche senza di te - poi gli prese il viso e disse ancora - il problema è che non voglio , mi manchi tanto , il non poterti vedere , toccare , amare come prima , era come ricevere tante coltellate -  

-Non so come ti sei sentito , vorrei prendermi il tuo dolore , quello di Macau , ma non posso-

-Lo so che non puoi e non te lo chiederei mai , in un modo o nell'altro questo dolore mi ha fatto crescere e diventare una persona migliore - rispose - ti amo -

-Ti amo anche io - e si baciarono 

E' vero , il dolore fa male , ma è un qualcosa che vuoi o non vuoi , ti fa crescere , ti cambia , sta solo a quella persona decidere in che modo si vuole cambiare , in positivo o in negativo 

Entrambi si alzarono e rientrarono in casa , tornarono in camera dove si baciarono  e si tolsero gli indumenti , poi Pete  si distese sul letto e prese la corda per darla a Vegas , il quale sorrise , gli legò le mani e gliele mise sopra alla testa ,

-Non voglio il gel o il preservativo , voglio sentirti -disse 

-Ma così ti farà male - era da parecchio tempo che i due non avevano rapporti e Vegas non voleva fare troppo male a Pete

-E da quando ci è importato il dolore?- disse ridendo, Vegas allora senza esitare entrò dentro Pete , il quale si trattenne ad urlare 

-Urla , voglio sentirti -disse Vegas al suo orecchio , Pete allora non si trattenne e dopo qualche urlo , iniziò gemere dal piacere 

-Più forte - esclamò Pete ormai perso nel piacere che Vegas gli dava e fu accontentato , Vegas lo baciò , lo morse , lo marchiò , quelle belve , che erano state chiuse per troppo tempo in gabbia , erano libere di muoversi , di godere , di riunirsi , 

-Ahh sto per venire -disse Vegas 

-Veniamo insieme allora - e l'orgasmo arrivò per entrambi ,  Vegas , esausto crollò affianco al compagno , si guardarono e sorrisero 

ANGOLO AUTRICE :

Ciao a tutti e buon giovedì 

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