• 3rd person •
In un caldo pomeriggio ancora primaverile, una giovane donna si era recata nel solito parco giochi del quartiere insieme al proprio bambino e, nell'attesa della sua cara amica, si era seduta su di una panchina. Era impaziente, impaziente di rivederla dopo tante settimane e raccontarsi ogni cosa, come due ragazzine.
Anche il bambino stava aspettando qualcuno, qualcuno da abbracciare e con cui giocare insieme dopo giorni e giorni."Seungmin vai sul prato a giocare, vedrai che arriveranno preso" disse la donna rivolgendo al proprio figlio un sorriso.
Quel prato verde era pieno di margherite ed altri fiori colorati; il bambino si accasciò tra essi, perdendosi nel guardarli uno per uno, senza accorgersi dell'arrivo di qualcuno alle sue spalle.
"Boo!", il bambino cacciò un urlo e cadde sulle ginocchia; poi si girò gridando "Hyunjin!" alzandosi ed abbracciandolo "mi è davvero mancato il mio amico, MinMin" disse Hyunjin, "anche a me sei mancato! però mi hai veramente spaventato" rispose Seungmin, fintamente imbronciato.
Per scusarsi, Hyunjin disse "guarda! ti ho portato questo" mostrandogli una cartolina presa dal lungo in cui era stato, un posto davvero bellissimo.
Io però non ho niente per te pensò il piccolo Seungmin, poi gli venne un'idea; si abbassò tra i fiori e ne raccolse uno giallo.
"questo è per te" disse sorridendo.
Hyunjin si mise a ridere e poco dopo scoppiò anche Seungmin."scusami, non ti ho preparato niente" disse il piccolo Seungmin, chinando la testa.
"mi va bene qualsiasi cosa; se è da parte tua, sarà sempre speciale" rispose sorridendogli.Stesi entrambi sul prato, guardando in cielo qualche nube di passaggio, "Jinnie, ma noi cosa siamo?" chiese innocentemente Seungmin, "amici, ma è ovvio" rispose Hyunjin rivolgendogli un sorriso, un sorriso al quale Seungmin arrossì lievemente.
• Seungmin •
"dai Kim, noi siamo amici" mi disse seguito dalla sua stupida banda di idioti. "amici noi?" lo guardai interrogativo "questo è l'ultimo, giuro" "certo, l'ultimo... lo dici tutte le volte" e poi non lo fai mai pensai mentre prendevo posto in classe, una classe deserta, d'altronde come lo era sempre durante la pausa pranzo.
Non ricordavo nemmeno da quanto andava avanti cosi tra noi, da quando il nostro 'essere amici' era diventato un 'tu mi aiuti, io ti lascio indietro' e cose simili. Non era più quel Hyunjin, quello che per me era un amico, uno di quelli speciali. Sentirlo chiamarmi per cognome...tra amici non ci si chiama così, vero? Non era il Kim in sé ad infastidirmi, quanto il fatto che era lui a pronunciarlo, e non in maniera scherzosa; ma piano piano mi abituai e, anche se faceva male, imparai ad ignorarlo.
"quanto vuoi questa volta?" chiese improvvisamente "o..." continuò, avvicinandosi al mio orecchio "vuoi forse altro?" disse con fare malizioso, seguito da qualche risatina. Lo guardai senza capire.
"dai Kim, uno intelligente come te come può non capire" fece una pausa "non vorrai mica che te lo dica esplicitamente".Non potevo credere alle mie orecchie; certo che la popolarità del liceo gli stava dando alla testa in una maniera assurda.
"sei proprio un idiota, Hwang" dissi spingendolo via.
"come mi hai chiamato scusa?" "cosa, non ti piace il tuo cognome ora?" ero infastidito, non lo nego.
"da quando hai smesso di chiamarmi per nome?" disse avvicinandosi di nuovo e afferrandomi per il colletto, non proferii parola, lo guardai e basta.
"rispondi!" urlò lui, ma io rimasi in silenzio.Pensai che a salvarmi potesse essere la campanella che segnava la fine del pranzo, ma non fu così.
"cos'è cervellone, il gatto ti ha mangiato la lingua?" disse uno dei suoi 'amici', se così si potevano definire. Lo guardai storto, mente Hyunjin allentava la presa su di me, girandosi verso il tipo.
"stanne fuori, è una cosa tra me e lui" disse semplicemente e tutta combriccola in qualche modo si allontanò, lasciandoci soli.• Hyunjin •
non capivo perché si stesse intromettendo, lo sapevano bene tutti che la faccenda 'Seungmin' era una cosa mia e basta. Misi ciò in chiaro e finalmente se ne andarono.
Riportai l'attenzione su di lui "allora Kim?" dissi, chiamandolo inconsciamente in modo freddo, di nuovo. La mia bocca si era ormai abituata a pronunciare quel nome, un nome troppo comune, perché di Kim ce ne erano milioni, ma di Seungmin solo uno e io mi ero convinto a doverlo dimenticare.
"cosa Hyu- Hwang, cosa!?". Silenzio.
Avevo sentito bene? era 'Hyunjin' quello che stava per dire?"perché dovrei chiamarti per nome quando tu stesso non lo fai e mi tratti uno schifo?" continuò "perché darmi ogni volta false speranze quando non è così?" "false speranze? che intendi, Min?" mi tirai uno schiaffo mentale per essermi fatto sfuggire quel nomignolo, ma lui non parve accorgersene, infatti rispose "che di fatto siamo ancora amici, come una volta, che..." si bloccò improvvisamente: aveva sicuramente realizzato; ero stato scoperto.
"ti diverti vero? a prendermi in giro così" disse in un tono completamente diverso. "i-io..." tentai di dire qualcosa "tu cosa? adesso fai anche il carino - 'carino' e tante farfalle nel mio stomaco pensai erroneamente - dopo quelle proposte indecenti?" gli si spezzò ancor di più la voce.
"non sapevo che inventarmi, okay?" dissi, "inventati cosa, altri modi per passare l'anno senza sforzi?". Scossi la testa.
"altri modi per stare con te" ammisi, ottenendo in risposta un suo ennesimo sguardo interrogativo e lo capivo, lo capivo bene.
"ti giuro, ho cercato di starti lontano, ma non ci riesco" "ma perché avresti dovuto, eravamo amici Hyunjin! il mio amico più importante" disse lui, "è questo il problema Seungmin" feci una pausa, "essere amici".
"tu mi hai sempre visto da quella prospettiva; io ho capito che eri di più" i miei occhi vagavano per tutta la stanza, troppo 'timorosi' forse di incontrare i suoi. Sentii qualche lacrima rigarmi le guance, ma le ignotai."ho cercato di convincermi che non fosse così, che fossero solo stupidi pensieri passeggeri...magari lo fossero; mi sono anche allontanato rifugiandomi in un gruppo di cretini, nemmeno mi ci trovo bene con quelli; sono scappato come un codardo da quello che sentivo pensando che prima o poi sarebbe passata, ma l'unica cosa che passava era il tempo senza di te. Per questo ho iniziato a chiederti favori, ti volevo accanto, ma non potevo semplicemente tornare come se nulla fosse accaduto, come se non mi fossi comportato da idiota, come se di fatto mi andasse bene essere solo amici. Ti chiedo scusa, Min, per essere stato un egoista, ho realizzato solo dopo cosa avresti sentito tu nel rimanere solo. Non pretendo il tuo perdono, non ti obbligo, solo credimi, Seungmin". Avevo confessato tutto, tutto quanto; niente più maschere in sua presenza, niente più corazza difensiva.
Sentii improvvisamente due mani cingermi il busto: mi stava abbracciando. Arrossii.
"proprio un idiota, Jin".
Volevo baciarlo, ma se fossi giunto a conclusioni troppo affrettate? temevo di fraintenderlo, così gli lasciai un bacio sulla guancia.
"anche senza palle" aggiunse, per poi posare le sue morbide labbra sulle mie.
Fortunatamente quel giorno la campanella che segnava la fine della pausa pranzo, segnava anche la fine delle lezioni, così tutto quel momento di confronto avvenne tra noi due e basta, senza più inutili comparse a scoppiare quella bolla che si era creata.
"andiamo Min, ho un fiore giallo da regalarti" dissi, "te lo ricordi ancora?" chiese, "come potrei dimenticarmi il momento in cui il mio cuore ha perso un piccolissimo battito" risposi sorridendo; lo vidi arrossire.
"comunque non vale, io di nuovo non saprei cosa offrirti" disse tirandomi un colpetto sulla spalla, "mi basta averti vicino" risposi prendendolo per mano e uscendo dall'edificio, correndo sotto la leggera pioggia che aveva iniziato a cadere.
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Stray Kids - one ѕнoтѕ
Historia CortaRaccolta di One Shots storie tra le 900 - 1.200 parole sʜɪᴘ: - ᴍɪɴsᴜɴɢ - ᴄʜᴀɴɢʟɪx - sᴇᴜɴɢʙɪɴ - ʜʏᴜɴʟɪx - ʜʏᴜɴᴍɪɴ (sᴇᴜɴᴊɪɴ) - ᴄʜᴀɴɪɴ (ᴊᴇᴏɴᴄʜᴀɴ) 🥈- hyunmin (15.10.2023) 🥉- seungbin (07.01.2024) 🥇- chanin (20.02.2024) / jeonchan (19.03.2024)